Il maestro orologiaio ha collaborato con il suo co-ceo, Alex Rosenfield, per inaugurare una nuova era per il marchio danese-svizzero Urban Jürgensen.
“Non era nostra intenzione possedere un marchio di orologi”, afferma Alex Rosenfield, co-ceo del marchio orologiero danese-svizzero Urban Jürgensen, recentemente rilanciato, riferendosi a sé stesso e a suo padre, Andrew, comproprietario silenzioso. Nessuno dei due ha un background professionale nel campo dell’orologeria. Alex (nella foto a destra) ha lavorato nella moda, nel marketing e nei media, e si è presentato all’incontro con Robb Report a Ginevra, in aprile, vestito dalla testa ai piedi Thom Browne. Andrew, invece, è presidente della colossale società di servizi finanziari Guggenheim Partners. Insieme, con il maestro orologiaio indipendente e co-CEO Kari Voutilainen, stanno dando nuova linfa all’impresa fondata a Copenaghen oltre due secoli e mezzo fa e oggi con sede a Bienne, in Svizzera.
Un nuovo inizio per Urban Jürgensen
Andrew è da tempo un collezionista. “Mio padre ha iniziato ad acquistare Urban Jürgensen alla fine degli anni ’90 e l’ha sempre adorato”, racconta Alex. “Lo considera uno dei grandi marchi di orologeria”. Nella sua collezione figurano anche altri nomi indipendenti di peso come Rexhep Rexhepi e Philippe Dufour.
Il legame collezionistico della famiglia Rosenfield con Urban Jürgensen
Quando Andrew ha saputo che Urban Jürgensen era in difficoltà finanziarie, ha deciso di salvarlo. La prima persona a cui si è rivolto come partner è stata Voutilainen. Il maestro orologiaio aveva iniziato la propria carriera proprio in quella maison, quindi il ritorno alla guida dell’atelier (pur continuando a gestire il proprio apprezzatissimo marchio omonimo a Môtiers) è stato un passaggio naturale per tutte le parti coinvolte. “Kari è una persona dall’animo imprenditoriale e creativo. Credo sia sempre alla ricerca di nuove sfide”, spiega Alex. “Abbiamo avuto davvero fortuna, ma è stata una combinazione ben riuscita”.
I nuovi orologi Urban Jürgensen riflettono l’eredità di Voutilainen
Naturalmente, gli orologi riflettono il tocco del maestro. Sono presenti le sue caratteristiche lancette stile Breguet allungate, indici delle ore in numeri romani, quadranti perfettamente bilanciati e finiture impeccabili. Quest’anno vengono lanciati tre modelli: l’edizione limitata UJ1 (in platino con quadrante argento o grigio, e in oro con quadrante argento, ciascuno in soli 25 esemplari, al prezzo di 391.000 euro); l’UJ2, solo tempo, con scappamento naturale a doppio bilanciere (111.000 euro); e il calendario perpetuo UJ3, con fase lunare istantanea realizzata da Andreas Strehler (178.000 euro).
UJ1, il capolavoro ispirato a un’icona da tasca
Il pezzo da collezione per eccellenza è l’UJ1, interpretazione da polso di un leggendario orologio da tasca ovale, con tourbillon volante abbinato a un remontoir e scappamento a detent, iniziato dal compianto Derek Pratt di Urban Jürgensen e completato dal suo protetto, Voutilainen. L’orologio da tasca, unico nel suo genere, è stato venduto da Phillips lo scorso novembre per quasi 3,9 milioni di euro.
L’identità visiva del marchio secondo Alex Rosenfield
La visione di Alex per quanto riguarda l’immagine del marchio è completamente nuova. Attingendo dalla sua esperienza nella moda, ha coinvolto la celebre fotografa Ellen von Unwerth per la parte visual, ha sviluppato una tipografia personalizzata basata sulla calligrafia originale di Urban Jürgensen e ha persino introdotto Lug, un alano come mascotte, che indossa un orologio al collo. “Possiamo prendere l’orologeria sul serio”, afferma Alex. “Ma non è necessario prenderci troppo sul serio”.
Articolo di Robbreport.com
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