Dal leggendario rifugio nel Maine alla vasta fattoria di Bedford, fino al nuovo appartamento acquistato a New York City, ecco il portafoglio immobiliare di Martha Stewart.
Poche figure nel panorama del lifestyle e dei media americani sono immediatamente riconoscibili (o costantemente ammirate) quanto Martha Stewart. Di origini modeste nel New Jersey, Stewart ha costruito un impero che ha trasformato l’arte della cura della casa in un’espressione di altissimo livello. Con libri bestseller, una rivista, una rete televisiva e un vasto marchio lifestyle, è diventata sinonimo di gusto impeccabile, competenza culinaria e straordinario spirito imprenditoriale. Nel corso della carriera ha ricevuto riconoscimenti che spaziano dai premi James Beard a numerosi Emmy, consolidando il proprio status di icona culturale.
Vita privata e scelte immobiliari di Martha Stewart
Il percorso di Stewart non è stato privo di battute d’arresto. Nel 2004 ha scontato cinque mesi in un carcere federale per vicende legate all’insider trading, un capitolo che ha apertamente riconosciuto e superato, tornando con rinnovato vigore a espandere il proprio impero imprenditoriale. Oggi il suo patrimonio netto è stimato intorno ai 343 milioni di euro, a testimonianza della sua resilienza, della sua visione e della capacità di reinventarsi attraversando diversi settori pur mantenendo un marchio personale inconfondibile.
Anche la vita privata è stata modellata con la stessa meticolosità del brand, e le scelte immobiliari ne riflettono pienamente la sensibilità. Nel corso degli anni, è stata proprietaria di importanti residenze a East Hampton tra cui la nota tenuta di Lily Pond Lane, venduta nel 2021 al cofondatore dell’Huffington Post Kenneth Lerer per 14 milioni di euro. Ha posseduto proprietà anche nel South Westport, nel Connecticut, dove la sua ex abitazione di 623 metri quadrati su Turkey Hill Road è stata venduta nel 2007 ai filantropi Evan e Kaylee Rutchik per 5,7 milioni. Nel loro insieme, queste proprietà e le attuali partecipazioni tracciano una chiara linea di continuità fatta di gusto, investimento e stile di vita che rispecchia l’evoluzione personale di Stewart.
Il portafoglio immobiliare
Mentre Martha Stewart continua a coltivare la propria eredità, le sue dimore (dai pied-à-terre cittadini ai rifugi sulla costa del Maine, fino alle ampie fattorie di campagna) offrono uno spaccato del mondo di una delle più durature arbitre del gusto d’America.
Tenuta Skylands

La leggendaria Skylands di Stewart sorge appena fuori dal Parco Nazionale di Acadia, a Seal Harbor, nel Maine. Martha Stewart ha acquistato la tenuta nel 1997 per una somma non divulgata come rifugio estivo dalla città e, nel corso degli anni, vi ha aggiunto diversi comfort (tra cui una piscina a sfioro recentemente completata) senza comprometterne il carattere storico.
La tenuta è stata costruita nel 1925 per il dirigente del settore automobilistico Edsel Ford. La residenza con 12 camere da letto e sette bagni e mezzo occupa un’ampia proprietà costiera con vista su Frenchman Bay, offrendo panorami aperti sulle montagne e sull’Atlantico. Un viale in granito rosa si snoda tra giardini formali, terrazze in pietra e sentieri pedonali che si fondono perfettamente con il paesaggio aspro del Maine, mentre i campi da tennis affiancati (aggiunti dai precedenti proprietari) offrono spazi ricreativi e un ulteriore elemento di charme storico. All’interno, ambienti inondati di luce mettono in mostra arredi d’epoca, tessili pregiati ed eleganti dettagli quali soffitti a cassettoni, boiserie su misura e ampie finestre che incorniciano il paesaggio.
La proprietà si affianca ad altri possedimenti di Stewart a Mount Desert: un lodge di 632 metri quadrati con nove camere da letto e sette bagni e mezzo, acquistato nel 2015 per 3,6 milioni di euro, e una casa storica di 190 metri quadrati su Main Street.
Residenza pricipale di Martha Stewart: Cantitoe Corners

La residenza principale di Stewart, Cantitoe Corners (nota anche come Bedford Farm) è una tenuta di 153 acri a Katonah, nello Stato di New York, a circa un’ora e mezza da Manhattan. L’acquisizione della proprietà ha avuto inizio nel 2000, con l’acquisto di lotti separati per 1,6 milioni, 1,1 milioni e 9 milioni. Fino a ricomporre l’intero complesso in un’unica vasta proprietà comprendente cinque edifici: una casa colonica del 1784, una residenza in stile coloniale del 1929 adibita a dimora invernale, un cottage del 1897 e due abitazioni costruite nel 1969.
Nel corso degli anni sono state realizzate strutture equestri complete di scuderie, paddock e percorsi per l’equitazione, affiancate da ampi prati, boschi e giardini. La casa principale presenta ambienti luminosi, finiture artigianali e cucine attrezzate a riflettere la celebre competenza culinaria di Stewart. Ulteriori strutture comprendono una serra, una piscina e annessi funzionali al supporto delle attività agricole e del giardinaggio. La proprietà ospita inoltre una vera e propria menagerie di animali, tra cui cavalli, pavoni, asini e altri esemplari. In oltre due decenni, Cantitoe Corners è divenuta anche un centro di vita sociale, ospitando celebrazioni stagionali e feste estive.
Appartamento a New York City

Nell’aprile 2024, Martha Stewart e la figlia Alexis hanno acquistato un appartamento con sei camere da letto e sei bagni e mezzo al Belnord, nell’Upper West Side di Manhattan, per 10,5 milioni. Ben al di sotto della richiesta iniziale di 18 milioni. L’abitazione di 430 metri quadrati occupa un angolo dello storico edificio del 1908, reinterpretato dall’architetto Robert A.M. Stern. Ecco una curiosità sull’abitazione: gli appassionati potrebbero riconoscerlo come ambientazione della serie Hulu Only Murders in the Building, con protagonisti Selena Gomez, Steve Martin e Martin Short.
La residenza combina la grandiosità classica degli edifici prebellici con tocchi contemporanei, tra cui pavimenti riscaldati nei bagni, cucine in rovere e laccato bianco, ampie finestre e soffitti di grande altezza. Tra i servizi riservati ai residenti figurano inoltre uno studio Pilates e un centro fitness di ultima generazione.
Articolo di Robbreport.com
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti


