Il locale milanese in Viale Montenero 34 conquista i palati con la sua cucina dalle influenze asiatiche e sudamericane. Da abbinare a drink contemporanei che esplorano nuove frontiere della mixology.
Un viaggio per i sensi attende chi decide di concedersi una serata da Yapa. Con il suo concept unico nel panorama gastronomico milanese, questo locale è ideale per sperimentare sapori inediti e vivere un’avventura culinaria tra diversi continenti.
Appena varcata la soglia, l’atmosfera soffusa permette di rallentare e godersi il ritmo della degustazione. Il lungo bancone continuo fa incontrare la postazione mixology, seguita dalla cucina a vista, dove nascono le ricette nomadi dello chef toscano Matteo Pancetti. Grazie ai suoi viaggi in giro per il mondo, il proprietario di Yapa è riuscito ad appropriarsi dei sentori più autentici di Asia, Centro e Sudamerica, creando una nuova grammatica del gusto che si esprime in piatti da porre al centro del tavolo, per essere condivisi con i propri commensali. Matias Sarli è invece a disposizione di chi vuole accompagnare la degustazione a un ottimo cocktail. Da Yapa, infatti, si può optare per un percorso di pairing in cui bar e cucina lavorano all’unisono.
I sapori dal mondo dello chef Matteo Pancetti
L’impiego di ingredienti stagionali, in arrivo da piccoli produttori con un approccio etico, fa sì che le ricette di Yapa combinino sapori di terre lontane a materie prime che riportano la mente verso la sua zona di comfort. Come il benvenuto a base di elote, tipico mais messicano, intinto in una mole al pomodoro e lo Jamon de Tuna, ventresca servita su pan de tomate come se fosse del pregiato prosciutto iberico, con limone e foglia di cappero.
Si prosegue con la Tostada Yapa 2.0 dove scampi e ricciola incontrano la piccantezza dello jalapeño e della salsa macha e con l’Aguachile Tepec, ricetta a base di capesante, mango, pomodoro e jalapeño, finita con un olio al basilico. Imperdibile il Pad Thai, con spuma di scampi, latte di cocco e il classico mix di verdure e arachidi.
I cocktail di Yapa
A guidare il banco della mixology ci pensa Matias Sarli, con i movimenti eleganti di chi sa come prendersi cura dei palati dei suoi ospiti. Dalla sua vena creativa e dal supporto del team di bartender sono nati i signature drink di Yapa come Yaparrita, un twist asiatico sul Margarita a base di tequila reposado, fino sherry, shiso e yuzu. Lo completa una foglia di shiso rosso condita con sale allo yuzu, zest di lime kaffir e limone, da arrotolare e assaporare prima di concedersi un sorso del cocktail.
Per chi non rinuncia al binomio tonica e distillato di ginepro, Yapa propone un Asian Gin Tonic. Ai classici due ingredienti, la miscela aggiunge un cordiale di rafano e foglie di pandano dai sentori orientali. La decorazione è affidata a una foglia di nasturzio blu con rafano e lime kaffir.
Chi ama l’oriente e i sapori messicani, non dovrà rinunciare a Tokyo, un drink dalle note affumicate e umami. La base alcolica è di sake, miscelato con sotol e raicilla, due spirits messicani ancora poco conosciuti in Italia. Completano la miscela un cordiale alla papaya e katsuobushi e una nuvola di riso speziata da degustare prima del cocktail.
Un viaggio liquido tra Messico e Perù
Dalla terra dell’agave arriva il Paloma de la Muerte, chiamato così per il suo colore nero, che rende ancora più intrigante uno dei drink nazionali del Messico, tra i più richiesti del momento. I suoi sentori si ispirano all’odore di terra umida che si percepisce al taglio delle piante di agave e unisce tequila blanco a un liquore alla Mastiha, cordiale di lime nero e peperoncino Ancho. Chiude il drink una soda al pompelmo chiarificato.
Infine Tijuana è l’incontro tra due terre affascinanti, il Messico e il Perù, e vuole rappresentare una sorta di taco liquido. Per farlo Matias Sarli miscela della vodka di quinoa a liquore di elote con una soda di leche de tigre e Aji Amarillo, il tipico peperoncino peruviano. Lo decorano tre gocce di olio al coriandolo.
Chi preferisce una bevuta classica ha a disposizione sei cocktail internazionali. Da accompagnare alle meraviglie culinarie di Matteo Pancetti, per vivere un’esperienza di degustazione senza pari.
Immagini courtesy Yapa
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