Da Monte Carlo a Porto Cervo, passando per la Versilia e la baia di Paraggi, l’idea d’ospitalità di Triple Sea Food parla la lingua del gusto, dell’eleganza e del paesaggio.
Tra curve morbide di litorale, architetture che respirano con il paesaggio e piatti che raccontano più di una storia, Triple Sea Food apre cinque nuovi capitoli nel suo racconto gastronomico. Non una semplice espansione, ma un disegno coerente che prende forma tra le destinazioni più ambite dell’estate: Monte Carlo, Versilia, Porto Cervo e Portofino. Luoghi simbolici che accolgono, o ritrovano, Vesta e Casa Fiori Chiari, i due brand di punta del gruppo. In un viaggio fatto di materia e visione, dove ogni apertura nasce da un pensiero preciso e si declina secondo tre coordinate fondamentali: l’identità della cucina, il linguaggio degli spazi e il ritmo con cui l’esperienza prende vita.
Monte Carlo, il debutto sulla Riviera per Triple Sea Food
Il sipario si apre a Monte Carlo, dal 10 aprile. Negli ambienti sofisticati del Twiga, Vesta porta il suo sguardo mediterraneo e internazionale, fatto di sapori nitidi, tecnica rigorosa e atmosfere sospese tra il mare e l’altrove. A firmare il progetto architettonico è Stefano Belingardi, mentre ai fornelli c’è Giorgio Bresciani, executive corporate chef del gruppo, che orchestra un menu di eleganza misurata e profondità gustativa.
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Vesta Milano
Il 18 aprile, la costa toscana si prepara a un doppio debutto. Vesta si trasferisce all’interno del Twiga, confermando la sua vocazione fine dining con una proposta sartoriale, pensata per il ritmo lento e sofisticato della Versilia. Negli spazi che prima ospitavano Vesta Mare nasce invece Casa Fiori Chiari, che fa il suo ingresso nel mondo dei beach club con naturalezza e coerenza. Il suo è un linguaggio autenticamente italiano, che parte da Napoli e si distende lungo la spiaggia con piatti gustosi, pasta fresca e pizze dal tratto contemporaneo.
La firma progettuale, in entrambi i casi, è dello studio FantiBozzettiMenegon. In cucina, Marfè e Carlone guidano Casa Fiori Chiari, mentre Bresciani prosegue il suo lavoro con Vesta.
Portofino, il ritorno nella baia per Triple Sea Food
Nello stesso giorno, Vesta riapre nella baia incantata di Paraggi. Un ritorno atteso, pensato con delicatezza. Qui il dialogo con il paesaggio è sottile e continuo, la cucina si modula sulla stagionalità, rispetta il contesto, esprime leggerezza senza perdere profondità. Bresciani firma anche questo menu, con la consueta attenzione a equilibrio, estetica e verità del gusto.
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Casa Fiori Chiari Milano
A luglio, la narrazione si fa più ampia. A Porto Cervo nascerà una vera e propria cittadella dell’ospitalità, un’unica struttura di 2200 metri quadri accoglierà, su più livelli, Vesta, Casa Fiori Chiari e Twiga. Un progetto articolato, che mette in scena il dialogo costante tra architettura e cucina: Belingardi per Vesta, FantiBozzettiMenegon per Casa Fiori Chiari. In cucina, ancora una volta, la squadra collaudata con Bresciani da un lato, Marfè e Carlone dall’altro.
L’espansione di Triple Sea Food
“Ospitalità non è la somma dei reparti, ma l’armonia tra cucina, servizio e atmosfera”, spiega Davide Ciancio, ceo di Triple Sea Food. “Ogni dettaglio deve funzionare in modo coerente. Con queste aperture portiamo la nostra visione in luoghi che potenzialmente possono valorizzarla”. Un concept chiaro, fatto di equilibrio e intensità, di esperienze pensate con sensibilità e consapevolezza. Ogni luogo diventa parte di un racconto più grande, dove il gusto è il filo conduttore e l’estate prende forma tra luce, materia e memoria.
Immagini courtesy Triple Sea Food
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