L’orologio di Cartier appare rinfrescato, basato su un originale del 1928 e offre un divertente “spunto visivo” nella storia dell’orologeria.
Nel 1883, l’orologiaio austriaco Josef Pallweber progettò un meccanismo di visualizzazione del tempo unico, che successivamente concesse in licenza alla International Watch Company. Invece di utilizzare le tradizionali lancette, il suo sistema prevedeva dischi rotanti con incise ore e minuti, nascosti sotto il quadrante principale dell’orologio. Con il passare del tempo e la rotazione dei dischi, le ore e i minuti venivano mostrati tramite piccole finestre intagliate. Tuttavia, anziché avanzare lentamente verso il minuto o l’ora successivi, i dischi “scattavano” nella nuova posizione. Questa combinazione di finestre e dischi a scatto (che debuttò in una serie di orologi da tasca I.W.C. nel 1885) costituì uno dei primi esempi di orologio a “ore saltanti” (o “digitale”) e uno dei primi orologi “a guichet”.
Gli orologi a guichet
“Guichet”, termine francese che indica la finestra di uno sportello. Per esempio di una stazione ferroviaria o di una banca, descrive anche un’apertura nel quadrante di un orologio attraverso cui si legge l’ora. Questo tipo di orologio si è mai diffuso al punto da rappresentare una reale concorrenza al consueto sistema con lancette. Tuttavia la sua relativa rarità lo ha reso un oggetto da collezione e una fonte di fascino per gli appassionati. Ne è esempio il Tank à Guichets di Cartier (forse il più celebre tra gli orologi a guichet) presentato per la prima volta nel 1928 in una produzione limitata. Indossato da personaggi del calibro del Duca Ellington, presentava un quadrante in acciaio attraverso cui si leggevano le ore tramite una piccola apertura alle ore 12 e i minuti tramite un’apertura arcuata più ampia alle ore 6.
Le nuove quattro referenze di Tank à Guichets
Se ci si chiede il motivo di tale rinnovata attenzione verso questa rara curiosità orologiera, la risposta va attribuita a Cartier Al Watches and Wonders 2025. La maison francese di orologeria e gioielleria ha reintrodotto il suo Tank à Guichets in quattro referenze. Tre di esse (in oro giallo, oro rosa e platino) rendono omaggio al modello originale. Ma un quarto modello in cassa di platino (limitato a soli 200 esemplari) offre un’interpretazione inclinata del design del 1928: la finestra delle ore è posizionata alle ore 10, mentre quella dei minuti resta alle ore 6.
Questo orologio “digitale” (frutto della fertile e creativa cultura della Cartier dei primi del Novecento) è stato riproposto nel corso dei decenni in serie limitate accolte con grande entusiasmo. Ironia della sorte, con il suo austero quadrante in acciaio, appare forse ancora più “corazzato” del Tank Normale della Prima Guerra Mondiale, il cui design si ispirava a un veicolo corazzato Renault dell’epoca. Il Tank à Guichets è inoltre significativo per essere il primo orologio Cartier con ore saltanti, una caratteristica spesso associata agli orologi a guichet.
Definizione dei termini
In effetti, la terminologia relativa a questi modelli tende spesso a confondersi, ma se si volesse adottare un linguaggio più tecnico:
Guichet: Termine francese che significa “finestra per i biglietti” o “piccola finestra”. Un “guichet” è una piccola apertura in un orologio attraverso la quale si leggono l’ora o i minuti. Tecnicamente, anche un datario “grande” può essere letto tramite questo tipo di apertura, ma gli orologi con datario grande e visualizzazione convenzionale dell’ora non vengono generalmente definiti “orologi a guichet”.
Ore saltanti: Un tipo di visualizzazione oraria “digitale” in cui un disco con incise le ore ruota dietro un’apertura sul quadrante dell’orologio. Invece di passare lentamente da un’ora all’altra, un impulso all’interno del movimento fa “saltare” l’indicazione dell’ora in modo netto da un numero al successivo.
Data grande: Un tipo di visualizzazione della data in cui quest’ultima è mostrata tramite un’ampia apertura sul quadrante, anziché una piccola alle ore 3 o 6. Spesso, ma non sempre, questo tipo di indicazione utilizza due aperture e due dischi rotanti per creare un effetto “digitale”. Talvolta, questi dischi “scattano” in modo simile alle indicazioni delle ore saltanti.
Visualizzazione digitale: Da non confondere con i display LCD o LED di un orologio al quarzo, questo tipo di visualizzazione indica una lettura numerica dell’ora, invece del metodo tradizionale con le lancette. Per esempio un’apertura con ore saltanti, che mostra l’ora tramite cifre, è un tipo di visualizzazione digitale.
Orologi a guichet, un modo stimolante per calcolare il tempo
Orologiai di ogni dimensione continuano a reinterpretare il concetto di guichet, proponendo design affascinanti che sfidano l’idea convenzionale di “finestra” oraria. Dalle giocose Horological Machines di MB&F alle reinterpretazioni classiche di Cartier, questi orologi a guichet offrono un modo inventivo e non convenzionale di visualizzare il tempo in modo stimolante. Anche se questi orologi continueranno sempre a essere rari (e dunque costosi), questa caratteristica costituisce parte del fascino che accompagna il pensiero fuori dagli schemi degli audaci creativi che li progettano. Di seguito, uno sguardo ai modelli più degni di nota su cui vale la pena concentrarsi oggi.
Cartier Tank à Guichets
Introdotto nel 1928, il Tank à Guichet presenta un quadrante pieno in cui un’apertura mostra le ore saltanti alle ore 12, sotto la quale una seconda apertura visualizza i minuti a scorrimento. Indossato da Duke Ellington, il modello è stato reintrodotto nel 1996 in una serie di soli tre esemplari (tre in oro e tre in platino), nonché in una tiratura di 150 pezzi in platino per il 150º anniversario del marchio nel 1997. Infine, nel 2005, Cartier ha prodotto 100 esemplari come parte della linea esclusiva Collection Privée Cartier Paris (“CPCP”). In totale, esistono meno di 400 Tank à Guichet in tutte le serie, rendendo questo modello firmato Cartier un autentico esemplare da collezione, estremamente raro.
Referenze: Nessuna ref. (1928); Nessuna ref. (1996); Ref. 2817 (1997).
Dimensioni della cassa: 25 mm (1931); 24 mm (1996); 26 mm (1997).
Movimento: E.W.C. a carica manuale (1931); Calibro 7252 MC a carica manuale (1996); Calibro 9752 MC a carica manuale (1997).
Prezzo sul mercato secondario: oltre 88.000 euro.
Cartier Privé Tank à Guichets in Platino
Questo esemplare speciale è uno dei due modelli Tank à Guichets rieditati per il 2025, entrambi dotati di movimento a carica manuale. Questo, con cassa in platino, presenta la finestra delle ore alle ore 10 e quella dei minuti alle ore 4. Si tratta di una vera inclinazione rispetto agli altri modelli lanciati quest’anno, ed è disponibile in edizione limitata a soli 200 pezzi.
Dimensioni della cassa: 37,6 x 24,8 mm.
Materiale della cassa: Platino.
Cinturino: Alligatore nero.
Prezzo: Limitato a 200 pezzi, 54.000 euro.
Cartier Privé Tank à Guichets
Nel caso in cui non si riuscisse a ottenere l’edizione limitata, esistono comunque delle alternative. Cartier offrirà tre ulteriori referenze: una in oro giallo, una in oro rosa e una terza in platino. Ciascuna rappresenta un omaggio al Tank à Guichets originale del 1928, con la finestra delle ore posizionata alle ore 12 e quella dei minuti alle ore 6. Inoltre, il colore della scala numerica è stato ingegnerizzato con precisione per abbinarsi al cinturino in alligatore: verde scuro per la versione in oro giallo, grigio scuro per quella in oro rosa e bordeaux per la versione in platino.
Dimensioni della cassa: 37,6 x 24,8 mm.
Materiale della cassa: Oro giallo, oro rosa e platino.
Cinturino: Alligatore.
Prezzo: 42.000 euro per le versioni in oro rosa e oro giallo; 48.500 euro per quella in platino.
IWC Tribute to Pallweber Edition “150 Years”
Lanciato nel 2017, il Tribute to Pallweber Edition 150 Years rende omaggio al geniale sistema di visualizzazione a ore saltanti del XIX secolo ideato da Josef Pallweber, che Iwc adottò con successo in una serie di orologi da tasca. Con un diametro di 45 mm, queste moderne versioni da polso sovradimensionate del sistema Pallweber sono alimentate dal calibro 94200 a carica manuale del marchio, con una riserva di carica di 60 ore. Inizialmente introdotto in oro rosso con quadrante laccato bianco, l’orologio è stato successivamente proposto anche in cassa d’acciaio inossidabile con quadrante blu, nonché in acciaio inossidabile con quadrante bianco.
