Immergersi nella realtà virtuale attraverso l’opera di due artisti visionari, che non smettono di stupire e scelgono fare entrare gli spettatori nelle loro opere. Un viaggio nel cosmo che mette insieme scienza, etica e filosofia. Per la prima volta in Italia alla Triennale di Milano (fino al 13 marzo)
Un tuffo nello spazio profondo, dove tutto può accadere. Detriti che occorre evitare per non incrinare la visiera, montagne di ghiaccio che nascondono infiniti crepacci sul suolo lunare, manifiche visioni di astri, stelle, scie luminose… To the Moon mantiene quel che promette: 15 minuti per sentirsi protagonisti di un’avventura immersiva totale, un personale viaggio dove la Terra ha un ruolo potente anche se marginale…
Commissionato nel 2018 dal Louisiana Museum of Modern Art di Fredensborg (Danimarca), tra le istituzioni all’avanguardia nel campo dell’arte contemporanea in Europa, arriva per la prima volta in Italia l’ultimo progetto multimediale dell’artista americana Laurie Anderson. Icona dell’avanguardia newyorkese e punto di riferimento della ricerca artistica nel mondo, la Anderson rinnova il suo sodalizio con il film-maker taiwanese Hsin-Chien Huang, sviluppatore di videogame per Sega e Sony e già autore insieme a lei di Aloft e Chalkroom.
To the Moon utilizza immagini e figure retoriche provenienti dalla mitologia greca, dalla letteratura e perfino dalla politica, cattura e affascina con una ricostruzione immaginifica e perfetta dell’universo. “Quella della VR – spiega Laurie Anderson – è una tecnologia che permette di essere liberi, non sei messo di fronte a un’opera così com’è, che non può cambiare, ma puoi camminarci dentro, volarci, diventare parte di essa. Le mie opere cercano di rendere le persone libere e non intrappolate dalle proprie menti”.
L’opera è dedicata all’antico pittore cinese che, dopo avere speso anni a realizzare un enorme paesaggio, fatto di montagne, alberi, cascate, foreste di bambù e uomini intenti a camminare e a pescare, decise di camminarci dentro. “Esattamente l’obiettivo – perfettamente centrato – di To The Moon“. S.T.
To the Moon | Triennale Milano
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