Il BYA-1 di Beyond Aero passa alla fase due mentre l’azienda annuncia nuove tecnologie per rendere il light jet da sei posti più semplice e sicuro.
Questo business jet a zero emissioni di carbonio passa alla fase due, dopo che un dimostratore lo scorso anno ha effettuato un breve ma riuscito volo inaugurale per dimostrare la fattibilità della tecnologia. Se il futuristico BYA-1 sarà operativo entro il 2030, come prevede la società aeronautica francese Beyond Aero, sarà il primo light jet al mondo alimentato da propulsione idrogeno-elettrica. Ciò lo collocherebbe nella stessa categoria del Cessna Citation CJ3 e del Phenom 300, pur con un sistema di propulsione radicalmente innovativo.
Caratteristiche tecniche e prestazioni del BYA-1 di Beyond Aero
L’aeromobile, lungo 20 metri, potrà trasportare fino a otto passeggeri, con un’autonomia di 800 miglia nautiche e una velocità di crociera di circa 357 mph. Beyond Aero ha dichiarato che sarà dodici volte più efficiente rispetto a un aereo completamente elettrico, mentre la combinazione di idrogeno e ossigeno non produrrà emissioni di anidride carbonica. L’annuncio odierno di un “concept perfezionato per il light jet” include numerosi progressi tecnici. Tra questi figura una nuova catena cinematica elettrica con il 90% di parti mobili in meno rispetto al progetto precedente. Questo progetto sviluppato da zero ridurrà i costi operativi di oltre la metà.
Tecnologia avanzata, sicurezza e investimenti per il progetto Beyond Aero
Altre modifiche comprendono un sistema costituito da due motori elettrici alimentati da celle a combustibile indipendenti con una capacità maggiore, pari a 2,4 MW. Per motivi di sicurezza, il serbatoio di idrogeno liquido è ora posizionato sopra il cassone alare per eliminare le linee di alimentazione ad alta pressione all’interno della cabina. Il sistema comprende anche un nuovo impianto di gestione termica con ventole elettriche intubate e un controllo digitale avanzato dei motori per tutte le fasi di volo.
Questi cambiamenti seguono l’annuncio, avvenuto a gennaio, di un finanziamento di 19 milioni di euro destinato allo sviluppo del progetto. La cofondatrice di Beyond Aero, Eloa Guillotin, ha dichiarato che l’azienda ha guardato anche ad altri settori, tra cui la Formula 1 e le case automobilistiche di grande scala, per individuare soluzioni potenziali relative alla tecnologia delle celle a combustibile applicata a un aeromobile. “Abbiamo preso in considerazione qualsiasi cosa che utilizzi una cella a combustibile”, aveva dichiarato a Robb Report lo scorso anno.
Strategia di mercato
Nonostante la nuova tecnologia, il jet utilizzerà anche componenti disponibili sul mercato per ridurre i costi ed eliminare la necessità di sviluppare tecnologie già esistenti. “Bisogna ricordare che stiamo cavalcando un’onda all’interno di un ecosistema molto più ampio: una massiccia iniziativa sull’idrogeno guidata da Airbus, mentre noi ci concentriamo sull’aviazione d’affari”, ha affermato Eloa Guillotin. “Sta andando avanti più velocemente di quanto chiunque si aspettasse. Per noi non è una questione di se, ma di quando”.
Team di esperti e sviluppo avanzato del business jet
La start-up ha riunito un team di esperti, tra cui ex amministratori delegati di case costruttrici di aeromobili, ingegneri strutturali e persino l’ex responsabile dell’aviazione generale per l’easa, l’ente dell’Unione Europea equivalente alla Federal Aviation Administration. Stéphane Mayer, ex CEO di Daher Aircraft, ha dichiarato che il BYA-1 è “notevolmente più maturo rispetto alla versione precedente”, sottolineando che Beyond Aero “ha valutato molteplici configurazioni e vincoli specifici per realizzare un aeromobile di grande eleganza”.
Articolo di Robbreport.com
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti