La cerimonia dei World’s 50 Best Restaurants 2025 ha celebrato Maido come miglior ristorante del mondo, ma a brillare sono anche i nomi italiani, tra ritorni in classifica e premi alla carriera. Massimo Bottura e Lara Gilmore insigniti dell’Icon Award.
Il 19 giugno il Lingotto Fiere di Torino si è trasformato nel cuore pulsante della gastronomia internazionale, ospitando l’attesa cerimonia dei World’s 50 Best Restaurants 2025. Una serata intensa – che si è aperta con il saluto di John Elkan – scandita da sorprese e conferme, con lo chef Mitsuharu “Micha” Tsumura che porta il suo Maido di Lima in vetta alla classifica, celebrando la cucina Nikkei come espressione di incontro tra differenti culture.
Le capitali della cucina globale

Le Calandre
Accanto alle grandi capitali gastronomiche del mondo, l’Italia si conferma punto fermo del gusto con sei ristoranti nella top 50. Lido 84 a Gardone Riviera si posiziona al numero 16, seguito dal Reale di Castel di Sangro al 18. Fa il suo ingresso tra i migliori anche Atelier Moessmer Norbert Niederkofler a Brunico, new entry alla posizione 20. Le Calandre a Rubano si conferma al numero 31, Piazza Duomo ad Alba al 32 e Uliassi a Senigallia al 43.
Un posizionamento che riflette la continua capacità della cucina italiana di reinventarsi restando saldamente ancorata alla qualità della materia prima, all’etica del territorio, alla forza dei racconti familiari. In particolare, l’ingresso dell’Atelier Moessmer è emblematico: il ristorante di Norbert Niederkofler, già stella della sostenibilità alpina, porta l’Alto Adige nella mappa dell’eccellenza globale con un progetto che unisce etica e altissima cucina.
In più, al ranking si aggiunge Al Gatto Verde, il ristorante di Massimo Bottura guidato da Jessica Rosval all’interno di Casa Maria Luigia a Modena, al 92° posto della lista 51-100 di quest’anno.
Bottura e Gilmore, icone della rivoluzione della cucina contemporanea
Oltre alla classifica, la serata ha celebrato anche i protagonisti dell’ospitalità contemporanea con i premi speciali. A ricevere l’Icon Award è stata la coppia più influente della gastronomia italiana: Massimo Bottura e Lara Gilmore. Un riconoscimento che va oltre la cucina e celebra un approccio umano e generoso all’arte dell’accoglienza. “La nostra missione non è solo nutrire, ma creare connessioni”, ha dichiarato Bottura, ricordando l’impegno della coppia in progetti come Food for Soul e Tortellante, capaci di coniugare sostenibilità, inclusione e bellezza.
World’s 50 Best Restaurants 2025, tra premi, debutti e ritorni
Se la vetta del podio è andata al Maido con la sua esplosiva cucina Nikkei, tra le nuove entrate spiccano ristoranti che raccontano una nuova geografia del gusto: il Potong di Bangkok (n.13) conquista l’Highest New Entry Award, mentre Mérito di Lima (n.26) e il Lasai di Rio de Janeiro (n.28) segnano l’ascesa del Sudamerica. A Londra, Ikoyi guadagna ben 27 posizioni e si aggiudica l’Highest Climber Award, segno che la contaminazione e l’identità sono sempre più richieste nella ristorazione d’autore.
La cerimonia di Torino ha mostrato come il fine dining si stia spostando verso nuove sensibilità: ambienti più intimi, esperienze immersive, inclusione sociale e culturale, ma anche attenzione al territorio, al lato culturale dell’esperienza a tavola e alla sostenibilità. I premi assegnati ne sono la conferma, come quello vinto da Celele a Cartagena per l’impegno ambientale, o la borsa di studio ad Angélica Ortiz, chef colombiana che sogna un futuro più etico e consapevole.
Un’Italia che sa ancora sorprendere

Uliassi
In un mondo sempre più competitivo, l’Italia riesce a farsi notare per la profondità delle sue storie, l’autenticità dei suoi luoghi e la bellezza di un’ospitalità fatta di gesti e saperi antichi. Lo dimostrano i ristoranti in classifica, ma anche le personalità che hanno lasciato il segno. In fondo, come ha detto Massimo Bottura, “il vero lusso oggi è la cultura condivisa”. E il palcoscenico di Torino ne è stato la più bella dimostrazione.
World’s 50 Best Restaurants 2025: ecco i 50 migliori ristoranti al mondo
- Maido – Lima
- Asador Etxebarri – Atxondo
- Quintonil – Città del Messico
- Diverxo – Madrid
- Alchemist – Copenhagen
- Gaggan – Bangkok
- Sézanne – Tokyo
- Table by Bruno Verjus – Parigi
- Kjolle – Lima
- Don Julio – Buenos Aires
- Wing – Hong Kong
- Atomix – New York
- Potong – Bangkok
- Plénitude – Parigi
- Ikoyi – Londra
- Lido 84 – Gardone Riviera
- Sorn – Bangkok
- Reale – Castel di Sangro
- The Chairman – Hong Kong
- Atelier Moessmer Norbert Niederkofler – Brunico
- Narisawa – Tokyo
- Sühring – Bangkok
- Boragó – Santiago
- Elkano – Getaria
- Odette – Singapore
- Mérito – Lima
- Trèsind Studio – Dubai
- Lasai – Rio de Janeiro
- Mingles – Seoul
- Le Du – Bangkok
- Le Calandre – Rubano
- Piazza Duomo – Alba
- Steirereck – Vienna
- Enigma – Barcellona
- Nusara – Bangkok
- Florilège – Tokyo
- Orfali Bros – Dubai
- Frantzén – Stoccolma
- Mayta – Lima
- Septime – Parigi
- Kadeau – Copenhagen
- Belcanto – Lisbona
- Uliassi – Senigallia
- La Cime – Osaka
- Arpège – Parigi
- Rosetta – Città del Messico
- Vyn – Skillinge
- Celele – Cartagena
- Kol – Londra
- Restaurant Jan – Monaco
Immagini courtesy 50 Best
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