Costruita dal 2003 al 2013 la Lamborghini Gallardo, erede della Murciélago con motore V-10, continua a essere un’auto piacevole da guidare.
Con la fondazione di Automobili Lamborghini nel 1963, il marchio divenne semplicemente un altro costruttore automobilistico italiano a bassa produzione, con un flusso modesto di unità che uscivano dalla linea di montaggio. Ma nel 1998 Audi assunse il controllo e, con l’introduzione della Gallardo nel 2003, il Toro Scatenato entrò in un’élite ristretta.
Il successo commerciale della Gallardo

Seconda Lamborghini lanciata sotto l’egida Audi (la prima fu la Murciélago del 2001), la Gallardo era la sorella minore equipaggiata con V10 e divenne un successo colossale. Quando la produzione terminò nel 2013, erano stati costruiti 14.022 esemplari. Per quanto riguarda la sua sostituta, la Huracán, quella storia di successo è ancora in fase di scrittura.
Era solo questione di tempo prima che Lamborghini, l’“altra” super-marca italiana, centrasse un autentico successo commerciale. La Gallardo era diversa dai modelli precedenti perché estrema ma fruibile, senza compromessi ma confortevole, e sorprendentemente facile da condurre. Non vi è alcuna contraddizione nei termini: la vettura fonde attributi apparentemente discordanti e ne esce come una delle sportive più utilizzabili della sua epoca.
Design e fruibilità su strada

La linea esprime una chiarezza formale e un’assenza di ornamenti che suggeriscono un’auto progettata da designer per designer. Rispetto alla Murciélago, la Gallardo è più compatta e appare meglio bilanciata da ogni angolazione. Le dimensioni più contenute rendono questa vettura più facile da utilizzare su strade reali, mentre le portiere convenzionali, anziché ingombranti meccanismi ad apertura a forbice, consentono un accesso e un’uscita normali. Una volta a bordo, anche i conducenti più alti possono vedere e operare con relativa facilità.
Qualità costruttiva della Gallardo e influenza Audi

Le comodità abbondano, grazie a un’ergonomia influenzata da Audi. Assemblaggi e finiture, interni ed esterni, riflettono elevati standard tedeschi. I più esigenti noteranno che quest’auto mostra una qualità costruttiva sconosciuta alle Lamborghini precedenti, che, come molte esotiche italiane e britanniche del XX secolo, hanno spesso evidenziato un’attenzione ai dettagli, grandi e piccoli, piuttosto marginale. Tuttavia, l’infusione delle sensibilità Audi non rende in alcun modo la Gallardo una Lamborghini meno emozionante rispetto alle sue antenate. Anzi, il modello “entry-level”, al debutto proposto a oltre 86.000 euro in meno rispetto alla sorella V12, era probabilmente la migliore Lamborghini mai realizzata fino a quel momento.
Il motore V10

Gli appassionati di meccanica apprezzeranno il fatto che la Gallardo rappresenti la prima incursione di Lamborghini nel territorio dei V10. Al lancio, il nuovo propulsore da 5,0 litri erogava 493 CV a 7.800 giri/min, con una coppia abbondante e flessibile. Installato longitudinalmente in posizione centrale e con trazione su tutte e quattro le ruote, il motore aspirato rinuncia agli effetti pirotecnici dei turbocompressori o a una curva di erogazione capricciosa che rende faticosa l’estrazione delle prestazioni. Cilindrata e potenza aumentarono leggermente con il passare del tempo e, in seguito, divennero disponibili anche le versioni a trazione posteriore.
Dinamica di guida, cambio e valore di mercato attuale della Gallardo

Con un peso intorno a una tonnellata e mezza, la Gallardo coupé risulta più agile di quanto la massa lasci intendere, con un comportamento stradale saldo e splendidamente neutro, ma tutt’altro che privo di carattere. I guidatori meno esperti possono divertirsi in grande misura, quelli più capaci vengono premiati ancora di più. Il cambio manuale a sei rapporti è la trasmissione da preferire, sebbene la comunicazione ufficiale sostenesse che il cambio elettroattuato con palette al volante, denominato Lamborghini e-Drive, fosse superiore. Non è più divertente, a meno che non si trascorrano molte ore fermi nel traffico dell’ora di punta.
Oggi, le vetture equipaggiate con cambio manuale a sei marce spuntano un enorme sovrapprezzo. Esistono versioni coupé e spider in decine di varianti, con prezzi che vanno dai 78.000 euro per un primo esemplare in buone condizioni, fino a oltre 194.000 euro per i modelli più recenti in condizioni pari al nuovo.
Articolo di Robbreport.com
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