La residenza biomorfa di Tom Dixon sopra la spiaggia di Psarou, completata nel 2024 e battezzata Aimasia, dispone di tre piscine e un tetto verde con piante autoctone.
Quando Tom Dixon progetta una villa con vista sul mare, non ci si può aspettare il classico cottage sulla spiaggia. Nasce così Aimasia, un tributo di quasi 900 metri quadrati a Mykonos, realizzato con l’inconfondibile tocco del celebre designer britannico e la maestria di Praxitelis Kondylis, fondatore dello studio A31 Architecture. Incastonata tra le pieghe rocciose di Elia, la proprietà con sei camere da letto non è semplicemente costruita sul terreno, ma integrata nel contesto: una scultura brutalista dalle forme sinuose, immersa nella luce cristallina della Grecia. Ora è in vendita per 22 milioni di euro.
La villa esclusiva di Tom Dixon ha una vista dominante sulla spiaggia di Psarou
“Questa villa non è semplicemente situata sopra la spiaggia di Psarou, la domina”, afferma Amanda Lynn, agente di Nest Seekers International, che condivide l’incarico con la collega Efthalia Anastasiadou. “Le viste sono da cinema, l’architettura è mozzafiato e si è a pochi passi dai beach club più celebri del mondo. È l’esperienza definitiva di Mykonos. Privata, lussuosa e assolutamente indimenticabile”.
Lo studio Design Research Studio (DRS) di Tom Dixon ha saputo al tempo stesso contrapporre e armonizzare il terreno aspro dell’isola con ogni elemento di Aimasia. Massi riutilizzati come sculture interne, un’isola con cucina in granito levigato dai bordi morbidi, strutture letto in intonaco colorato con terra di Mykonos: ogni dettaglio esprime una precisa intenzione progettuale. Anche la sostenibilità è parte integrante del progetto: dal cemento a basse emissioni di carbonio al tetto verde con vegetazione autoctona, fino alla ventilazione naturale e ai sistemi ad alta efficienza energetica.
Gli spazi tra lusso, privacy e materiali naturali
La villa di Tom Dixon è letteralmente ancorata da un muro in granito lungo circa 60 metri, una traccia del sito originario che oggi funge sia da elemento strutturale sia da narrazione architettonica. Il muro attraversa l’abitazione, guidando il passaggio dall’atrio a cielo aperto agli spazi interni, avvolti da pareti scorrevoli in vetro e giochi di luce e ombra.
Ciascuna delle sei camere da letto rappresenta un rifugio privato. Due dispongono di piscine personali, mentre una suite indipendente è incastonata nel pendio al di sotto dell’abitazione principale, garantendo il massimo della privacy. Anche all’interno, la linea di confine tra architettura e natura si fa labile. Pietra, quercia e terra si fondono con arredi su misura, tra cui alcune delle opere più celebri di Tom Dixon, come la S-Chair presente nella collezione del Victoria and Albert Museum e pezzi sperimentali creati appositamente per Aimasia come il totem in cartapesta, sculture in metallo e lampade a sospensione discoidali che fluttuano con eleganza sopra la cucina.
Vista sull’Egeo e spazi esterni firmati Tom Dixon
E poi c’è la vista: l’Egeo si apre oltre la piscina a sfioro. Gli spazi esterni, terrazze ombreggiate, cucina barbecue e padiglione per pranzi all’aperto, sono pensati per lunghi pranzi e tramonti lenti. “Che si tratti di organizzare una festa memorabile o semplicemente di una fuga con amici, questa villa è il tipo di luogo di cui si continua a parlare anche dopo la fine dell’estate”, aggiunge Lynn.
Articolo di Robbreport.com
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