Queste creme solari coreane all’avanguardia utilizzano filtri chimici avanzati che offrono una protezione superiore dai raggi solari.
La routine coreana di bellezza in 10 passaggi è un rituale così elaborato da aver trasformato la “K-Beauty” in una vera e propria categoria della cura della pelle. La K-Beauty ha reso popolari prodotti come detergenti oleosi, tonici, essenze, maschere in tessuto e altri ancora. Tuttavia, non è necessario seguire una lunga serie di abluzioni per mantenere la pelle al meglio. In effetti, il punto di partenza ideale è proprio l’aspetto in cui i produttori coreani eccellono rispetto a quelli di altri Paesi.
I principi della K-Beauty e le creme solari coreane
Un altro principio fondamentale della K-Beauty è l’utilizzo della protezione solare come fase finale della routine. Dovrebbe rappresentare anche l’ultimo passaggio nella propria routine quotidiana, tutto l’anno, poiché i raggi UV non vanno mai in vacanza. E sebbene in Italia non manchino le opzioni di protezione solare, le creme solari coreane stanno guadagnando sempre più popolarità.
L’impiego di filtri UV chimici innovativi è in parte responsabile di questo successo, ma ciò che spicca maggiormente è che tali filtri non vengono assorbiti nel flusso sanguigno. Un netto contrasto con creme solari di altri Paesi, che invece vengono assorbite dall’organismo. Di seguito, un focus sulle migliori creme solari coreane.
Perché le creme solari coreane funzionano meglio
Ecco i motivi principali per cui le creme solari coreane stanno diventando sempre più popolari.
Filtri chimici più sicuri
Innanzitutto, le creme solari coreane utilizzano filtri chimici innovativi. Anche se i nomi possono risultare complessi (non è necessario memorizzare Uvinul A Plus, Tinosorb S, Mexoryl SX o Parsol SLX subito) c’è un aspetto fondamentale da ricordare: i migliori filtri utilizzati nelle creme solari coreane non vengono assorbiti dall’organismo. Agiscono neutralizzando i raggi UV sulla superficie della pelle, proprio come fanno gli ingredienti delle creme solari minerali. (Nota: molti altri Paesi utilizzano questi stessi ingredienti, o varianti simili, come il Giappone e gran parte dell’Unione Europea. Tuttavia, grazie all’enorme portata dell’industria K-Beauty e alla sua organizzazione per categorie, i marchi coreani ricevono gran parte del riconoscimento per queste innovazioni.)
Formule “eleganti” e mirate
Un altro aspetto da considerare è la sensazione generale che questi prodotti offrono sulla pelle. Le creme solari coreane sono apprezzate per le loro formulazioni leggere e confortevoli e per i benefici aggiuntivi che apportano alla pelle, oltre alla protezione solare. Non risultano pesanti, anche questo è merito dell’innovazione nei filtri chimici. Inoltre, anziché proporre una formula unica per tutti, molte creme solari K-Beauty offrono soluzioni mirate che promettono benefici specifici come l’effetto opacizzante per le pelli grasse, la minimizzazione dell’aspetto dei pori o un’idratazione profonda. In tal modo, molte (anche se non tutte) le creme solari coreane possono fungere anche da idratanti.
Un avvertimento per chi trascorre molto tempo in spiaggia o in piscina: non è comune che le creme solari coreane siano resistenti all’acqua. Se si prevede di nuotare o fare attività fisica all’aperto, è necessario riapplicare immediatamente dopo essere usciti dall’acqua, oppure optare per una protezione solare chimica resistente all’acqua se si resterà esposti al sole.
Valutazioni SPF e PA+
I marchi coreani utilizzano due sistemi di misurazione per la protezione solare. Il primo è l’SPF (Sun Protection Factor) che misura esclusivamente la capacità del prodotto di contrastare i raggi UVB (quelli che provocano scottature e possono causare tumori cutanei). Le creme solari coreane adottano inoltre un secondo sistema che valuta l’efficacia contro i raggi UVA (quelli responsabili dell’invecchiamento cutaneo, incluse iperpigmentazione, alterazioni della texture e rughe sottili).
Questo sistema si chiama PA+ (Protection Grade of UVA rays) e si esprime con uno a quattro simboli “plus” (PA++++ è il massimo), indicando quanto a lungo il prodotto può offrire protezione dai raggi UVA. Solo pochi marchi statunitensi si preoccupano di misurare e comunicare questa protezione; Supergoop è un esempio rilevante.
Costo: Rispetto ad altri marchi, le creme solari coreane risultano generalmente piuttosto accessibili. Dunque, anche se non si dispone di un rivenditore nelle vicinanze, spesso conviene ordinare direttamente dal marchio e pagare la spedizione—basta acquistare qualche confezione in più per ammortizzarne il costo.
