Ci sono voluti due anni e il lavoro dei migliori mastri distillatori per creare l’ingrediente ideale per il Vesper Martini, il cocktail preferito dall’agente 007.
Il miglior Vesper Martini? Lasciate perdere James Bond, anche se a inventarlo fu proprio Ian Flaming nel suo romanzo Casino Royale del 1953. Non va né agitato né mescolato. Al bar del Dukes, hotel di gran fascino e dal pedigree certificato – occupa il palazzo che re Enrico VIII fece costruire per sé nel XVI secolo a St. James e leggenda vuole che proprio qui Ian Fleming, ospite assiduo, scrisse il suo primo romanzo dell’agente 007 – Alessandro Palazzi, vera leggenda della mixology, non utilizza il ghiaccio che dunque non agita né mescola con gli spirits.
Tutti gli ingredienti, infatti, dal gin alla vodka al vermouth sono già ghiacciati, a -21°C. E finiscono direttamente nell’iconica coppa conica da Martini, anch’essa appena tirata fuori dal freezer, con l’aggiunta di quattro gocce di bitter e la scorza di un’arancia.
Il segreto della ricetta del Vesper Martini
Ma il vero segreto del Vesper Martini del Dukes Bar è il gin, che del cocktail è il protagonista assoluto. Qui si utilizza il No.3, London Dry Gin nato con l’ambizione di diventare il migliore ingrediente al mondo per un Dry Martini e premiato per ben quattro volte come miglior gin del mondo all’International Spirits Challenge.
Il numero 3 del nome si riferisce al civico 3 di St. James Street, a qualche decina di metri dal Dukes Hotel, dove ha sede Berry Bros. & Rudd, il più antico wine merchant della Gran Bretagna che dal 1698 a oggi è ancora responsabile della cantina personale della famiglia reale.
L’arte della perfezione
Per dare vita a questo gin, Berry Bros. & Rudd ci ha impiegato ben 2 anni, coinvolgendo nel progetto i migliori tra barman e mastri distillatori nonché David Clutton, l’unico al mondo ad avere un dottorato di ricerca in gin. La distillazione è stata affidata alla Royal de Kuyper Distillers, antica distilleria olandese con oltre 300 anni di storia.
Le botaniche selezionate per la ricetta finale provengono un po’ da tutto il mondo: il ginepro dall’Italia, il coriandolo dalla Bulgaria, la radice di Angelica dalla Polonia, le bucce di arancia dalla Spagna, quelle di pompelmo dall’Uruguay e il cardamomo dal Guatemala. E vengono messe in infusione per più di 16 ore per ottenere un sapore delicato e autentico.
L’aroma è intenso, frizzante e fresco, con un sentore crescente di ginepro. Nel gusto spicca sempre il ginepro, accompagnato da note floreali assieme alla piccantezza e al colore del cardamomo. Emerge poi la forte vivacità degli agrumi con un retrogusto di radice di Angelica. Un mix perfetto sia per il Dry Martini sia per il Vesper Martini.
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