Prodotta dal 1968 al 1971, l’ultima versione della Mercedes-Benz 280 SL modello “Pagoda” della casa automobilistica ha guadagnato maggiore rispetto col passare del tempo.
Nel giugno del 1969, la copertina di Road & Track mise a confronto quattro nuove GT: la Porsche 911T, la Jaguar E-Type, la Chevrolet Corvette e una Mercedes-Benz 280 SL. Inevitabilmente oscurata dalle prestazioni sportive e dalle linee seducenti della concorrenza, la Mercedes arrivò ultima secondo i redattori della rivista. “Generalizzando sulle sue qualità”, dissero della 280 SL, “era la più confortevole, offriva le prestazioni più basse, aveva il motore più rumoroso e il prezzo più elevato”.
L’apprezzamento della Mercedes-Benz 280 SL per stile e carattere
Il tempo è stato più clemente con la 280 SL negli anni successivi a quella recensione. In gran parte perché le prestazioni e il comfort di un’auto con oltre cinquant’anni di età non possono minimamente competere con quelli di una qualsiasi utilitaria moderna. Con parametri come l’accelerazione da 0 a 100 km/h diventati irrilevanti, la 280 SL può essere apprezzata per il suo stile intramontabile e il suo carattere affascinante.
La semplice soddisfazione di chiudere la sua portiera è già motivo sufficiente per desiderare un esemplare della 280 SL. Rappresentava l’ultima evoluzione del modello comunemente chiamato “Pagoda”, così soprannominato per il tetto rigido rimovibile con profilo concavo. Quest’ultimo, una volta riposto nel garage del proprietario, trasformava l’SL in una raffinata cabriolet.
Dal glamour alla sobrietà: la transizione al modello W 113
La produzione delle 300 SL e 190 SL cessò nel 1963, lo stesso anno in cui fu introdotta la generazione successiva della SL. Quelle vetture precedenti presentavano un profilo decisamente più glamour, ma il nuovo modello W 113 (denominazione interna dell’epoca—) veva un aspetto decisamente più sobrio. Misurata e per nulla appariscente, rappresentava l’antitesi delle SL dalle linee morbide che l’avevano preceduta, e preparava il terreno per due successive versioni dal design quasi identico.
Le evoluzioni meccaniche dalla 230 SL alla Mercedes-Benz 280 SL
Spinta da un motore sei cilindri in linea da 2,3 litri con distribuzione a singolo albero a camme in testa, la 230 SL fu prodotta fino al 1967, per poi lasciare il posto alla 250 SL, realizzata dal 1967 al 1968. Quest’ultima introdusse un motore più robusto da 2,5 litri con un albero motore a sette supporti principali, in sostituzione dei quattro precedenti. La Mercedes-Benz 280 SL fu prodotta dal 1968 al 1971, con oltre la metà dei quasi 24.000 esemplari costruiti destinati al mercato statunitense. Il motore da 2,8 litri impiega un sistema di iniezione meccanica del carburante e sviluppa circa 177 CV. La maggior parte degli esemplari venduti negli Stati Uniti era dotata di cambio automatico a quattro rapporti, anche se era disponibile una versione manuale a quattro marce. In Europa invece un’opzione a cinque marce particolarmente rara.
Successo tra i collezionisti grazie a estetica, comfort e affidabilità
La 280 SL è il modello più popolare tra i tre appartenenti alla serie W 113. Grazie al suo design classico, al comfort, alla facilità di guida e alla semplicità nella gestione, la Mercedes-Benz 280 SL è una delle preferite a livello internazionale tra i collezionisti di auto sportive e GT degli anni ’60. Mercedes-Benz proponeva all’epoca tinte raffinate e sofisticate, ed è difficile fare meglio di una SL in Tobacco Brown o Light Ivory con interni in pelle Cognac o Parchment. Restaurare correttamente questa vettura può comportare costi elevatissimi. Nonostante l’aspetto sobrio, queste vetture sono costruite con meticolosa precisione e richiedono un’attenzione altrettanto scrupolosa in ogni fase del restauro completo.
Valore di mercato della Mercedes-Benz 280 SL e consigli per l’acquisto
La scelta più oculata è acquistare un esemplare già restaurato e pronto da guidare. I prezzi partono da circa 62.000 euro per un’auto in buone condizioni e possono raddoppiare per una in condizioni eccellenti. Un’auto da concorso può facilmente superare i 200.000 euro. Optional come l’aria condizionata o un cambio manuale (soprattutto quello raro a cinque marce) possono aumentare il valore di oltre il 25%.
Articolo di Robbreport.com
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