Il modello rappresenta un simbolo dell’epoca grazie alle sue performance di guida autentiche
Lamborghini celebra il 40° anniversario della Jalpa, presentata per la prima volta al Salone di Ginevra nel marzo 1981. Il modello prende il nome, come da tradizione Lamborghini, da una razza di tori da combattimento, la Jalpa Kandachia, ed è stata l’ultima evoluzione del concetto di berlinetta granturismo con motore in posizione centrale-posteriore a otto cilindri della Casa di Sant’Agata Bolognese.
La Jalpa è lo sviluppo finale del progetto Urraco e Silhouette, di cui conserva l’architettura generale, ma equipaggiata con un motore più grande, portato a 3,5 litri. Presentava infatti importanti novità dal punto di vista tecnico, prima tra tutte l’ultima evoluzione del motore V8 con angolo di 90°, realizzato interamente in alluminio e con quattro alberi a camme comandati a catena.
La linea, con tetto apribile del tipo Targa, è stata disegnata dal francese Marc Deschamps della Carrozzeria Bertone, della quale fu direttore dello stile dal 1980 e direttamente influenzata e parzialmente progettata dallo stesso Giulio Alfieri, all’epoca Direttore Generale e Direttore Tecnico di Lamborghini. Gli interni erano all’insegna del lusso, rivestiti con moquette e pelle di prima qualità.
La Jalpa, che entrò in produzione nel 1982, era dotata di carrozzeria semi-portante in acciaio, con paraurti e prese d’aria motore di colore nero, oltre che i fari posteriori ad andamento orizzontale e i cerchi in lega da 16”, direttamente presi da quelli del prototipo Athon, con pneumatici ribassati Pirelli P7.
Al Salone di Ginevra del 1984, venne presentata la Jalpa “seconda serie”, caratterizzata da alcune modifiche estetiche, come paraurti e prese aria in tinta con la carrozzeria, fari posteriori dal disegno arrotondato e interni rivisti. La sua vita commerciale terminò nel 1988, dopo la produzione di 420 vetture.
È l’ultima berlinetta Lamborghini prodotta con motore V8 e storicamente l’ultima autovettura sportiva di questo segmento caratterizzata da questo particolare frazionamento e posizionamento del propulsore. Ancora oggi è considerata un simbolo dell’epoca grazie alle sue performance di guida autentiche ed emozionanti.
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti