Nato dall’intuizione di due amici visionari, il format dei ristoranti Pane & Trita sta spopolando a Milano e dintorni. Grazie alla qualità e alla preparazione della migliore carne, in piatti che fanno invidia agli chef stellati made in Japan.
Se i ristoranti giapponesi (o più spesso cinesi che si sono riciclati al celebre cibo nipponico) dovessero usare lo stesso metro e la stessa qualità di materia prima, di sicuro sarebbero già falliti. A meno di alzare in maniera esponenziale i prezzi di sushi, sashimi e via mangiando.
Sì, perché quello proposto da Pane & Trita nei vari locali di Milano e provincia, è un ricchissimo, godibilissimo, freschissimo preparato di carne cruda, condito con pochi ingredienti e trattato proprio come il celebre sushi. Ma senza riso.
Nella ricca alzata del “Sushi del macellaio” proposto per una tavolata di amici o nelle singole porzioni, in un cono temaki (carne di manzo avvolte in minuscole sfere di riso soffiato) o in una semplice tartara, il risultato è semplicemente strepitoso. Gusto e leggerezza provocano spesso dei bis, e ci si alza da tavola con un ottimo risultato anche di prezzo.
Pane & Trita, un format di successo
Nato a Seregno, cuore della Brianza, nel gennaio 2015 dall’intuizione di due amici visionari, Pabel Ruggiero e Filippo Lo Forte (dopo 18 anni di attività insieme nel mondo della notte e dei locali da ballo), questo food concept innovativo piace e convince tutti.
Anche perché a tavola ci si diverte all’insegna di una convivialità che, soprattutto a Milano, spesso manca nei classici locali. Proposte originali e inedite dai nomi ironici e a volte irriverenti e un ambiente familiare, caldo e accogliente grazie a una selezione accurata di arredi e complementi: è con questo mix vincente che in breve tempo “Pane & Trita” riesce a conquistare – e fidelizzare – una clientela trasversale ed eterogena che trova nel nuovo food concept quell’atmosfera intima e coinvolgente che solo una grande famiglia sa dare.
Dalla scelta delle materie prime alla forma con cui vengono interpretate e proposte, Pane & Trita offre un’esperienza unconventional e sorprendente. Una combinazione tra tradizione e modernità che ha come filo conduttore un’inimitabile originalità, raccontata attraverso una continua e attenta selezione con l’artigianalità che solo i piccoli produttori possono garantire.
Se per salumi e formaggi vengono privilegiati fornitori italiani, nel caso nella carne l’approvvigionamento deriva metà da capi nazionali e metà da Argentina e Arkansas. L’obiettivo di inventare sempre qualcosa di inedito che non segua le ricette di altri, ma possa crearne di nuove con la carne al centro, esaltata da topping, salse e golose sfiziosità.
La carta tra uramaki e sushi di carne
In carta, oltre alla carne cruda declinata in tante nuove combinazioni, i classici burger (hanno fatto la storia del brand quelli Alla buona, Pane&Trita, Il Croccante, Il Mantovano, e il chiacchieratissimo Terùn), gli uramaki di Black Angus e la cotoletta ricoperta di pomodorini e avocado.
Su tutti, da provare il coloratissimo e impertinente Uniporco (pane rosa glitterato con tartare di Angus, stracciatella, salsa al mango, crispy bacon pork, cremoso pink, chips di tortillas, pico de gallo e maionese arcobaleno). Oppure la rivisitazione di un grande classico della tradizione italiana, il Tiramisù Pane&Trita con crema al mascarpone, biscotti al cacao e crema di nocciole. Sull’onda del successo e dell’entusiasmo negli anni sono nati altri quattro locali tra le province di Monza, Lecco e Como (Muggiò nel 2017, Cantù nel 2018, Villasanta e Costamasnaga nel 2019) fino all’approdo a Milano (in Via Muratori, nel vivace quartiere di Porta Romana) nel 2021.
Oggi accanto a Pabel e Filippo, Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda: in programma, nuove aperture, anche fuori dei confini lombardi. Una bella sfida per i quattro giovani imprenditori, la cui inarrestabile voglia di espandersi anima sempre nuovi progetti per un futuro in continua crescita.
Immagini courtesy Pane & Trita
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