Nell’ultimo quarto di secolo, Ferragamo ha trasformato Nautor Swan in un franchising globale, attirando i proprietari più appassionati.
Leonardo Ferragamo può aver ereditato dal padre Salvatore l’amore per l’alta moda, ma la vela domina il suo cuore. Questa passione profonda ha spinto il magnate della moda, che ha iniziato a regatare a 15 anni a bordo di un Flying Dutchman, ad acquisire una partecipazione di controllo nel costruttore finlandese di barche a vela Nautor Swan nel 1998.
Così come ha portato al successo mondiale il brand di moda della sua famiglia, Ferragamo ha immaginato di trasformare Nautor Swan in “un marchio internazionale” sposando l’artigianato finlandese con il design italiano. Venticinque anni dopo, l’azienda ha superato anche le più rosee aspettative, diventando tra le più conosciute nel mondo della vela.
ClubSwan: un nuovo modello di business ideato da Ferragamo
Nautor Swan costruisce maxi yacht da regata/crociera di oltre 100 piedi per i suoi clienti più facoltosi, oltre a una serie di barche da regata monotipo per i velisti che amano la competizione tanto quanto gli armatori dei maxi. Quando Ferragamo acquistò il cantiere finlandese, creò anche ClubSwan, il braccio dell’azienda dedicato alle alte prestazioni. Voleva riportare le gare, “istintive per ogni velista”, agli armatori di Swan. “Esisteva già, ma doveva passare al livello successivo”, racconta Ferragamo a Robb Report. “Quando ho acquisito l’azienda, ho detto: ‘Prima di cercare nuovi clienti, assicuriamoci di servire tutti coloro che hanno creduto in Swan in passato'”.
Il nuovo modello di business non solo ha creato le numerose serie di gare Swan, ma ha fornito assistenza tecnica e servizi, come l’assicurazione, ai proprietari, oltre a vantaggi per l’appartenenza al club. Si è rivelato fondamentale per la rinascita di Swan, dice Ferragamo, “ampliando l’esperienza e il piacere del prodotto”.
Nautor Swan, dai Caraibi al Mediterraneo
Il ClubSwan è diventato, infatti, una comunità affiatata di armatori che si riuniscono in occasione di numerose serie di regate ed eventi dai Caraibi al Mediterraneo. La Swan Maxi Series 2023, dedicata alle barche da regata più grandi, alcune delle quali si spingono fino al territorio dei superyacht, ha incluso sette eventi, a partire dalla Rorc Caribbean 600 ad Antigua in febbraio fino alla Maxi Yacht Rolex Cup a Porto Cervo, dove l’élite dei velisti mondiali si è data battaglia su barche altamente tecniche, molte delle quali con capitani ed equipaggi professionisti.
La formidabile Rolex Middle Sea Race, un evento estenuante e senza scalo di 606 miglia, concluderà la serie a La Valletta, Malta. La nuova Swan Mediterranean Series si è svolta quest’anno agli Europei Orc di Malta, alla Giraglia Rolex di Saint-Tropez e Genova e a Les Voiles de Saint-Tropez, dove modelli classici e contemporanei si incontrano sull’acqua. Dall’altra parte dell’Atlantico, gli armatori di Swan si sono riuniti a Newport a giugno per la regata annuale del New York Yacht Club, nell’ambito della Swan North American Series.
Nel frattempo, ClubSwan ha registrato una crescita incoraggiante nella sua divisione di regate one-design, più accessibile ai velisti che amano regatare ma non hanno il tempo o le risorse per un maxi yacht. Il formato owner-driver stimola una competizione feroce e amichevole allo stesso tempo.
L’importanza del fattore umano
A giugno, 28 team di regatanti guidati da armatori di ClubSwan 36, ClubSwan 42 e ClubSwan 50 si sono riuniti a Porto Cervo per l’altamente competitivo Nations Trophy, ospitato dallo Yacht Club Costa Smeralda. I team, composti da professionisti, tra cui lo skipper Ian Walker, medaglia olimpica e vincitore della Volvo Ocean Race, si sono sfidati in regate costiere per ottenere punti individuali nelle rispettive classi, cercando al contempo di incrementare il punteggio della propria nazione. Ferragamo, che ha come skipper il suo ClubSwan 50 Cuordileone, è particolarmente appassionato di regate one-design in cui armatori ed equipaggi navigano su barche simili. “Si è sempre testa a testa per tutto il tempo. Inoltre, in regata ci si diverte molto di più e ci si concentra completamente sul fattore umano”, afferma.
Il fattore umano non è semplicemente un gruppo di velisti che escono per una veloce veleggiata e aspettano di tornare allo yacht club per festeggiare. “Se il livello della tua classe è alto, devi spingere al massimo”, dice Stefano Rizzi, che ha fatto parte dell’equipaggio di barche da regata dell’America’s Cup e della Volvo Ocean Race 2001-2002. “Dipende da voi e dal vostro equipaggio se arriverete primi o ultimi”. Hatari, battente bandiera tedesca e timonata da Marcus Brennecke, ha vinto la classe ClubSwan 50 per il quarto Nations Trophy consecutivo, registrando una velocità massima di 26 nodi. “Amo la competizione, la natura, le persone. Le regate mi offrono un equilibrio nella vita, visto che lavoro molto duramente”, ha dichiarato. Brennecke ha regatato con la sua barca in Sardegna, Maiorca, Minorca e Toscana. “A volte la mia famiglia può unirsi a me, in modo che anche loro possano divertirsi. Negli ultimi due giorni ho avuto mio figlio a bordo”.
Il futuro di Nautor Swan
Questa combinazione di vela agonistica e tempo trascorso in famiglia sull’acqua ha favorito la crescita di Swan, che è riuscito a distinguersi da tutti gli altri produttori di barche a vela del mondo. Il marchio promette di avere un futuro brillante, dato che il figlio di Ferragamo, Edo, musicista di 31 anni, è anche un appassionato velista.
Edo e il suo equipaggio, a bordo del suo Swan 36, anch’esso chiamato Cuordileone, hanno conquistato il secondo posto al Nations Trophy. L’imbarcazione si distingue dalle altre per un futuristico foil a forma di C. “È molto tecnica e molto fisica: governarla sottovento a 23 nodi è una vera scarica di adrenalina”, dice Edo.
“Stiamo celebrando qualcosa che è, in un certo senso, più importante dell’azienda stessa”, afferma Ferragamo. “È l’incontro di tante persone che sono proprietari appassionati e connessi. Sono gli amici, gli ospiti e l’equipaggio. Sono anche le persone che vogliono essere vicine a Swan, anche se non ne navigano uno”. Il mondo Swan promette di crescere ulteriormente, grazie al recente lancio del nuovo racer entry-level, il ClubSwan 28.
Articolo di robbreport.com
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