L’edizione del Salone del Mobile 2024 promette ancora più sorprese rispetto alla consueta serie di installazioni e presentazioni.
Un tempo conosciuta come il cuore industriale dell’Italia settentrionale, Milano è emersa a metà del XX secolo come uno dei poli del design migliori d’Europa, se non del mondo. Titolo che detiene ancora oggi, come dimostra il numero di visitatori annuali del Salone del Mobile.
David Lynch al Salone del Mobile 2024
In concomitanza con il Fuorisalone – la Design Week di Milano (15-21 aprile) – l’edizione 2024 della fiera conterà più di 1.900 espositori. A febbraio, il Salone ha annunciato di aver scelto il regista David Lynch – sì, quello di Twin Peaks – per curare uno spazio chiamato A Thinking Room. Conosciuto per le sue scenografie evocative e tematiche, Lynch è stato selezionato per questa collaborazione grazie alla sua ineguagliabile creatività e alla sua capacità di progettare mondi immersivi e sconvolgenti.
“Ogni anno proponiamo nuovi eventi che spaziano dalla cultura in generale alla cultura del prodotto”, afferma Maria Porro, presidente del Salone del Mobile. “Questo di David Lynch sarà sulla produzione di interni e su quanto questa sia profondamente legata alla sfera emotiva di chi arreda quello spazio, non per un mero motivo decorativo, ma perché viene vissuto come una proiezione esterna del sé”.
La mostra alla Triennale di Milano
Per celebrare il 15° anniversario del SaloneSatellite, un polo dedicato ai designer under 35, sarà allestita una mostra al museo della Triennale di Milano che esplorerà la nascita, l’evoluzione e il futuro del programma, insieme ai talenti che hanno raggiunto il successo nel settore.
Tra i partecipanti del passato ricordiamo il fondatore di Nendo, Oki Sato, l’architetto Cristina Celestino e il designer Sebastian Wrong. Il museo inaugura anche due mostre da non perdere: Io sono un drago: The True Story of Alessandro Medini, presentata con la Fondation Cartier, una retrospettiva sull’opera dell’architetto, mentre The Imperfect Home dà vita alle ultime creazioni e ai disegni della designer francese Inga Sempé in un allestimento di ispirazione domestica prodotto dalla stessa Sempé e dallo studio di architettura Studio AC di Toronto.
Le mostre collettive del Salone del Mobile 2024
Al di fuori della fiera, sono nate diverse mostre collettive, tra cui spicca – per popolarità – Alcova, una piattaforma itinerante creata nel 2018 da due giovani designer alla ricerca di un’alternativa al modello tradizionale di fiera del design. Occupando edifici abbandonati a Milano o nei dintorni, Alcova li riempie di lavori di designer, architetti, studenti e artisti affermati ed emergenti. Tra i precedenti partecipanti figurano Lindsey Adelman, Lukas Peet e Maximilian Marchesani.
L’edizione di quest’anno si svolgerà in due siti: l’ottocentesca Villa Bagatti Valsecchi e Villa Borsani, il vicino capolavoro modernista progettato dall’architetto e designer di mobili Osvaldo Borsani per la sua famiglia e completato nel 1945. Lavorando nel campo del design di lusso da collezione, Baranzate Ateliers e Galerie Philia si concentrano sullo slow craft e sui prodotti forgiati a mano. La prima occupa un edificio industriale degli anni Cinquanta alla periferia della città per esporre i lavori di creatori sperimentali come Zaventem Ateliers, Arno Declercq e Studio Khachatryan. L’ultima presenterà una nuova collezione di mobili in pietra e legno.
Vicino alla Fondazione Prada, presso lo Spazio CB32, la Galerie Philia presenterà la prima mostra personale del designer e scultore francese Jérôme Pereira. In Celestial Attraction, l’artista, che ha studiato geofisica, gioca con i materiali – un lampadario include rami trovati nelle foreste vicino al suo studio – per creare arte funzionale con un’atmosfera ultraterrena.
Da Piero Lissoni a Nina Yashar: il Salone del Mobile 2024
Tra gli altri eventi da non perdere: uno studio aperto con Piero Lissoni, dove gli ospiti potranno prendere un espresso e vedere le ultime opere dell’architetto. L’annuale installazione su larga scala di Kohler (quest’anno in collaborazione con SR_A, lo studio di design di Samuel Ross); e Nilufar, una galleria d’arte e design multi sede fondata da Nina Yashar, il cui approccio lungimirante alla concezione degli spazi ha galvanizzato il suo posto all’avanguardia del settore per oltre tre decenni. Quest’anno Yashar, nota per l’accostamento di rari pezzi d’epoca a opere contemporanee, curerà Time Traveler, un viaggio attraverso gli annali della storia del design che intende analizzare come gli oggetti possano riflettere chi siamo come esseri umani e come siamo arrivati dove siamo oggi.
Immagini courtesy Salone del Mobile
Articolo di robbreport.com
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