Un ristorante tre stelle Michelin, un indirizzo di alta cucina inglese contemporanea e un locale con cocktail bar dedicato alla cucina nikkei. Ecco le tappe del gusto imperdibili a Londra.
Hélène Darroze at The Connaught, Londra
Quarta generazione di una famiglia di chef, Hélène Darroze ha iniziato la sua carriera a Parigi con Alain Ducasse prima di tornare a Les Landes, nel sudovest della Francia, prendendo in mano il ristorante Relais & Châteaux di famiglia. La voglia di creare qualcosa di proprio l’ha spinta ad aprire un locale a Parigi, oggi due stelle Michelin, per poi inaugurare, nel 2010, un secondo outlet nel prestigioso The Connaught hotel di Mayfair a Londra.
Rinnovato nel 2019, Hélène Darroze at The Connaught ha conquistato l’anno scorso la sua terza stella, consacrando definitivamente la cucina della chef francese. Con un nuovo chef’s table e una sala da pranzo che abbandona i toni scuri della quercia in favore di colori pastello, tavoli con strutture rosso acceso e un lampadario in vetro soffiato, il tocco dell’architetto Pierre Yovanovitch crea lo sfondo perfetto per le ceramiche di Ema Pradere e le tazze artigianali di Hermès nelle quali vengono serviti i consommé di inizio pasto, cifra distintiva dell’indirizzo londinese.
Il menu degustazione si compone di sette o cinque portate e può essere accompagnato da quattro diversi percorsi beverage. Champagne e bevande analcoliche home-made compresi. I piatti sono realizzati con materie prime di eccellenza provenienti dalla Francia e dal Regno Unito, seguendo le micro stagionalità.
La degustazione
Ad aprire il menu autunnale è un granchio servito con una schiuma di cetriolo e caviale Crystal, seguito da ravioli di lumache, funghi, guanciale e nocciole piemontesi, emulsione di prezzemolo e funghi, accompagnati da un consommé servito in coppetta.
I più fortunati potranno godersi un fuori menu come il foie gras leggermente tostato in padella con sobacha, melone spagnolo e una salsa al koji fermentato e sakè. Oppure passare direttamente all’astice blu della Cornovaglia con tandoori, purea di carote e agrumi, salsa con coriandolo fresco e cipolline.
Incredibili il branzino marinato servito con salsa matelote, tipica dei Paesi Baschi, realizzata con gli scarti del pesce infusi nel vino rosso e il dessert. Un assoluto di fico presentato come uno spring roll, con gelato alle sue foglie e una grattugiata di formaggio di capra del Sussex, per donare un tocco di acidità.
The Lanesborough Grill
Varcando la soglia del The Lanesborough, indirizzo dell’ospitalità di lusso di Oetker Collection, si fa un salto indietro nel tempo, immergendosi nell’elegante stile Regency di inizio diciannovesimo secolo. Qui è possibile vivere un’esperienza gastronomica tipicamente British ma con un piglio contemporaneo. Merito dello chef Shay Cooper, tra i più acclamati di Londra, capace di conquistare due stelle Michelin, prima al The Bingham Hotel di Richmond e poi al The Goring.
Al The Lanesborough Grill, Cooper ha portato una ventata di novità, con un nuovo format basato su ingredienti di stagione provenienti da tutta l’Inghilterra. Non mancano classici come il manzo alla Wellington e la sogliola di Dover con lo scenografico servizio al guéridon, accompagnati da una selezione di vini con grandi etichette italiane.
Per iniziare, il consiglio è di provare la Capasanta delle isole Orcadi con crema di farro biologico e vellutata di pollo arrosto. Oppure la freschissima insalata di granchio con zabaione al curry. Divino l’halibut scozzese con cavolo nero, mele Granny Smith e burro caramellato, da accompagnare con patate croccanti a forma di cubo.
Concludono la degustazione dessert di alta pasticceria come il brownie al cioccolato Manjari e mandorle con crema alla vaniglia e gelato al pistacchio. A fare da sfondo ai pranzi e alle cene una maestosa sala dai toni celesti con un altissimo lucernario, un elegante lampadario in cristallo e comode poltroncine su cui abbandonarsi in totale relax.
Coya Mayfair, Londra
Un viaggio nei sapori peruviani più autentici, in un’ambientazione che ricorda il mondo tribale degli inca, resa preziosa da velluti colorati e tocchi di verde alle pareti e sui soffitti. Nel locale di Mayfair si accede attraverso un foyer, per poi scendere al piano inferiore e incontrare un maestoso bancone bar. La bottigliera, ricca di referenze di Pisco, è il tesoro con cui i bartender offrono classici della mixology come Pisco Sour, Pisco Punch ed El Capitan, alternati a signature drink dalla chiara impronta sudamericana.
La sala di Coya conta tre diversi punti di preparazione: un bancone per il pesce crudo, una cucina centrale e una postazione con griglia. Così, chi si accomoda ai tavoli in legno bordati con profili metallici di ottone, può godersi lo spettacolo delle preparazioni. A iniziare dalla guacamole che viene realizzata direttamente al tavolo all’interno di un pestello e servita con tortillas e cialde di gambero. Preparate per essere condivise, le portate della sezione aperitivo del menu spaziano dai classici ceviche e tiradito, fino ai tacos e agli anticuchos (ovvero spiedini marinati e poi cotti sulla griglia a carbone).
Da provare la Tostada de Atún con tonno, maionese pizzante e salsa teriyaki. Oppure il Pulpo Rostizado servito su una crema di patate dolci, con olive e la nota spicy del chorizo. Tra le portate principali ampia scelta tra carni bianche e rosse, pescato e Cazuelas. Come l’arroz nikkei, con riso e branzino cileno al miso, ideale da accompagnare alle croccanti patatas bravas.
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