Il prezzo della famosa incisione di Bob Dylan ha superato la stima di Christie’s di 716mila-1.200.000 dollari
Uno dei classici del cantante Bob Dylan è stato battuto al martelletto per 1,8 milioni di dollari in un’asta di Christie’s a Londra. Si tratta della prima registrazione in studio di Blowin’ in the Wind, celebre canzone folk del 1962, nonché dell’unica copia in formato analogico del pezzo.
Il prezzo finale, che include le commissioni, ha superato la stima iniziale della casa d’aste di 716.000-1.200.000 dollari, secondo quanto riportato da Ansa.
La storia di “Blowin’ in the Wind” di Bob Dylan
Il pezzo uscì nel 1963, contenuto nel secondo album di Dylan “The Freewheelin’ Bob Dylan”. Erano gli anni della guerra del Vietnam e delle manifestazioni per i diritti civili. Il cantante lo incise il 9 luglio 1962 dopo la pubblicazione del testo sulla rivista “Broadside” di Pete Seeger.
In breve tempo, la canzone divenne l’inno dei movimenti di protesta giovanili, tanto da essere ripresa da artisti del calibro di Mavis Staples, Sam Cooke Neil Young e Joan Baez. “E’ una delle canzoni più importanti dell’ultimo secolo”, ha detto Peter Klarnet, uno specialista di Christie’s.
La versione 2021
La nuova versione della canzone, che risale al 2021, è stata prodotta da T Bone Burnett a Los Angeles e incisa direttamente su un disco di acetato, chiamato Ionic Original. Il formato, secondo lo stesso Burnett, sarebbe in grado di offrire una qualità del suono superiore agli altri.
Secondo il sito, il pezzo sarebbe stato ascoltato solo da potenziali offerenti nelle sedi di Christie’s a Londra, New York e Los Angeles, dove il cofanetto che lo conteneva era stato esposto. “Sessant’anni dopo Bob ci regala una nuova registrazione, rilevante per i nostri tempi, ma anche evocativa di decenni di vita e di esperienza dell’artista”, ha detto Burnett.
L’identità del fortunato acquirente non è stata resa pubblica.
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