Progettata da Marcello Gandini e prodotta dal 1968 al 1978, è stato il modello a più alta produzione del marchio fino all’arrivo della Countach.
Chiunque abbia occhio per la bellezza e apprezzi i motori V12, è stato sedotto da due marchi italiani che terminano in “i”, e non è un segreto che il motore V12 della Lamborghini sia un capolavoro d’ingegneria e un esecutore brillante. Quel progetto originario del propulsore del 1963 è cresciuto da 3,5 litri fino a oltre 6,5 litri nella Murciélago, equipaggiando tutto, alle oggi multimilionarie Miura a un paio di modelli decisamente più accessibili. Entrambi questi ultimi sono classici GT con motore anteriore, disegnati da Marcello Gandini, autore della favolosa Miura.
In entrambi i casi, la carrozzeria è stata realizzata da Bertone. La Lamborghini Espada e la Jarama sono gemelle sotto la pelle e condividono trasmissioni e piattaforme monoscocca identiche. La Jarama è caratterizzata da un passo più corto di 25 centimetri e da due sedili posteriori angusti. L’Espada, al contrario, è stata la prima vera “supercar” due porte e quattro posti.
Prestazioni e design della Lamborghini Espada
Spinta dal motore V12 da 3,9 litri e 325 CV della Lamborghini, l’Espada raggiunge una velocità massima di 155 mph—notevole al momento del suo debutto—ed è altrettanto a suo agio nel procedere con calma in marcia alta a 1.500 giri al minuto quanto nello scattare da ferma con passo deciso. Ma se è impossibile mettere in discussione le qualità meccaniche, la sua estetica —come ostriche o escargot— è un gusto acquisito. Chi è affascinato dallo stile flat la adora, mentre altri ne restano meno colpiti.
Produzione e varianti
In totale furono prodotti 1.217 esemplari, suddivisi in tre serie, nell’arco di dieci anni (dal 1968 al 1978). Ecco perché l’Espada è il modello Lamborghini più longevo e con la produzione più elevata fino all’arrivo della Countach. Da lontano, tutte le Espada appaiono quasi identiche, sebbene la rara Serie I con 186 unità realizzate fino al 1970, sia destinata ai puristi che cercano paraurti sottili, un cruscotto ispirato a forme esagonali e altre eccentricità tipiche delle prime vetture. Le Serie II (575 esemplari prodotti fino al 1972) e Serie III disponevano di motori più potenti da 350 CV, oltre a presentare piccoli miglioramenti.
Le vetture prodotte dal 1975 e importate negli Stati Uniti montano paraurti ad assorbimento d’urto dall’aspetto sgraziato (che alcuni proprietari successivi rimuovono o sostituiscono). Dal 1974 era disponibile un cambio automatico Chrysler Torqueflite a tre rapporti, montato su 55 esemplari. Più lento nello spunto rispetto alla versione manuale Lamborghini a cinque marce, oggi questa differenza prestazionale ha un’importanza molto minore. L’Espada è un’auto complessa, e qualsiasi aspirante proprietario non pratico di meccanica o di messe a punto è consigliato di rivolgersi a prede meno impegnative. Un’automobile di cinquant’anni con sei carburatori Weber e un impianto elettrico italiano richiede attenzione.
Quanto vale oggi una Lamborghini Espada
Come accade con molti oggetti da collezione, le quotazioni della Lamborghini Espada si sono leggermente ammorbidite, ed è possibile acquistarne una per ben meno di sei cifre. Per decenni sono state considerate le “Lamborghini dei poveri”, soggette a manutenzione trascurata e a ogni sorta di maltrattamenti, naturali o umani, inclusa la ruggine. In presenza di tali problemi, torna alla mente l’avvoltoio dei cartoni animati che, rivolgendosi al cercatore d’oro assetato nel deserto pronto a bere da un lago velenoso, dice: “Te ne pentirai”.
Si consiglia agli aspiranti acquirenti di puntare al miglior esemplare possibile in base al proprio budget. I pannelli di carrozzeria e le finiture possono essere rari quanto gli unicorni e un restauro completo è un’impresa da evitare, a meno che non si disponga delle competenze necessarie e si desideri affrontare un progetto pluriennale in garage. Trovare un’auto completa, ben funzionante e in buone condizioni è l’unica via sensata e dovrebbe essere facilmente realizzabile con meno di 134.000 euro.
L’esperienza di guida
La pazienza sarà ricompensata, e l’Europa rappresenta un terreno di caccia favorevole, poiché la maggior parte degli esemplari non ha mai lasciato il continente. Vedere un’Espada lanciata a piena velocità in autostrada è tanto raro quanto ispirante. Ancora più bello è trovarsi seduti in basso nell’abitacolo avvolgente rivestito in pelle, godendo dei suoni, degli odori e delle sensazioni che si provano al volante di una leggenda Lamborghini.
Articolo di Robbreport.com
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