Robb Report ha visitato in esclusiva la nuova penthouse suite dello storico hotel chiamata Waldorf Astoria Suite appena rivelata dopo una ristrutturazione.
Alcuni hotel vengono rinnovati. Altri rinascono, come nel caso dello storico Waldorf Astoria. L’hotel ha chiuso per otto anni e ha ricevuto un restauro da miliardi di euro per garantirne l’eredità nei prossimi cento anni. Ridotto da 1.400 camere a 372 residenze e 375 camere e suite, l’hotel newyorkese sembra tornato a nuova vita, e il personale ha un nuovo slancio.
La visita alla Waldorf Astoria Suite
“Il ritorno di questo celebre hotel ha immediatamente elevato la scena del Midtown”, afferma Stacy Fischer-Rosenthal, presidente di Fischer Travel. “Con un servizio impeccabile e interni splendidamente restaurati, il Waldorf Astoria torna a essere uno degli indirizzi più leggendari di Manhattan”.
Tra i must c’è la Waldorf Astoria Suite, ora disponibile a partire da 43.000 euro a notte. Inoltre, la sezione attivo è un insieme di tre camere interconnesse—1218, 1219 e 1220—prenotabili insieme o singolarmente, per buyout e soggiorni prolungati. Per una maggiore privacy, gli ospiti possono chiudere un cancello decorativo a tutta altezza che separa l’ala dal resto del corridoio (creando un ingresso decisamente da Instagram).
La Suite 1219 è la vera e propria Waldorf Astoria Suite con una superficie di 418 metri quadrati progettato dall’architetto e interior designer francese Pierre-Yves Rochon. Lo spazio è elegante e luminoso, e sorprendentemente funzionale, data la sua opulenza. Pensata per evocare il romanticismo di un pied-à-terre parigino del XVIII secolo, Rochon ha utilizzato cornici decorative in stile Luigi XVI, parquet di rovere bianco a spina Versailles, damaschi ovunque ed elementi di chinoiserie per conferire alla suite un tocco vagamente globale.
Il soggiorno della suite

Il pezzo forte del soggiorno della Waldorf Astoria Suite è il pianoforte Steinway restaurato appartenuto a Cole Porter. Un caminetto in marmo Luigi XVI fa da perno al soggiorno. Pesanti tendaggi si aprono su vedute della Cattedrale di San Patrizio da un lato, e di Park Avenue e della 50ª strada dall’altro, dove le luci rosse del traffico dell’ora di punta ricordano la frenesia di Manhattan sottostante (al 12° piano regna un silenzio assoluto).
La sala da pranzo del Waldorf Astoria

Occorre ospitare una riunione di lavoro o una cena del Ringraziamento? Si può scegliere tra due tavoli in marmo e una cucina separata e completa di piano cottura e forno, che consente ingressi e uscite private per chef e personale. Un lampadario Arizzi su misura pende dall’alto.
La camera da letto

Si arriva per la cabina armadio in stile Carrie Bradshaw e si resta per un pisolino extra-lungo nella camera padronale. Dopo la ristrutturazione, tutte le camere e suite del Waldorf Astoria Suite risultano spaziose: niente claustrofobiche stanze d’hotel di Manhattan. Ognuna dispone di un foyer e di un rapido accesso a una cabina armadio, così che la valigia non debba mai entrare negli ambienti abitativi.
Il bagno e gli spazi extra della Waldorf Astoria Suite

Le piastrelle del bagno sembrano richiamare i mosaici storici del piano principale, mentre vasche e piani in marmo brillano di quella rassicurante sensazione da “non ci ha ancora soggiornato nessuno”. Il carattere più informale, da sala ricreativa, della media room è un’aggiunta gradita, anche se appare un po’ come lo spazio in cui sistemare i bambini mentre i genitori cercano di intrattenere gli ospiti. Tuttavia, ogni casa necessita di un luogo dove rilassarsi, e questa consente di gestire gli affari nella parte anteriore e una festa tranquilla sul retro. La Waldorf Astoria Suite è disponibile su richiesta.
Articolo di Robbreport.com
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