Referenze: IW505001; IW505002; IW505003.
Dimensioni della cassa: 45 mm.
Movimento: Calibro IWC 94200 a carica manuale.
Prezzo sul mercato secondario: da 22.000 a 30.000 euro.
A. Lange & Söhne Zeitwerk Ref. 142.031
Questa interpretazione attuale dello straordinario Zeitwerk di Lange rappresenta un capolavoro dell’alta orologeria contemporanea. Racchiuso in una cassa in oro rosa, il quadrante nero rivestito è realizzato in alpacca (argento tedesco). Le ore sono indicate tramite un disco saltante singolo posizionato alle ore 9, mentre i minuti sono mostrati su due dischi saltanti alle ore 3. Un’elegante indicazione dei secondi continui sopra le ore 6 e un indicatore della riserva di carica alle ore 12 completano la composizione simmetrica. Alimentato dal magnificamente rifinito movimento di manifattura L.043.6 con scappamento a forza costante, rappresenta un esempio di eleganza e ingegnosità.
Referenza: 142.031.
Dimensioni della cassa: 41,9 mm.
Movimento: Calibro A. Lange & Söhne L.043.6 a carica manuale.
Prezzo: Su richiesta.
Louis Vuitton Tambour Convergence
Lanciato nel 2025 e così chiamato per rappresentare la “convergenza” dei diversi mestieri della maison (costruzione del movimento, realizzazione della cassa, ecc.) il Tambour Convergence unisce una visualizzazione a guichet ispirata al passato con un moderno movimento automatico progettato da La Fabrique du Temps Louis Vuitton. È disponibile in oro rosa con quadrante pieno in oro rosa oppure in platino con quadrante tempestato di diamanti “snow-set”. Presenta proporzioni eccellenti di 37 mm x 8 mm e anse scolpite che richiamano quelle di importanti referenze del XX secolo appartenenti ai marchi della cosiddetta “Trinità Sacra”. In altre linee della collezione Tambour, Louis Vuitton sta esplorando soluzioni ancora più audaci con il suo innovativo sistema Spin Time.
Referenze: W9PG11 (oro rosa); W9PT11 (platino).
Dimensioni della cassa: 37 mm.
Movimento: Calibro LFT MA01.01 automatico.
Prezzo: 30.500 euro (oro rosa); 53.000 euro (platino).
Chaumet Jump Hour Ref. 10A
La storia di Chaumet come orologiaio risale alla fine del XVIII secolo. Infatti, poco dopo la sua fondazione a Parigi, divenne gioielliere ufficiale della corte di Napoleone I. La Ref. 10A, presentata nel 1992, impiega un movimento ETA 2892-2 pesantemente modificato in una configurazione a ore saltanti dalle proporzioni raffinate. Con un diametro di 36 mm, disponibile in acciaio o oro giallo, e dotato di corona incassata, la forma rotonda e le anse integrate conferiscono un design armonioso e fluido, che ricorda in parte gli orologi “disco volante” di A.P., Vacheron Constantin e altri.
Referenza: 10A.
Dimensioni della cassa: 36 mm.
Movimento: ETA 2892-2 automatico.
Prezzo: da 9.000 a 21.000 euro (in base al metallo).
Bulgari X MB&F Serpenti
Pur riconoscendo che il seguente modello estende forse il concetto (già ampio) di “orologio a guichet”, si può sostenere che, poiché presenta finestrelle da cui si leggono dischi rotanti, rientra comunque nella categoria. Il nuovo Bulgari X MB&F Serpenti (il primo Serpenti progettato pensando anche a un pubblico maschile, pur restando perfettamente adatto anche a un polso femminile) nasce dalla passione e creatività di due menti brillanti, Fabrizio Buonamassa Stigliani di Bulgari e Max Büsser di MB&F. Ispirato al mondo dell’automobile e dei serpenti, presenta diverse aperture, vere e proprie “finestre panoramiche”, attraverso le quali si osservano i dischi a trascinamento di ore e minuti.
Referenza: N/D (disponibile in versioni in oro rosa, titanio e acciaio PVD).
Dimensioni della cassa: 39 mm.
Movimento: MB&F a carica manuale.
Prezzo: 130.000 euro (versioni in acciaio e titanio); 149.500 euro (versione in oro rosa).
Articolo di Robbreport.com
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