Valencia accoglie il debutto del nuovo wallyrocket51. Pura performance, design affilato e anima da regata per chi vive il mare come una sfida.
Arrivare a Valencia è un salto dentro la storia e il futuro. Nel tratto di costa dove le basi della Coppa America 2007 hanno lasciato il segno, oggi si respira ancora quell’energia inconfondibile: tensione, precisione, attesa. E poi adrenalina, quella che solo le barche estreme sanno evocare anche quando sono ancora a terra, nude, perfette, in lavorazione.
Il design affilato del wallyrocket51
Tra compositi avanzati e profili affilati come lame, aspetta silenzioso in banchina il nuovo wallyrocket51, primo One Design nella storia di Wally. Puro, pulito, grintoso. L’inconfondibile sigillo Wally stavolta è giallo acido, incastonato a prua e a poppa come un codice genetico che parla di performance. Ogni dettaglio è minimalista: i due timoni a ruota sembrano sculture dinamiche, mentre il ponte è essenziale. Qui ogni scotta ha il suo posto, perché è proprio con Wally che tutto è iniziato: le manovre spostate in pozzetto, lo spazio pulito, la funzionalità che diventa estetica. La si immagina in bolina, inclinata quel tanto da appoggiarsi sul bordo e scivolare via precisa e veloce. Poi nelle andature portanti, con quella carena tonda e la poppa larga, è un invito a sognarla in planata, quando prende il via e supera l’onda in velocità, domandola, lasciandosi dietro solo una scia e l’eco del vento.
Caratteristiche tecniche
Il nuovo wallyrocket51 è lungo 15,5 metri, pesa appena 6.500 chili, ha un pescaggio di 3,5 metri e una larghezza di 4,3. È costruito interamente in carbonio pre-preg, con anime in CorecellM e Nomex, ed è concepito come puro One Design, con la possibilità di competere anche in regate in classe IRC e ORC. L’albero Southern Spars in carbonio alto modulo si abbina alle sartie AeroSix con sensori Synapse, per un controllo totale delle sollecitazioni. Il piano velico è generoso: 167 metri quadri in bolina e 363 alle portanti. Ma è nei dettagli che si riconosce la sua anima competitiva: il trim tab in titanio regolabile, ispirato al mondo della Coppa America, è un’appendice che consente una riduzione dello scarroccio e quindi un netto miglioramento della VMG.
Wallyrocket51 e la nuova frontiera della vela competitiva
Il progetto nasce dalla collaborazione tra Botin Partners, Pure, Luca Bassani del team di design Wally e lo Studio Santa Maria Magnolfi, mentre la costruzione è affidata a Ferretti Group. Secondo Bassani, la vela sta vivendo una tendenza chiara: “sempre più armatori si orientano verso scelte nette, tra il comfort della crociera e l’adrenalina della regata pura”. Il wallyrocket51 ha senza dubbio la seconda anima, quella della competizione. Una barca per chi vive la regata ad alto livello, confrontandosi con equipaggi professionali, e avversari veloci. Ma anche per chi, semplicemente, vuole sentire il contatto vero con l’acqua, spinto solo dal vento.
Articolo tratto dal numero estivo di Robb Report Italia
Immagini courtesy Wally
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