L’innovativo sistema, chiamato ‘Net-zero GHG emission’, permetterà al catamarano di produrre energia pulita e green anche quando i motori sono spenti
articolo di robbreport.com
Sanlorenzo, costruttore italiano di yacht, ha annunciato la consegna di un 50metri alimentato a idrogeno nel 2024. Il progetto è sostenuto in primis dall’amministratore delegato dell’azienda Massimo Perotti, come riportato dal Superyacht Times.
Il brand ha acquistato il primo scafo per finanziare lo sviluppo e testare la nuova tecnologia prima di renderla disponibile per i clienti di Sanlorenzo. L’ad ha confermato che sarà il primo 50 metri a motore a zero emissioni.
Nell’ambito del progetto, il brand ha firmato un accordo esclusivo con Siemens Energy. La partnership punta a integrare le celle a idrogeno nel settore dello yachting con un sistema di propulsione ibrido (diesel-elettrico) di nuova generazione, i cui risultati saranno mostrati per la prima volta con il superyacht.
Secondo il cantiere, le celle a idrogeno sarano in grado di generare elettricità tramite un processo di reforming del metanolo. Gli yacht dotati di questo sistema, chiamato ‘Net-zero GHG emission’, potranno produrre energia pulita e verde anche quando i motori sono spenti, abbassando così l’impatto ambientale complessivo e aumentando l’efficienza.
Nella visione dell’azienda, l’H2 non verrà impiegato per la propulsione delle imbarcazioni, quanto per la generazione dell’energia elettrica necessaria ad alimentare i sistemi di ‘hotel’. Sanlorenzo non ha ancora condiviso alcun dettaglio sul design del nuovo catamarano, tuttavia, i progetti asimmetrici del cantiere hanno riguardato principalmente modelli come l’SL120A.
“Vogliamo essere il primo cantiere di superyacht al mondo a consegnare una barca dotata di fuel cell a idrogeno, che verranno utilizzate per la generazione di energia ed eventualmente anche per la propulsione a basse velocità. Pensiamo di farlo con un catamarano da 50 metri prevista in consegna a inizio 2024”, ha dichiarato il Vice President R&D dell’azienda Paolo Bertetti.
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