Con la sua ultima collezione di pezzi unici Les Cabinotiers, Vacheron Constantin propone un’avventura attraverso il mondo e le sue meraviglie.
A circa un’ora dai grattacieli di Dubai, un gruppo selezionato di giornalisti si è riunito al resort Bab Al Shams per toccare con mano l’ultima collezione Les Cabinotiers di Vacheron Constantin. Nel mondo dell’alta orologeria è insolito che la stampa possa avere un’anteprima di pezzi unici prima dei clienti, ma in questo caso la manifattura ginevrina stava cercando di evitare di diventare di nuovo vittima del suo stesso successo. L’anno scorso, infatti, ogni orologio è stato pre venduto ai clienti, impedendo così qualsiasi pubblicità.
La filosofia di Vacheron Constantin
“Siamo sempre felici di vendere orologi costosi, ma l’obiettivo principale è mostrare il nostro know-how in termini di complicazioni, artigianalità e finiture”, dice il ceo Louis Ferla. “Ogni anno alziamo l’asticella di ciò che siamo in grado di realizzare e credo che il livello di artigianalità che abbiamo raggiunto non abbia eguali nell’industria orologiera”. Si tratta di un’affermazione audace, vista la concorrenza, ma difficile da contestare quando si vedono i pezzi dal vivo.
Prendiamo, ad esempio, il lavoro certosino che ci è voluto per incidere a mano i 44 per 13,5 mm del Les Cabinotiers ripetizione minuti tourbillon – Omaggio all’arabesco. Gli ornamenti ispirati ai motivi presenti sulle 82 cupole e sui quattro minareti della Grande Moschea Sheikh Zayed di Dubai, la più grande degli Emirati Arabi Uniti, hanno richiesto un mese di lavoro. Un pezzo particolarmente adatto allo scenario scelto per la presentazione di Les Cabinotiers. Il tema di quest’anno, Récits de Voyages – Storie di viaggio, attraversa i continenti con la collezione di nove pezzi.
Récits de Voyages
I grattacieli storici di New York, in particolare il Chrysler Building, sono stati l’ispirazione per LC ripetizione minuti tourbillon – Omaggio all’Art déco, che utilizza lo stesso calibro 2755 TMR dell’Omaggio all’arabesco ma impiega intarsi in legno per realizzare il quadrante a due livelli. Ben 110 minuscole impiallacciature tagliate con precisione scientifica e smaltate con la tecnica champlevé. C’è voluto un mese di lavoro per realizzare il quadrante e tutta la maestria di un artigiano trentenne, che è con Vacheron Constantin da una decina d’anni, uno dei pochi al mondo in grado di eseguirlo.
Non si tratta di orologi per gente con poca personalità. Alcuni sono così grandi ed esagerati che potrebbero essere appesi a una parete e, in effetti, chi li acquista li apprezza quanto i Picasso che probabilmente ha in villa. Il Tourbillon Armillary di 45 mm di diametro e 20,1 mm di spessore, un altro Omaggio all’Art déco, è il più gagliardo del gruppo, sia in termini di dimensioni sia di fuochi d’artificio tecnici. Per ospitare il tourbillon armillare bi-assiale con spirale sferica a ore nove è stato necessario molto spazio, tanto che per questo componente specifico è stata creata una sezione bombata del vetro zaffiro, per mantenere il resto del segnatempo a un’altezza ragionevole (relativamente parlando). I due carrelli interconnessi ruotano ogni 60 secondi, mentre il carrello del tourbillon ruota quattro volte al minuto. Un’apertura in vetro zaffiro sul lato della cassa in oro giallo 18 carati incisa a mano offre un’altra visione della meraviglia rotante.
La ricerca e sviluppo di Vacheron Constantin
Non è solo la spavalderia a spingere Vacheron Constantin a creare orologi così costosi e ad alta intensità di lavoro. Ferla spiega che hanno anche lo scopo di aiutare l’azienda con la ricerca e lo sviluppo; i metodi di lavorazione artigianale e di ingegneria sviluppati per i pezzi Les Cabinotiers, che si aggirano intorno alle sette cifre e richiedono circa quattro anni per essere realizzati, diventano spesso un trampolino di lancio per i futuri pezzi di serie. “Quello che vedrete nei prossimi anni in termini di complicazioni e métiers d’art sarà strabiliante”, promette.
Articolo tratto dal numero di primavera di Robb Report Italia
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