Il progetto Upcycled Leather prevede il lancio di una linea di accessori realizzata con pellame recuperato
Le case automobilistiche sono sempre più impegnate a ricercare l’eco-compatibilità non solo attraverso la riduzione delle emissioni, bensì anche con un’attenzione particolare ai materiali impiegati per gli interni. Sono diversi i progetti di economia circolare che hanno come focus il riciclo dei prodotti.
Deve essere inquadrata sotto quest’ottica la recente collaborazione tra la Lamborghini e la Cartiera, azienda specializzata nella lavorazione etica di pellame. Le due compagnie hanno presentato una nuova collezione realizzata con pelle recuperata. Anziché essere smaltite, parte delle rimanenze derivanti dai processi produttivi, non adatte agli interni delle supersportive della Lamborghini per piccole imperfezioni o dimensioni, vengono valorizzate e trasformate in nuove risorse, con benefici per l’ambiente e per la società.
Il recupero di pellame di alta qualità proveniente dagli stabilimenti di Sant’Agata Bolognese dà così vita ad articoli di pelletteria esclusivi, realizzati con la collaborazione di un’azienda del territorio che condivide gli stessi valori.
L’Upcycled Leather Project, questo il nome del progetto, prevede quattro prodotti di pelletteria: una tote bag, un porta smartphone, un porta carte e un portachiavi, tutti personalizzati con logo scudo Lamborghini e disponibili in colore nero o in un colore casuale, in base al pellame recuperato (non scegliendo la tinta l’acquirente accetta di partecipare al processo di riutilizzo del materiale nella sua totalità).
La collezione è disponibile nel flagship store Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, sullo shop ufficiale dell’azienda e presso i suoi concessionari. La collaborazione tra le due realtà emiliane sottolinea l’impegno della Casa del Toro nella partecipazione a progetti di economia circolare. L’attenzione verso le tematiche relative alla sostenibilità e all’etica del lavoro si allarga a programmi di brand extension. Nell’ambito dei processi di riciclo, nel 2020 l’azienda ha avviato due azioni che hanno consentito di dare una seconda vita al 56% di alcuni scarti di produzione (pelli e fibra di carbonio), che invece di essere smaltiti vengono valorizzati diventando nuove risorse.
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