Ideata dall’italiano Giorgio Pace e il canadese Nicolas Bellavence-Lacompte, NOMAD ha rivoluzionato il concetto di fiere d’arte e di design.
Articolo di Nicola Zanella
Scordarsi i grandi eventi fieristici che ammassano migliaia di persone in asettici padiglioni con le opere appese in booth di cartongesso. NOMAD cerca l’esclusività e al tempo stesso la familiarità, a partire dalle location prestigiose: poche le gallerie e selezionatissimi gli ospiti.
Quadri, sculture, arredi anni ’70 e lampade futuristiche, arazzi artigianali, vasi giapponesi e gioielli sono le opere esposte. Lusso da fruire (e acquistare) in modo informale e rilassato come se ci si trovasse nel salotto della propria casa anzi, villa.
Come nasce NOMAD
Il viaggio di NOMAD inizia nel 2017 e nella sua breve vita ha fatto tappa a Montecarlo con un evento ospitato a Villa La Vigie, storica dimora di Karl Lagerfeld nel principato, una scappata a Venezia nel Palazzo gotico Soranzo Vax Axel e ha trovato in Sankt Moritz il suo luogo d’elezione per le edizioni invernali.
Il prossimo 6 luglio debutta nella sua veste estiva a Capri, all’interno della Certosa di San Giacomo, costruita nel 1371 dal conte Giacomo Arcucci, a pochi passi dalla celebre piazzetta. Il collezionista viene inseguito nei luoghi dove va in vacanza, con un business model cristallino: tanto più il cliente è rilassato tanto più aumenta la sua volontà di spesa.
Per il futuro, l’obiettivo è quello di aumentare il numero degli eventi annuali e colonizzare altri continenti magari attirando nuovi investitori e grandi sponsor.
Il nomadismo della fiera
Una fiera nomade, come del resto lo è la comunità dei miliardari globali. NOMAD, tutti gli anni a inizio marzo fa tappa a Sankt Moritz quando una percentuale non indifferente del Pil mondiale si ritrova per sciare sulla Corviglia.
Così, tra le opere allestite a Chesa Planta sono passati, tra gli altri: Augusto Perfetti e Beatrice Trussardi. E ancora Dasha Zhukova, Helga Piaget, Lapo Elkann, Norman Foster, Giovanna Enghelbert, Pierre Casiraghi e Stavros Niarchos.
La mondanità è parte fondamentale dell’esperienza e così tra le Alpi Svizzere è tutta una successione di eventi. Una cena nella dimora immersa nei boschi di Francesca Ruffini e un pranzo esclusivo organizzato da Bloomberg. O di nuovo una cena organizzata da Tenuta sette Ponti all’hotel Kulm per finire con un DJ set di Barnaba Fornasetti al Dracula.
NOMAD, da Sankt Moritz a Capri
Dalla neve al mare è un attimo, cambia l’outfit ma non gli avventori che Capri si appresta ad accogliere. La mappa degli espositori è internazionale e racconta di come il mondo creativo sia sempre più globalizzato. Ci sono UNNO Gallery dal Messico e Objective Gallery da Shanghai, Mercado Moderno da Rio e Carwan Gallery da Atene.
Spazio anche agli aspetti culturali con una visita a Made In Cloister, fondazione artistica napoletana nato come progetto di rigenerazione urbana nella zona di Porta Capuana, nel centro storico. La fondazione è guidata dall’imprenditrice Rosalba Impronta, azionista del gruppo assicurativo MAG Italia Brokers e in questo momento ospita la mostra collettiva Interaction Napoli 2022.
Riserbo su chi saranno gli ospiti vip a Capri, si aspetta un’importante delegazione dal medio oriente e vari nomi di spicco del fashion system. Insomma, si sa poco di chi arriverà, ma è quanto mai probabile che, chiunque sia, lo farà a bordo di un lussuosissimo yatch.
Immagini courtesy NOMAD
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