È la seconda volta che la Maison francese Louis Vuitton si affida a un maestro orologiaio indipendente per il lancio di un segnatempo speciale.
L’arte orologiera di Louis Vuitton è in grande ascesa. Nel 2023, la Maison ha sorpreso il mondo dell’orologeria con una collaborazione con l’acclamato indipendente Rexhep Rexhepi di Akrivia. Il suo atelier realizza appena 50 esemplari all’anno: non esattamente il tipo di laboratorio che ci si aspetterebbe di vedere coinvolto da un colosso del lusso come Lvmh e certamente non il genere di collaborazione che ci si aspetterebbe da un maestro dell’orologeria. Ora, il brand francese ha stretto una nuova partnership con un altro grande nome dell’orologeria indipendente, Kari Voutilainen.
La visione di Jean Arnault per l’alta orologeria
All’inizio dell’anno, durante la Lvmh Watch Week, la Louis Vuitton ha presentato segnatempo che hanno catturato l’attenzione degli intenditori. Fra cui un elegante orologio guichet in oro con marchio quasi invisibile (realizzato anche in platino e diamanti) e una versione più sobria del celebre Spin Time, proposta in tonalità delicate come l’azzurro fiordaliso abbinato a un cinturino in pelle color kaki. Persino un orologio arcobaleno è stato realizzato con una disposizione tale che le gemme affiorano appena, per un tocco di discreta raffinatezza su un modello Tambour—una linea che oggi vanta movimenti e finiture di alto livello.
Tutto ciò indica chiaramente che Jean Arnault, direttore dell’orologeria di Louis Vuitton di 27 anni e figlio minore del magnate del lusso Bernard Arnault, possiede un gusto raffinato. Ed è anche determinato a far entrare l’orologeria della Maison nel dibattito dell’alta orologeria e nei circoli dei grandi collezionisti. “Si ha semplicemente l’impressione che sia incredibilmente intelligente, meticoloso e attento al design del prodotto—un pacchetto completo”, ha dichiarato lo scorso anno Drew Coblitz, esperto collezionista di orologi di Filadelfia, a Robb Report. “E quello che sta cercando di fare, a livello di branding, è davvero difficile. Deve essere una delle cose più difficili da realizzare nell’orologeria”. In altre parole, è un’impresa monumentale riuscire a far prendere sul serio il ramo orologiero di una Maison della moda (alcune, come Bulgari e Chanel, ci sono riuscite), ma è particolarmente complesso in una realtà dove l’attenzione è da sempre concentrata su categorie di prodotto più visibili e consolidate.
Louis Vuitton x Kari Voutilainen
A un primo sguardo il Louis Vuitton x Kari Voutilainen LKV02 GMR 6, con cassa da 40,5 mm in tantalio e platino, sorprende per l’esplosione di colori arcobaleno ma non mancano i tratti distintivi di Voutilainen. Al centro del quadrante spicca la sua magistrale lavorazione guilloché a mano, eseguita su macchine del XVIII secolo, che richiama il celebre motivo Damier della Maison francese. Le lancette, reinterpretazione personale dello stile Breguet, portano la sua firma inconfondibile. E naturalmente spiccano le finiture che lo hanno reso celebre come la lucidatura delle anse e la satinatura sono eseguite interamente a mano. L’incisione del fondello richiede 12 ore di lavoro e gran parte del tocco del maestro è visibile nel movimento, progettato, costruito, assemblato e rifinito all’interno della sua manifattura.
L’artigianalità dietro ai colori e l’indicatore giorno/notte
I tocchi di colore non sono semplicemente un espediente scenografico. Il cerchio delle ore lucidato a diamante è opera di Maryna Bossy, artigiana della rinomata manifattura orologiera La Fabrique du Temps di Louis Vuitton. Per ottenere questo caleidoscopio di sfumature, ispirato alle antiche vetrate istoriate, sono necessarie 28 tonalità diverse, 32 ore di pittura a mano e 8 ore di cottura in forno. Tuttavia, è stato l’atelier di Voutilainen a realizzare l’indicatore giorno/notte, per il quale è stato inciso a mano il disco del sole e della luna nei toni del giallo zafferano e del blu cobalto, successivamente smaltati a mano per creare l’effetto sfumato.
Un orologio per pochi eletti e le ipotesi su prossime collaborazioni
Sui social sono circolate immagini di Jean Arnault che indossa personalmente il segnatempo al polso, rendendo evidente il fascino dell’orologio. Il Louis Vuitton x Kari Voutilainen risulta indubbiamente più discreto e sofisticato una volta indossato, oltre a vantare una dimensione perfetta. Ma per chi stesse pensando di concedersi questo lusso, sarà necessario prima conquistare lo status di cliente VIP da Louis Vuitton. Solo cinque tra i più importanti collezionisti potranno portare a casa uno di questi orologi GMT. Il che significa che sarà meglio puntare già alla prossima collaborazione. Chi potrebbe essere il prossimo? F.P. Journe e MB&F sembrano esclusi, dato che Chanel detiene una partecipazione in entrambe le aziende. Greubel Forsey potrebbe essere un candidato ideale, soprattutto considerando il caratteristico globo tridimensionale presente in modelli come il Gmt Balancier Convexe. Tuttavia, è probabile che non si tratti ancora una volta di un orologio Gmt. Sarebbe affascinante vedere il maestro orologiaio giapponese Naoya Hida abbinare la sua estetica ultra-raffinata, sfumata e tradizionale alla Maison francese. Il tempo lo dirà.
Articolo di Robbreport.com
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