Liuzhou Forest City, in Cina, sarà la prima città foresta al mondo. L’avveniristico progetto, firmato dall’archistar Stefano Boeri, rappresenta la sfida di un’architettura sostenibile che mira a contrastare l’inquinamento e il cambiamento climatico, promuovendo la natura e la biodiversità.
Immagina di poter vivere in un paradiso terrestre in perfetta simbiosi con la natura, un mondo “pulito” senza inquinamento, dove uomo e animali convivono in serena armonia. Ora smetti di sognare, perché l’utopia è diventata realtà. Grazie alla mente del celebre architetto italiano Stefano Boeri, conosciuto a livello internazionale soprattutto per il Bosco Verticale di Milano, il lussureggiante complesso residenziale costituito da due “grattacieli verdi”, interamente ricoperti da piante, che svettano in uno dei quartieri più chic ed esclusivi della metropoli lombarda. Questo capolavoro architettonico, premiato nel 2015 come il grattacielo più bello e innovativo del mondo, verrà replicato in varie parti del pianeta, iniziando dalla Cina, dove il modello del Bosco Verticale sarà ampliato su scala urbana per coinvolgere, per la prima volta, un’intera città.
Liuzhou Forest City, la prima città foresta al mondo
Nel sud della Cina, a Liuzhou, sta per nascere la prima città foresta al mondo. L’ambizioso e futuristico progetto, firmato dallo studio Stefano Boeri Architetti (SBA), mira a combattere l’inquinamento atmosferico e il riscaldamento globale. Un esempio di urbanistica sostenibile che diventa un pionieristico modello per promuovere la biodiversità e salvare il pianeta.
Liuzhou Forest City sorgerà a nord della popolosa città di Liuzhou, nella provincia meridionale e montuosa dello Guangxi, un’area di circa 175 ettari dislocata lungo il fiume Liujiang, una delle aree urbane del globo più colpite dall’inquinamento dello smog derivante dal sovrappopolamento. La Cina è infatti il Paese in assoluto con il più alto tasso di contaminazione dell’aria, emissioni di gas serra e polveri sottili.
L’obiettivo della città foresta è porsi come una soluzione ai problemi ambientali integrando la natura direttamente all’interno dell’architettura urbana. Il progetto, iniziato nel 2017 e attualmente in fase di attuazione, una volta ultimato ospiterà 30mila abitanti e ogni anno sarà in grado di assorbire circa 10mila tonnellate di CO2 e 57 tonnellate di polveri sottili, producendo circa 900 tonnellate di ossigeno pulito.
La svolta Green della Cina: un polmone verde per combattere l’inquinamento
“Oggi le città producono quasi il 70 per cento dell’anidride carbonica che provoca l’effetto serra, lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento degli oceani, mentre foreste, boschi e oceani, sono i principali nemici della CO2, assorbendone circa il 35 per cento”, spiega l’architetto delle biodiversità urbane Stefano Boeri, responsabile dei lavori di Liuzhou.
“Portare le foreste in città, o creare vere e proprie città foreste, significa combattere il nemico sul suo stesso terreno e trasformare l’anidride carbonica in fertilizzante per le piante. In Cina il problema dell’inquinamento dell’aria è incredibilmente rilevante, per questo motivo il governo ha finalmente deciso di costruire città al cento per cento verdi, compiendo significativi progressi nel rendere gli spazi urbani più vivibili tramite un rimboscamento radicale”.
La città come ecosistema: la forestazione delle aree urbane
La novità più eclatante di Liuzhou Forest City è la presenza di piante e alberi, non solo nei parchi e nei giardini, ma addirittura su tutte le facciate degli edifici. La metropoli ospiterà varie zone residenziali, uffici, alberghi, spazi commerciali, due scuole e un ospedale, e tutte queste costruzioni saranno interamente ricoperte da vegetazione. La città verde accoglierà 40mila alberi e circa 1 milione di piante di oltre 100 specie vegetative diverse. Un’architettura vivente costituita da un microcosmo vegetale che non rappresenterà un semplice ornamento, ma un vero e proprio polmone arboreo in cui gli abitanti diventeranno parte integrante della natura e riscopriranno una qualità della vita oggi sempre più sconosciuta.
Un progetto che unisce estetica, natura, biodiversità e sostenibilità ambientale
La presenza massiccia della vegetazione sulle pareti degli edifici comporta una serie di vantaggi. Il filtro vegetativo regola la differenza di temperatura tra esterno e interno delle abitazioni, riducendo in estate il riscaldamento delle facciate fino a 30 gradi. Assorbendo smog e anidrite carbonica, limitando le emissioni tossiche e rilasciando ossigeno puro, le piante migliorano notevolmente la qualità dell’aria, riducendo anche la temperatura del suolo: i vegetali generano infatti un “effetto coperta” che contrasta il riscaldamento globale.
Gli alberi creano inoltre una barriera al rumore, attutito dal folto fogliame che limita l’inquinamento acustico. Infine la città foresta aumenta la biodiversità delle specie viventi contribuendo al ripopolamento della fauna, creando un sistema di spazi vitali per uccelli e piccoli animali. Inoltre gli edifici arborei vantano un’affascinante estetica in continua evoluzione, cambiando colori e foliage in base alle stagioni e alle condizioni climatiche. Anche la planimetria è stata progettata per integrarsi armonicamente con la natura circostante seguendo l’andamento delle montagne e la morfologia del paesaggio locale.
Liuzhou Forest City: ecologia, lusso e tecnologia
Modernità, tecnologia ed ecologia si fondono nell’esclusivo e avveniristico complesso edilizio di Forest City, dove il raffinato design made in Italy si integra con le apparecchiature hi-tech di ultimissima generazione, per un lusso sostenibile pragmatico e all’avanguardia.
La nuova città verde non sarà tuttavia un’oasi isolata: la foresta urbana sarà infatti totalmente cablata con una rete in fibra ottica che unirà tutte le abitazioni tramite un sistema di comunicazione interattivo e sarà collegata alla metropoli di Liuzhou da una linea ferroviaria ad alta velocità e da infrastrutture perfettamente integrate nella natura.
Forest City: energie rinnovabili
Liuzhou Forest City costituirà un insediamento urbano autosufficiente a livello energetico, puntando su fonti sostenibili e rinnovabili. Utilizzerà solo vetture elettriche, sfrutterà la geotermia, impiegando il calore proveniente dal nucleo della terra per il riscaldamento degli interni delle abitazioni, avrà pannelli solari sui tetti per produrre energie rinnovabili, e utilizzerà pale eoliche e sistemi di riciclaggio delle acque.
La città foresta di Liuzhou rappresenta una vera rivoluzione perché, per la prima volta al mondo, un centro urbano unirà biodiversità, sostenibilità ambientale e autosufficienza energetica, oltre all’ardita sfida di contrastare l’inquinamento tramite la natura.
Una spernza per il futuro
Liuzhou Forest City è una meraviglia architettonica ed ecologica che rappresenta l’ambizioso prototipo di una nuova era urbana. In un mondo sempre più compromesso dal cambiamento climatico, questa città del futuro è un simbolo di speranza che si pone come un modello pionieristico per il futuro del pianeta. Non un semplice progetto edilizio, ma una dichiarazione di intenti: un modo per dimostrare che è possibile invertire la clessidra, e che l’inquinamento atmosferico e il surriscaldamento globale possono e devono essere combattuti con un’architettura a favore dell’ambiente.
Immagini courtesy Stefano Boeri Architetti
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