Dal 24 al 27 settembre, il porto di Monaco è tornato a essere il palcoscenico più esclusivo della nautica mondiale con il Monaco Yacht Show.
La 34ª edizione del Monaco Yacht Show ha riunito 120 superyacht per un valore complessivo superiore ai 5 miliardi di euro, accogliendo oltre 30.000 visitatori tra armatori, costruttori e appassionati. Un salone che ha celebrato design, innovazione e sostenibilità, sotto l’Alto Patronato di S.A.S. il Principe Alberto II. Confermando la volontà del settore di tracciare una rotta sempre più consapevole.
Anteprime italiane: eleganza e tecnologia
Benetti ha incantato al Monaco Yacht Show con Lady Estey, un B.Now 67M Oasis Deck lungo 67 metri, con design esterno di Rwd e interni firmati da Sinot Yacht Architecture & Design. Costruita in acciaio e alluminio, rappresenta una nuova espressione di eleganza contemporanea e di connessione con il mare. Il suo Oasis Deck di oltre 200 metri quadrati, con ali laterali abbattibili e piscina a sfioro, crea una continuità naturale tra interno ed esterno. Le grandi vetrate e i volumi luminosi delineano un ambiente sofisticato e rilassato. Mentre la piattaforma ibrida E.Mode Hybrid opzionale consente una navigazione più efficiente e sostenibile.
Accanto, Perla, un B.Now 50M Oasis Deck, ha debuttato come quindicesima unità della serie. Disegnata anch’essa da Rwd con interni del Benetti Style Department, unisce linee pure e proporzioni bilanciate a un beach club espandibile e spazi conviviali aperti sul mare. Con una autonomia di 4.500 miglia nautiche a 12 nodi, rappresenta la perfetta sintesi tra comfort, efficienza e stile mediterraneo. Tra i giganti del salone, la protagonista assoluta è stata Mar. Un Benetti da 107 metri, originariamente Lana, con interni definiti cathedral-like per l’altezza dei suoi spazi e una presenza scenica che ha dominato Port Hercule.
Monaco Yacht Show 2025: i nuovi yacht di lusso di Riva, Wally e Ferretti Group
Ferretti Group ha presentato sei yacht al salone, tra cui la world premiere Riva 112’ Dolcevita Super, un flybridge da 34 metri dagli spazi open-air. Wally ha esposto il Wallywind110, realizzato interamente in carbonio: ponte flush deck e pozzetto a doppio livello, che interpreta la vela in chiave contemporanea, con performance da regata e comfort da crociera. Porta la firma di Santa Maria Magnolfi. Accanto, il Wallywhy200, ormai icona del design contemporaneo, ha stupito ancora per le sue proporzioni inedite e la suite armatoriale panoramica a prua, con layout open-space e superfici vetrate a tutta altezza che ridefiniscono il concetto di motoryacht di lusso. Non è mancata infine un’anticipazione firmata Riva, con il concept Caravelle, reinterpretazione in chiave contemporanea del celebre modello Anni ’60.
Monaco Yacht Show con The Italian Sea Group e Baglietto
Nel segno dell’innovazione, The Italian Sea Group ha stupito con Katana (Perini Navi 60M), un veliero da 61,5 metri con albero in carbonio, e con la presentazione del Tecnomar for Lamborghini 101. Un nuovo modello da 31 metri ispirato alle hypercar del marchio emiliano, capace di raggiungere una velocità di punta di 45 nodi e linee esagonali in puro stile Lamborghini. Grande attesa anche per l’Admiral 72M disegnato da Giorgio Armani, autentica opera d’arte nautica dalle linee geometriche e interni Armani/Casa. Costruita in acciaio e alluminio, unisce estetica sartoriale e funzionalità esplorativa, con autonomia di 6.000 miglia.
Baglietto ha presenziato con il DOM133, disegnato da Stefano Vafiadis, caratterizzato da ampie superfici vetrate e volumi fluidi che massimizzano la vivibilità a bordo, e il T52, firmato da Francesco Paszkowski Design: quest’ultimo, lungo 52 metri, si distingue per il beach club a tre livelli, la piscina trasformabile e l’apertura totale sul mare.
Eccellenza italiana con Sanlorenzo, Swan, Rossinavi e Tankoa
Sanlorenzo ha esposto 57Steel Virtuosity, yacht di 40,7 metri con sistema ibrido e design scultoreo, dalle linee esterne firmate Zuccon International Project e interni di Vickers Studio. Nautor Swan ha invece portato il nuovo Swan 128, ammiraglia a vela di 39 metri firmata Germán Frers, un performance cruiser con interni raffinati curati da Misa Poggi. Rossinavi e Tankoa hanno completato il panorama con Bel¹ e T55 Sportiva, confermando il dominio tricolore in termini di stile e visione. Tra gli explorer italiani, RJ di Cantiere delle Marche, con esterni di Francesco Paszkowski e interni Achille Salvagni, è il più lungo mai costruito dal cantiere (47 m) e ammiraglia della serie.
Monaco Yacht Show 2025: oltre i confini italiani
Tra i protagonisti internazionali, Feadship ha portato Valor, explorer da 79,5 metri con propulsione ibrida diesel-elettrica e certificazione ice-class, progettato per navigazioni in aree polari. Damen Yachting ha invece presentato After You, un Xplorer 60M per spedizioni globali, e il support vessel Emotional da 53 metri, dotato di gru da 15 tonnellate per elicotteri e toys. Entrambi commissionati dallo stesso armatore americano. Amels, parte dello stesso gruppo, ha mostrato Energy. Uno yacht di 78 metri custom firmato Espen Øino con interni Zuretti Design, beach club full-beam e una raffinata spa.
Decarbonizzazione e innovazione al Monaco Yacht Show
Il MYS 2025 ha posto la sostenibilità al centro, in collaborazione con la Water Revolution Foundation. Nella Adventure Area, oltre 60 tender hanno raccontato il futuro del diporto, tra cui numerosi modelli elettrici e a idrogeno. Tra questi, ha brillato Tykun, costruito da MED Group, premiato ai Blue Wake Awards per la propulsione a idrogeno e per il concept “H1” a emissioni zero. Accanto, il nuovissimo Tykun X, chase boat da 10 metri in alluminio. Con motori Mercury Verado V10 da 400 HP e velocità superiori a 50 nodi, ha fatto il suo debutto ufficiale a Monaco. Versatile e performante, combina DNA militare (ereditato dalla divisione MED Defense) e comfort da day cruiser di lusso, incarnando la filosofia “Made in Italy meets innovation”.
Monaco celebra i comandanti
Come ogni anno, il MYS ha dedicato ampio spazio agli equipaggi, con il Crew Lounge al Quai Jarlan. Un hub di formazione, networking e relax per capitani e membri dell’equipaggio. Workshop su sicurezza, sostenibilità e benessere a bordo hanno sottolineato l’importanza del fattore umano nella gestione dei superyacht. “Senza equipaggi qualificati, i superyacht resterebbero a terra”, ha ricordato uno degli organizzatori, riassumendo lo spirito del MYS 2025.
Immagini courtesy Monaco Yacht Show e i rispettivi cantieri
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