Dove acquistare creme solari coreane
Molte grandi città dispongono di rivenditori autorizzati, indicati sui siti ufficiali dei marchi coreani per garantire l’autenticità (e la freschezza) del prodotto. Senti Senti (precedentemente OO35MM), ad esempio, ha sedi a New York City nei quartieri di Chinatown e Williamsburg. Online, è possibile acquistare da Olive Young, YesStyle e Stylevana, tutti rivenditori popolari e verificati. Naturalmente, è anche possibile ordinare direttamente dai siti dei singoli brand.
Le migliori creme solari coreane
Ecco una panoramica delle creme solari coreane da provare subito
Beauty of Joseon Relief Sun: Rice + Probiotic SPF50+ PA++++
È impossibile iniziare un elenco di creme solari coreane senza mettere al primo posto Beauty of Joseon. È probabilmente la crema solare coreana più amata sul web. I test sono eseguiti sia in Corea che in Spagna. “Vorrei che più marchi facessero lo stesso e pubblicassero i risultati, perché la verità è che il metodo con cui vengono testate la maggior parte delle creme solari è estremamente soggetto a errori”, spiega Charlotte Palermino, ceo e co-founder di Dieux Skin. Segnala però che può lasciare un leggero alone biancastro sulle carnagioni più scure. 27€ per due confezioni
Isa Knox UV Sun Pro 365 Daily Extreme Sun Fluid SPF50+ PA++++
Isa Knox produce una delle rare creme solari coreane resistenti all’acqua. Palermino, che evita attivamente l’abbronzatura, la considera l’unica crema solare che può indossare in spiaggia senza scurire la pelle. “E questo è notevole, perché mi abbronzo con estrema facilità, e la maggior parte delle creme solari, per quanto mi impegni, non riesce a impedirlo”. 28€
Tocobo Bio Watery Sun Cream SPF 50 PA++++
“Questa è ottima per la pelle grassa, e si riapplica facilmente durante la giornata”, afferma Palermino riguardo alla texture del prodotto. “Ma ricordate che questi fluidi acquosi non sono veri idratanti”, aggiunge (quindi è bene applicarli sopra la crema idratante abituale). 18€
Creme solari coreane: Isntree Hyaluronic Acid Watery Sun Gel
Il direttore lifestyle di Robb Report US, Justin Fenner, giura sull’efficacia dell’SPF 50+ di Isntree, dalla texture vellutata e formulato con Tinosorb S, un filtro avanzato più fotostabile rispetto ai vecchi filtri chimici. Contiene anche una buona dose di acido ialuronico, il che, nelle giornate afose, permette di saltare l’applicazione della crema idratante e passare direttamente a questo prodotto. 19€
Bioré UV Aqua Rich SPF 30
Non è solo la Corea a utilizzare filtri chimici innovativi nelle creme solari. Palermino attribuisce a Bioré il merito di aver avviato la mania per le protezioni solari K-beauty. “È molto leggera, perfetta per chi ha la pelle più grassa perché si asciuga molto rapidamente”. 14€
Skin1004 Madagascar Centella Air-Fit Suncream Light SPF 30
Con una texture ultra leggera (e una combinazione di filtri sia minerali che chimici), questa crema solare è uno strumento anti-età ideale per chi affronta iperpigmentazione e primi segni di invecchiamento cutaneo. Ha una sensazione particolarmente lenitiva all’applicazione, rendendola una delle poche creme solari che si avrà davvero voglia di riapplicare. 15€
Creme solari coreane: Dr.Jart+ Every Sun Day SPF 40
Per chi apprezza (o vuole provare) la praticità di una protezione solare in stick, l’opzione trasparente di Dr.Jart+ è il punto di partenza ideale. È il modo più veloce per uscire di casa proteggendo la pelle anche in movimento, poiché le mani non toccano mai direttamente il prodotto. 27€
D’Alba UV Essence Waterful SPF 50+
Se questo nome suona particolarmente italiano per un marchio coreano di skincare, è perché i prodotti d’Alba contengono tartufi provenienti dall’Italia. Come gli altri prodotti in elenco, si distingue per la facilità di applicazione, e molti suoi fan lo apprezzano perché non crea pellicole o residui—nemmeno in inverno. 32€
AHC Masters Aqua Rich Sun Cream SPF 50+
L’utilizzo di un siero alla vitamina C può migliorare l’efficacia protettiva della crema solare. Ma l’SPF leggero di AHC fa risparmiare un passaggio incorporando l’acido ascorbico direttamente nella formula del suo premiato SPF 50. Il risultato? Una pelle visibilmente più luminosa, con minore iperpigmentazione nel tempo. 33€ per due confezioni
Articolo di Robbreport.com
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