L’azienda britannica combina diversi capisaldi di Savile Row con un laboratorio in India che aiuta le famiglie in difficoltà
Articolo ripreso dall’edizione statunitense robb.report.com
Se si è appassionati di vestiti, è impossibile non conoscere il nome Whitcomb & Shaftesbury. Per quanto riguarda le sartorie su misura con sede a Londra, il marchio ha guadagnato una reputazione impressionante per la qualità espressa negli ultimi anni, con recensioni positive da parte di riviste specializzate come Permanent Style. Quello che non tutti conoscono però è che Whitcomb & Shaftesbury ha costruito la sua reputazione agendo in modo diverso.
Il marchio è nato da due fratelli, Suresh e Mahesh Ramakrishnan, che hanno entrambi avuto lunghe carriere di successo a New York City prima di decidere di aprire una sartoria. “Per anni ci siamo fatti fare i vestiti“, spiega Suresh, “entrambi abbiamo sentito che si poteva trovare un buon prodotto, ma era una lotta per trovare un buono spunto. Sentivamo che la mancanza di consigli ci offriva un’enorme lacuna nel mercato“.
Così, il duo ha deciso di iniziare dando ai loro clienti una guida onesta, prima di reclutare un team di sarti formati a Savile Row, tra cui John McCabe e Bob Bigg, persone di grande professionalità del Row con quasi 120 anni di esperienza complessiva. Whitcomb ha anche assunto un terzo sarto più giovane, Sian Walton, che ha lavorato in precedenza per Thom Sweeney, Alexander McQueen e Kilgour. Insieme, questo trio ha potuto mettere in campo un’enorme quantità di competenze.
Whitcomb & Shaftesbury oggi
McCabe e Bigg sono bravi nel riprodurre il vecchio stile inglese, mentre Walton a creare una giacca comoda e contemporanea con un drappeggio ricercato, liberamente ispirato dalla sua formazione precedente (sotto McCabe) presso Kilgour. L’azienda Whitcomb & Shaftesbury ha sede in George Street a Mayfair, a pochi passi da Savile Row, e offre due servizi su misura: il suo servizio Savile Row Bespoke, che viene realizzato in modo convenzionale nei laboratori, e quelo Classic Bespoke, che viene tagliato a Londra e ultimato nel laboratorio del marchio a Chennai. Alcuni dei migliori capi su misura del mondo provengono infatti dall’India. Dopo circa un anno di attività, i Ramakrishnan hanno deciso di sostenere un programma di beneficenza chiamato Children of the World sulla scia dello tsunami del 2004, che ha devastato gran parte dell’India. “Il programma è nato con l’intento di aiutare le famiglie che erano state colpite dallo tsunami, dando loro nuovi modi per guadagnarsi da vivere“, spiega Suresh. “Sono stati istituiti diversi tipi di corsi, dalla lavorazione del metallo al ricamo. Abbiamo deciso di offrire un programma di sartoria a mano, così John [McCabe] è volato in India e ha iniziato a formare gli artigiani locali secondo gli standard di Savile Row“.
Oggi, il laboratorio di Chennai è formato da trentasette creatori di cappotti e pantaloni, che ricevono tutti una formazione ad hoc e un affiancamento dal team di sartoria di Whitcomb. “Volevamo fare le cose nel modo giusto“, continua Suresh. “Il laboratorio è una cooperativa, quindi tutti i sarti sono proprietari di una parte dell’azienda e garantiamo stipendi a tutto il nostro personale piuttosto che pagare il lavoro in base al risultato ottenuto“. Whitcomb paga anche l’istruzione a tutti i figli dei suoi dipendenti e i suoi soci hanno creato un programma di sostegno per le donne che sono vittime dello sfruttamento sul posto di lavoro. “L’idea era quella di dare potere alle donne e farle diventare le prime a guadagnare nelle loro famiglie. Attraverso questo programma, abbiamo reclutato più di 7.000 donne“, dice Suresh.
Ora, il marchio sta tornando in America per la prima volta in oltre due anni, come stanno facendo molti artigiani britannici. Dal 16 novembre Suresh che Mahesh hanno iniziato un tour negli Stati Uniti che durerà fino al 1° dicembre, con tappe a New York, Washington D.C., Boston, Los Angeles, per poi ritornare a New York. Inoltre, grazie all’attività ben avviata del laboratorio di Chennai, i clienti di New York che hanno fatto ordini durante la prima tappa del trunk show (16-19 novembre), avranno i loro capi pronti per quando i due fratelli torneranno a New York tra il 29 novembre e il 1° dicembre, evitando una lunga attesa (la maggior parte dei sarti non tornerà a seguire i clienti fino alla primavera del 2022).
“Siamo fortunati perché il nostro laboratorio ci permette di far fare tutte le prove ai clienti in tempi relativamente brevi, pur mantenendo il controllo totale della qualità“, spiega Suresh. “Volevamo che i clienti fossero in grado di visionare i capi rapidamente“. Quindi, se si è alla ricerca di un impeccabile sarto su misura con impressionanti referenze, Whitcomb & Shaftesbury è il posto giusto.
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