La nuova edizione del libro di David Silver aggiorna il volume originale del 2020 con 300 immagini di orologi in più e due nuovi capitoli.
Definire i collezionisti di Rolex vintage come meticolosi è quasi un eufemismo. Dal sottile cambiamento cromatico di un quadrante tropicale al grado di scolorimento di una lunetta, ogni minimo dettaglio di un Rolex può fare la differenza per gli appassionati, talvolta per decine di migliaia di euro. Nel nuovo libro di David Silver, Vintage Rolex: New Edition: The Largest Collection in the World, c’è qualcosa per tutti, anche per chi ha solo un interesse marginale per la Corona. Il nuovo volume di 432 pagine presenta oltre 2.100 fotografie a colori, raccolte con la cura e l’attenzione al dettaglio di un vero esteta del mondo Rolex.
Estetica visiva e approccio emozionale nel libro di David Silver
“È un’opera visiva”, spiega Silver, co-proprietario della Vintage Watch Company (il negozio di Rolex usati fondato nel 1995 da suo padre, John Silver, nella celebre Burlington Arcade di Londra), a Robb Report. “Non sono qui per fornire molte informazioni tecniche, perché non è ciò che interessa ai miei clienti. E neanche a me. Sono una persona visiva”. Il libro di David Silver si può sfogliare come si sfoglierebbe un libro di moda di Tom Ford, un tomo di interior design o un ricettario di cucina: l’obiettivo è lasciarsi sedurre dalle immagini.
Pubblicata in occasione del trentesimo anniversario della Vintage Watch Company, la nuova edizione, in vendita a 110 euro, aggiorna il volume originale del 2020 con 300 immagini di orologi in più e due nuovi capitoli, tra cui uno dedicato ai Rolex tropicali e un altro alla collaborazione esclusiva del marchio con Tiffany & Co. Ciò che rende il libro così straordinario è la sua funzione di catalogo de facto di un ipotetico museo Rolex, ricco di immagini di orologi provenienti da ogni epoca del marchio, a partire dal 1908, tre anni dopo la fondazione della maison. Ogni orologio presente nel libro è stato messo in vendita dalla Vintage Watch Company.
Archivio fotografico e metodo collaudato
“Mio padre ha fondato l’azienda nel 1995”, racconta Silver. “Ogni singolo orologio presente nel libro è passato per le nostre mani, è stato fotografato individualmente e sempre nello stesso modo: con le lancette a “faccina sorridente” alle 10 e 10, e la lancetta dei secondi alle 25. Il livello di dettaglio è eccezionale”.
“Tutto questo è nato per caso, perché abbiamo fotografato professionalmente ogni orologio che volevamo inserire sul sito web”, aggiunge. “Lo facciamo da 30 anni. È per questo che disponiamo di un archivio così vasto. Sarebbe assolutamente antieconomico realizzare oggi questo libro. Parliamo di centinaia di migliaia di sterline spese in fotografia nel corso degli anni. È stato possibile solo grazie al metodo che abbiamo sempre adottato”.
Stella dial e rarità cromatiche nel libro di David Silver
Il volume originale, uscito nei primi mesi della pandemia, presentava in copertina un’immagine d’impatto: un Rolex Day-Date vintage con quadrante “Stella” giallo brillante, termine che indica una serie di Rolex con quadranti laccati dai colori vivaci e altamente collezionabili, prodotti principalmente per il mercato mediorientale negli anni ’70 e ’80. L’edizione 2025 del libro di David Silver, invece, si apre con un’immagine di un Day-Date con quadrante Stella color lilla.
“Il viola spiccava davvero, perché in trent’anni ho avuto solo due orologi di quel colore”, afferma Silver. “Parlando con i collezionisti mediorientali che ricordano la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, raccontano di orologi come questi nascosti nel retro di una cassaforte dei genitori. Non erano molto popolari. Ed è per questo che oggi sono così rari—erano, in un certo senso, troppo avanti per il loro tempo”. Per celebrare i trent’anni di attività della Vintage Watch Company, Silver propone anche tre copertine alternative in edizione limitata del libro, con quadranti Stella rari nei colori lilla, verde menta e blu.
Dalle origini a Oyster: la storia cronologica della Rolex
Il nuovo libro di David Silver si sviluppa in ordine cronologico, a partire dal periodo early vintage della Rolex, quando il marchio produceva orologi da tasca, orologi da ufficiale spesso in casse tipo hunter e orologi da donna con diamanti. “Se dicessi che questi sono Rolex, pensereste che sono impazzito”, dice, indicando un’immagine di un segnatempo da cocktail rettangolare in oro bianco con diamanti, risalente circa al 1920, su cinturino in seta nera, visibile a pagina 61.
Nel 1926, Rolex introdusse la sua rivoluzionaria cassa Oyster, ermeticamente sigillata, alla quale Silver dedica un intero capitolo. “L’Oyster è il primo orologio impermeabile, diventato famoso quando Mercedes Gleitze attraversò la Manica indossandolo, e l’orologio funzionava ancora perfettamente all’arrivo”, racconta. “Abbiamo contattato la sua famiglia e siamo stati fortunati ad avere alcune immagini, all’inizio del libro, che la ritraggono mentre indossa l’orologio. In realtà, non lo portava al polso, quella è leggenda. Lo teneva appeso a una piccola catenina intorno al collo”.
Sportività e icone degli anni ’50 nel libro di David Silver
Quando si arriva agli anni ’50, “le cose iniziano a cambiare”, osserva Silver. “Ovviamente, Rolex è nota per i suoi orologi sportivi. Tutte le grandi imprese cominciano negli anni ’50. Le collezioni più emblematiche sono il Submariner del 1953, pensato per le immersioni. Il GMT, creato per la Pan Am e per i piloti dei voli transatlantici, nel 1954. Il Milgauss entra in produzione per la prima volta nel ’56. L’Explorer raggiunge la cima dell’Everest, ovviamente, nel 1953. E poi c’è il Daytona“.
