Altro che status symbol come gioielli, fuoriserie o yacht: oggi il vero lusso è il tempo. Sandro Fratini, che ama conservare segnatempo pregiati, lo sa bene.
Se è vero che non c’è cosa più preziosa che disporre a piacimento del proprio tempo, ecco che in Toscana c’è un uomo che ha dato a questa affermazione un duplice significato, trovando nel tempo – o meglio, negli strumenti per la sua misurazione – la chiave per una passione decisamente luxury. Si tratta dell’imprenditore fiorentino Sandro Fratini, autentica leggenda a livello mondiale sul fronte del collezionismo di orologi. Ne possiede oltre duemila e questa è la sua storia.
Sandro Fratini, una collezione unica al mondo
Classe 1953, un passato nel campo dell’abbigliamento – suo padre ha fondato nel 1958 il brand Rifle, uno dei marchi che hanno fatto la storia del jeans – e un presente nel segmento dell’hotellerie, Sandro Fratini possiede probabilmente la più ampia e variegata collezione al mondo di orologi da polso meccanici di alta gamma.
Sono pezzi in gran parte d’epoca, in rappresentanza di una serie di marchi iconici come Rolex, Patek Philippe, Vacheron Constantin, Audemars Piguet e Cartier, per un valore stimato di circa un miliardo di euro. Una cifra monstre? Magari sì, ma non c’è da sorprendersi: va infatti tenuto conto che la collezione di orologi di Sandro Fratini è stata costruita in un lavoro di ricerca lungo cinque decenni, tutt’altro che terminato.
Fin dagli albori, l’imprenditore ha contato su una rete capillare di osservatori e segnalatori in tutto il mondo, che portavano avanti uno scouting di respiro planetario. Un team che da sempre comprende anche il maestro orologiaio Guerrino Fini, chiamato a occuparsi della manutenzione e del restauro filologico di questo enorme patrimonio. “Il valore economico della mia collezione – racconta – è solo teorico perché non ho nessuna intenzione di venderne nemmeno uno. Sono oggetti che amo, e come tutti gli innamorati non posso separarmene. Sceglierà poi mio figlio Giulio cosa farne quando io non ci sarò più”.
I pezzi più pregiati
Tra gli orologi che rendono unica la collezione di Sandro Fratini c’è il Patek Philippe da polso più costoso di sempre: si tratta della Referenza 1518 in acciaio, un cronografo con calendario perpetuo battuto all’asta nel 2016 per 11 milioni di dollari. Ebbene, l’imprenditore fiorentino ne possiede due.
“Sì – conferma – ma quando li acquistai tanti anni fa li pagai molto meno di quella cifra, e ciò vale per quasi tutti gli altri esemplari della collezione, compresi pezzi unici e prototipi di vari modelli, che oggi hanno un valore inestimabile, anche se come ho sempre ribadito, i miei orologi hanno per me solo un valore affettivo”. Ma dove viene conservato, il “tesoro” di Sandro Fratini? “Fino a trent’anni fa tenevo i miei orologi a casa, adesso li conservo in una serie di cassette di sicurezza sparse in svariate banche”.
La genesi della collezione
La passione di Sandro Fratini per il collezionismo di orologi nasce in tempi lontani, quando la nonna dell’imprenditore gli regalò un Longines per la prima Comunione, e si sviluppa intorno ai 18 anni con il primo acquisto personale – un Universal Geneve – per poi decollare negli anni Ottanta, con l’aumento della capacità economica.
“Più che una collezione la considero una storia d’amore, ognuno dei miei orologi mi ricorda qualcosa, qualcuno, un particolare momento. Ho avuto la fortuna di essere uno dei primi ad avvicinarmi a questo mondo – conferma – e di conseguenza, quando ho iniziato quella che sarebbe diventata la passione della mia vita, non avevo certo la concorrenza che c’è oggi. Mi muovevo su di un mercato che ancora praticamente non esisteva. Gli anni Settanta erano appannaggio dei quarzi, degli ultrapiatti, dei Piaget, quindi il mio vantaggio è stato che nessuno voleva gli orologi che a me piacevano di più, quelli dagli anni dal Quaranta al Sessanta, che venivano semplicemente considerati vecchi. Per lavoro ho viaggiato molto, specie negli Stati Uniti e in Sud America, dove andavo per acquistare il tessuto per i jeans: impiegavo il tempo libero per andare alla ricerca degli orologi. Negli anni ‘90 ho avuto la fortuna di conoscere David Parmegiani, che è diventato poi un caro amico e che ha contribuito notevolmente alla crescita della mia collezione sia in quantità che in qualità”.
Le altre passioni di Sandro Fratini
Non solo orologi: oggi l’imprenditore fiorentino si occupa di real estate, hotellerie e sostenibilità. Dall’inizio degli anni Duemila Fratini ha diversificato il business di famiglia, puntando soprattutto nel settore dell’accoglienza, con una decina di hotel di proprietà tra Firenze, Venezia e Roma.
Ma la passione degli orologi fa comunque capolino, tanto che tre hotel portano il nome “L’Orologio” e il loro arredamento è totalmente ispirato al mondo delle lancette. «Ogni piano – racconta – è dedicato idealmente a una marca e ogni stanza a un modello, ma non c’è alcun rapporto commerciale o di affiliazione con i titolari dei vari brand. Il mio è un omaggio discreto ma appassionato al magico mondo degli orologi nelle sue espressioni più prestigiose. Il segreto è non essere invasivi, non è necessario ossessionare le persone con gli orologi, perché il fatto che piacciano a me non significa automaticamente che piacciano a tutti”.
Immagini courtesy Sandro Fratini
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