Al Salone dell’Automobile di Ginevra del 1970 viene esposta per la prima volta la “piccola alata” di Mercedes. Un’affascinante concept car che fece da cavia per nuove tecnologie sperimentate a Stoccarda.
La bellezza non è l’unica cosa che conta, ma anche quello che c’è dentro. È il caso della Mercedes C111, che tra gli anni ’60 e ’70 fece il suo debutto, lasciando tutti a bocca aperta. Con un’altezza di poco più di un metro e una silhouette fine ed essenziale, questa concept car fu ideata per sperimentare e sviluppare la capacità di due nuovi motori, oltre che per integrare le famose portiere ad ali di gabbiano. L’obiettivo era di creare una vettura versatile e performante, ma che regalasse anche una “coccola” ai passeggeri grazie alla rivisitazione lussuosa degli interni.
Mercedes C111, meccanica e motori
Come detto, questa vettura nasce con lo scopo di testare motori di nuova concezione. Il più visionario tra questi è il motore Wankel, un propulsore da competizione a combustione interna rotativo, in cui il pistone non ha un moto rettilineo, bensì ruota intorno a un asse per attivare il processo di combustione.
Questo venne installato nelle prime due versioni della Mercedes C111, con la differenza di un rotore aggiunto tra la prima e la seconda release. Quattro rotori quindi, per un totale di 350 CV di potenza erogata e 300 km/h di velocità di punta.
Il secondo motore sperimentato fu un Diesel da 230 CV, installato nell’ultima delle tre versioni originali. Grazie a questo propulsore e alla configurazione aerodinamica, i modelli successivi all’esemplare Diesel batterono numerosi record di velocità nell’omonima categoria. Per fare un esempio, nel 1979 la Mercedes C111, che montava un V8 da 4,5 litri raggiunse la velocità di 404 km/h.
Design e interni
Il prototipo futuristico della casa tedesca vanta un altro primato. La Mercedes C111 è la prima vettura al mondo a essere stata interamente progettata a computer. Questo permise agli ingegneri di ridurre il periodo di sviluppo di almeno quattro mesi, tempo utilizzato per perfezionare anche il più minimo dei dettagli.
La versatilità di questa piccola coupé risulta ancora oggi sorprendente grazie a un bagagliaio spazioso e all’esclusivo trasporto degli sci nel caso di una gita in montagna. La scocca in fibra di vetro accoglie una verniciatura denominata Weißherbst, che riprende le tonalità di un vino rosato tedesco.
Gli interni della C 111 si distinguono per la loro estetica moderna caratterizzata dalle rifiniture in pelle. L’esperienza di lusso e comfort è data anche dall’integrazione dell’aria condizionata nell’abitacolo. Questa vettura da sogno esprime così la sua adattabilità all’impiego quotidiano, girando la testa di chiunque la veda nel mentre.
Immagini courtesy Mercedes
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