Paul Newman e il Daytona
Nel libro David Silver ha dedicato un intero capitolo alla variante Paul Newman del Daytona, “che Rolex all’epoca definiva semplicemente “quadrante esotico” nei propri materiali pubblicitari”, afferma. “Fu regalato da Joanne Woodward a Paul Newman con l’incisione “Drive Carefully Me”, e lui lo indossò per gran parte della sua vita. Andò all’asta nel 2017, da Phillips a New York. Quello rappresenta il singolo momento di svolta più importante nel mondo del vintage. Il fatto che quell’orologio sia stato venduto per 15 milioni di euro in quel giorno ha portato Rolex e il Rolex vintage alla ribalta mondiale, anche al di fuori dell’ambito orologiero. Il fascino, il romanticismo e il più celebre attore con il più iconico degli orologi non poteva esistere accoppiata migliore”.
Design eccentrici e provenienze leggendarie
Anche le scelte più eccentriche di Rolex ricevono ampio spazio nel volume: dai quadranti con motivo pied-de-poule alle varianti Stella e ai quadranti in pietra in ogni colore e materiale prezioso immaginabile, tra cui onice, corallo, occhio di tigre, malachite, lapislazzuli e l’opale, il più raro di tutti. Chi legge attentamente le didascalie troverà accenni interessanti alla provenienza degli esemplari. Si consideri, ad esempio, un Oyster Day-Date in platino del 1977, presentato a pagina 247, con quadrante blu e indici personalizzati in zaffiri taglio baguette, montato su un bracciale in platino Octopus. “Il bracciale presenta pietre baguette al centro e brillanti sui lati, e somigliano ai tentacoli di un polpo”, spiega Silver. Le iniziali “A K” compaiono sopra la dicitura “superlative chronometer” a ore sei. “Fu realizzato per Adnan Khashoggi, industriale miliardario saudita—beh, in realtà trafficante d’armi, ma lui si definiva uomo d’affari”, afferma.
Una collezione unica e una filosofia d’impresa nel libro di David Silver
Silver sottolinea che, oltre a costituire una storia illustrata della produzione Rolex, il libro documenta anche la storia della Vintage Watch Company, focalizzandosi su “lo stile e la commerciabilità dei pezzi che volevamo possedere noi stessi”, dice. “Ciò che rende unico il nostro negozio è che si tratta della più grande collezione esposta al mondo. Ed è interamente di nostra proprietà. La maggior parte dei negozi di orologi prende pezzi in prestito o in conto vendita. Non è il nostro approccio. Se ci interessa, lo acquistiamo, lo restauriamo, e che lo si venda oggi o domani non fa molta differenza”. Nei cinque anni trascorsi dalla pubblicazione del volume originale, i Silver hanno ampliato ulteriormente il proprio inventario. “Ci sono 300 immagini nuove nel libro che non erano presenti nel primo”, afferma.
Tropical dial e collaborazioni esclusive
Il desiderio di approfondire ulteriormente sia i quadranti tropicali sia la collaborazione di Rolex con Tiffany ha spinto Silver ad aggiungere due capitoli supplementari. Nel caso dei primi, chiarisce che, sebbene Rolex consideri i quadranti tropicali (così chiamati per il cambiamento di colore causato da fattori climatici e ambientali) un difetto, il mercato tende a considerarli rari e altamente collezionabili.
“Si tratta di vernice che reagisce con l’ambiente, come l’acqua salata», spiega. «Una parte dell’eredità di Rolex è l’evoluzione continua senza che nulla cambi visibilmente. Per questo vogliono evitare che episodi simili si ripetano. Noi, invece, vogliamo che accadano più spesso, perché rendono gli orologi più unici”.
Estetica, design e mercato nel libro di David Silver
Il capitolo dedicato a Tiffany riflette la convinzione di Silver secondo cui la collaborazione tra il celebre rivenditore dalla Blue Box e la Corona sia “una delle più grandi di tutti i tempi”, afferma. “L’unione di due super brand insieme sul quadrante è estremamente iconica, e di fatto è avvenuta solo perché Rolex ha permesso a Tiffany, nella sua boutique di New York, di firmare autonomamente i quadranti. Se si ha la fortuna di trovare anche la scatola originale, presentava anch’essa il celebre azzurro”.
Nonostante la profonda conoscenza dei dettagli, Silver è il primo ad ammettere di non essere un appassionato di orologeria in senso stretto. “Non mi ossessiona l’industria dell’orologio nel suo complesso”, afferma. “Sono molto più interessato ai colori della stagione, alle passerelle, al design, all’arredamento o all’arte, perché sono queste le cose che mi influenzano molto di più di quello che farà Omega o Audemars Piguet”.
Ad esempio, cita il nastro segnalibro. “Le Nato strap sono una mia passione particolare, ed è per questo che il nastro segnalibro del libro (ormai nessuno usa più i nastri nei libri) è ispirato proprio al design di un cinturino Nato”, afferma. Un altro elemento da considerare: a differenza del volume originale, l’edizione aggiornata del 2025 offre ai lettori la possibilità di passare “dalla passerella alla collezione”, poiché alcuni degli orologi presenti nelle sue pagine sono ancora disponibili per l’acquisto presso il negozio. Dice Silver: “Questa volta ci sarà l’opportunità di acquistare i pezzi in tempo reale, per così dire”.
Articolo di Robbreport.com
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