Il ceo di Meta, Mark Zuckerberg, con un patrimonio netto superiore ai 180 miliardi di euro, ha una predilezione per i grandi complessi residenziali.
Quando si tratta di immobili, Mark Zuckerberg non si limita ad acquistare una casa, acquista l’intero isolato. O almeno una buona parte di esso. Certo, il ceo di Meta possiede il classico complesso residenziale nella Silicon Valley che ci si potrebbe aspettare da un gigante del settore tecnologico. Ma con l’aumentare della sua fortuna, stimata a 190 miliardi di euro secondo il Bloomberg Billionaires Index, è cresciuto anche il suo appetito per la terra, e in grande quantità.
Il vasto portafoglio immobiliare di Mark Zuckerberg
Da un vasto complesso alle Hawaii, con voci su un lussuoso bunker da fine del mondo, a un pied-à-terre a San Francisco sottoposto a un restyling multimilionario prima di essere venduto per 28 milioni di euro, il portafoglio immobiliare di Zuckerberg ha meno a che fare con il voler stare al passo con gli altri magnati della tecnologia e più con la costruzione di un universo ultra-privato. Più che una semplice ricerca di immobili, si tratta di una vera e propria lezione magistrale su come nidificare da miliardari.
Come da copione per Zuckerberg, le sue proprietà private sono enormi, ampiamente ristrutturate, fortemente protette e spesso circondate da altri immobili acquistati per garantire la privacy. Alcune delle sue proprietà sono ben note, altre più sfuggenti, come i presunti appartamenti a New York e altri immobili acquisiti silenziosamente in tutto il paese. Ecco nel dettaglio i luoghi in cui Zuckerberg, la moglie Priscilla Chan e la loro famiglia trascorrono la vita tra una residenza e l’altra.
Proprietà a Palo Alto
La residenza principale del fondatore di Facebook a Palo Alto è meno una singola casa e più un mini complesso residenziale meticolosamente assemblato, frutto di una serie di acquisti strategici volti a preservare la privacy e il controllo dell’ambiente circostante. Tutto ebbe inizio nel marzo 2011, quando Mark Zuckerberg acquistò una casa di 521 metri quadrati su Edgewood Drive per 6 milioni di euro. A soli dieci minuti dalla sede centrale della piattaforma social a Menlo Park, la residenza con cinque camere da letto e cinque bagni e mezzo disponeva di una piscina con acqua salata, una veranda chiusa da pareti in vetro e un ampio padiglione sul retro. Un anno dopo, in concomitanza con il matrimonio con Chan, Zuckerberg concentrò l’attenzione sulle abitazioni adiacenti alla sua proprietà su Edgewood.
L’investimento di Mark Zuckerberg per creare un complesso di lusso
Nel 2012, acquistò una casa confinante con tre camere da letto e tre bagni per 4,3 milioni di euro; l’anno successivo raddoppiò gli investimenti, acquistando due ulteriori residenze per un totale di 9,4 milioni di euro nel mese di settembre, e una casa con quattro camere da letto in ottobre per ben 13 milioni.
Il grande piano? Demolire quattro delle abitazioni e creare un unico complesso integrato. Tuttavia, preoccupata per la tutela del carattere del quartiere e per la scarsità di alloggi, la città respinse la proposta di demolizione nel 2016, secondo quanto riportato da Cnbc. Di conseguenza, il magnate tecnologico optò per delle ristrutturazioni, affittando presumibilmente le proprietà ai precedenti proprietari nel frattempo. In totale, ha speso oltre 38,5 milioni di euro per comporre il suo angolo privato di Palo Alto, che oggi si estende su un terreno di 0,74 ettari. Un giardino murato fatto di tecnologia, tranquillità e immobili di altissimo valore.
Proprietà alle Hawaii
Le ambizioni immobiliari di Mark Zuckerberg non si fermano alla Silicon Valley o a San Francisco; si estendono fino a Kauai, dove il magnate di Meta sta costruendo quella che potrebbe essere la tenuta privata più segreta (ed esagerata) delle Hawaii. Il suo capitolo hawaiano ha avuto inizio nel 2014, quando ha acquistato in modo discreto due rigogliosi appezzamenti sulla costa nord di Kauai: la Kahu’aina Plantation, un’ex piantagione di canna da zucchero di 144 ettari, per circa 60 milioni di euro, e la quota di maggioranza di una proprietà da 159 ettari sulla spiaggia di Pila’a per circa 44,6 milioni di euro. Complessivamente, le due proprietà superano i 280 ettari, per un investimento iniziale di 104 milioni di euro. Da allora, tale cifra è cresciuta sensibilmente.
Koolau Ranch: la megatenuta di Mark Zuckerberg
Negli anni successivi, Zuckerberg e Chan hanno ampliato le loro proprietà sull’isola attraverso una serie di acquisizioni, tra cui altri 36 ettari nel 2017 per 40 milioni di euro e ulteriori 243 ettari nel 2021 dalla Waioli Corporation, un’organizzazione attenta alla conservazione del territorio, per 47 milioni di euro. Il totale delle proprietà hawaiane ha così raggiunto circa 566 ettari, con un valore complessivo che si aggira intorno ai 242 milioni di euro (152 milioni per il terreno e altri 90 milioni per i costi di costruzione, secondo quanto riportato da Wired).
Cosa si costruisce, dunque, con quasi 270 milioni di euro e un accordo di riservatezza lungo un miglio? Moltissimo, a quanto pare. Il complesso di Zuckerberg a Kauai, denominato Koolau Ranch, includerebbe due ville per un totale di circa 5.295 metri quadrati, con ben 30 camere da letto e 30 bagni, una cucina industriale, sale conferenze e diversi ascensori, perché le scale sono roba da start-up. Le abitazioni sono collegate da un tunnel che conduce a un rifugio sotterraneo di circa 465 metri quadrati, dotato, secondo le indiscrezioni, di una botola di fuga, una biblioteca e porte in acciaio e cemento in stile bunker antiatomico. Zuckerberg ha ridimensionato le voci sul bunker, descrivendolo come “un piccolo rifugio”, ma il mistero resta.
La proprietà più ambiziosa ed enigmatica al mondo
Il resto della proprietà sembra un campo estivo di lusso a livelli estremi: case per gli ospiti, un campo da tennis, diverse piscine, palestra con sauna, vasca idromassaggio e vasca di immersione a freddo, e undici case sugli alberi collegate da ponti sospesi. E in perfetto stile off-grid, si dice che il complesso sia completamente autosufficiente, con approvvigionamenti di cibo e acqua. L’intera tenuta è circondata da un muro alto quasi due metri, che la protegge da sguardi indiscreti e forse alimenta ulteriormente la leggenda di quella che sta silenziosamente diventando una delle proprietà private più ambiziose, ed enigmatiche, al mondo.
Complesso sul Lago Tahoe
Nel classico stile Mark Zuckerberg, il miliardario ha rapidamente acquistato due tenute adiacenti per un totale di circa 4 ettari sulla incontaminata sponda occidentale del lago, una nel dicembre 2018 per 20 milioni di euro e l’altra poche settimane dopo per 33 milioni. Secondo i registri immobiliari, gli acquisti sono stati effettuati in segreto tramite accordi di riservatezza e attraverso una Llc chiamata Golden Range.
La prima delle due, la storica Carousel Estate, si estende su 1,4 ettari e vanta 60 metri di fronte lago, un molo privato in stile marina e alberi secolari imponenti che donano alla proprietà l’atmosfera di un parco nazionale privato. Al momento dell’acquisto, la tenuta comprendeva una residenza principale con otto camere da letto, una dépendance con tre camere e un appartamento per il custode. Nonostante il fascino, l’edificio quasi centenario non è stato ritenuto di valore storico e da allora è stato demolito per fare spazio a una costruzione di gran lunga più imponente, secondo quanto riportato da SFGate.
Accanto, la Brushwood Estate ha aggiunto altri 2,4 ettari, con 120 metri di fronte lago e un molo privato. Non si trattava di un semplice rifugio di montagna, la tenuta ha ospitato eventi glamour come una sfilata di moda di Oscar de la Renta e il Lake Tahoe Summer Music Festival.
Entrambe le proprietà sono in fase di trasformazione in quello che i documenti urbanistici descrivono come un complesso di sette edifici, progettato per fondere eleganza rustica e lusso d’avanguardia. Al centro del progetto vi è una residenza principale di 1.860 metri quadrati e 10,6 metri d’altezza, a forma di L, rivestita in legno e vetro, con tetto a scandole.
Il rifugio di lusso di Mark Zuckerberg sul Lago Tahoe: 7.000 mq tra spa, natura e alta tecnologia
Nel complesso si conteranno oltre 7.000 metri quadrati di superficie sviluppata, comprensivi di un edificio d’ingresso con portineria, una palestra, diverse case per gli ospiti e una dependance con camerate, una spa sul lago e un ufficio domestico.
Attraverso la proprietà si snodano sentieri lastricati, ponti e percorsi naturalistici che attraversano il paesaggio, offrendo passeggiate rilassanti con viste da cartolina sulle acque cristalline del Lago Tahoe e le vette innevate circostanti. Il rifugio di Zuckerberg a Tahoe può non essere esteso o clamoroso quanto il suo bunker deluxe alle Hawaii, ma è altrettanto ambizioso.
Villa a Washington, D.C.
L’acquisto immobiliare più recente di Mark Zuckerberg non si trova sulla costa californiana, né su un’isola hawaiana o su uno dei laghi più esclusivi del paese, ma nel cuore della capitale dove orde di miliardari hanno cominciato ad affluire dopo le elezioni del 2024. Nel marzo 2025, il magnate dei social media ha sborsato 21 milioni di euro in contanti per una sorprendente villa di 1.430 metri quadrati nell’esclusivo quartiere di Massachusetts Avenue Heights, rendendolo uno dei tre acquisti residenziali più costosi nella storia del distretto.
Progettata dal rinomato architetto Robert Gurney, la residenza è stata elogiata per la capacità di coniugare l’eleganza classica della East Coast con una sensibilità moderna e pulita. Facciata in mattoni, tetti a spioventi, alti camini e finestre con telaio in acciaio (un omaggio allo stile tradizionale di Washington D.C.) ma all’interno l’atmosfera è tutta linee essenziali, luce naturale e precisione architettonica.
Curiosamente, l’abitazione era stata inizialmente costruita per una coppia nota per l’organizzazione di grandi eventi e raccolte fondi, quindi la disposizione degli spazi è al tempo stesso adatta alla vita familiare e perfetta per eventi diplomatici. Per Zuckerberg rappresenta un altro punto d’appoggio strategico, al contempo rifugio personale e base operativa politica.
Come di consueto, l’acquisto è avvenuto nel massimo riserbo, ma è stato infine confermato da Meta, che ha dichiarato che la casa permetterà a Zuckerberg di “trascorrere più tempo [a Washington] mentre Meta continua a lavorare su tematiche normative legate alla leadership tecnologica americana”. E, se la sua storia immobiliare è indicativa, è possibile che Mark Zuckerberg stia già valutando anche le abitazioni circostanti.
Articolo di Robbreport.com
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