Prodotto sempre di più e molto apprezzato, il caviale italiano è ricercatissimo a livello globale. Di grande eccellenza, non ha nulla da invidiare agli storici e celebrati russo e iraniano, né al più venduto al mondo, il cinese. E con le pregiate uova di storione, la vodka resta l’abbinamento ideale. Purché sia italiana.
Una delle poche raffinatezze a non passare mai di moda. Arricchisce i piatti e, rigorosamente puro, accontenta anche i gourmet più esigenti. E poiché dal 1998 è vietata la pesca selvaggia degli storioni e Russia e Iran hanno dovuto rinunciare alla riserva naturale nel Mar Caspio, mentre quello cinese, il più venduto al mondo, non è certo di grande qualità, ecco che oggi l’Italia, con oltre 25 tonnellate all’anno, è il primo produttore europeo. E il secondo al mondo con il 22% della produzione mondiale.
Amato soprattutto dai consumatori tra i 30 e i 50 anni, in confezioni da 10 o da 30 grammi, in realtà il caviale è un cibo italiano fin da papa Pio IV, nel 1500. Di storioni, i pesci da cui si estraggono le uova pregiate, l’Italia ne era piena nella zona del Nord. Era il pesce dei papi, già nel Medioevo. Tutto poi è ricominciato negli anni ‘70 a Calvisano, in provincia di Brescia, dove Agroittica, azienda riconvertita alla pesca dello storione bianco, è diventata negli anni il maggiore produttore italiano di caviale. In prima linea a difesa della sostenibilità. Hanno seguito poi questa strada altre realtà nate e cresciute in seguito, di cui Robb Report ha selezionato le migliori “perle nere”.
Calvisius Caviar Unico
Dal gusto nuovo e consistenza strutturata, nasce da una speciale selezione di uova di storione Bianco, caratterizzate da un lungo processo di salatura e una più breve maturazione in latta originale. In bocca, il sapore è vellutato e avvolgente. Sotto il palato, l’uovo risulta compatto, dal gusto piacevole. Proprio grazie alla consistenza, Unico è destinato a ispirare grandi chef e conquistare i gourmet in tutto il mondo.
Altamura Distilleries vodka
Gli italiani sognano da sempre l’America ma c’è qualcuno che, dall’altra parte dell’Oceano, non vede l’ora di trasferirsi in Italia. È il caso di Frank Grillo, Justin Breland e Steve Acuña, tre americani che in Puglia hanno scoperto il pane di Altamura e, con i suoi grani, hanno prodotto una vodka elegante alla beva, dai sentori dolci e una texture liscia come la seta, grazie alla distillazione e filtrazione in carbone attivo.
Caviale italiano, Adamas Green
Un caviale italiano fresco, originario dell’America settentrionale, ottenuto dallo storione Acipenser Transmontanus, comunemente chiamato Storione Bianco. Questi pesci arrivano a pesare oltre 60 kg e hanno la carne più bianca. Deciso ma elegante, è un prodotto ottimo da usare in cucina per assaporare pienamente le sue caratteristiche. Può essere oleoso, perfetto con piatti semplici che lo esaltino come un uovo al tegamino.
Vulcanica vodka siciliana
Nella bottiglia trasparente scalpita la potenza dell’Etna, racchiusa nei grani antichi coltivati alle pendici del vulcano. Macerati, fermentati e distillati – prima in colonna di rame e poi in alambicco pot still – conferiscono alla vodka una morbidezza e un’eleganza uniche. A ogni goccia di Vulcanica, la diluzione con acque pure del territorio e la leggera filtrazione regalano l’essenza più pura della Sicilia.
Giaveri Beluga Imperial, caviale italiano
Il caviale per eccellenza che tutto il mondo riconosce è il Beluga, in particolare l’etichetta Imperial: una rarissima selezione, con una qualità eccezionale, caratterizzata da uova di grandissime dimensioni di un fantastico colore grigio perla. Ci vogliono 30 anni per ottenere questo caviale per antonomasia, da degustare in tutta la sua purezza per un’esperienza gustativa inimitabile e indimenticabile.
Cortina Ice vodka
Un sorso di alta montagna in coppa Martini, che anche James Bond avrebbe apprezzato. Cortina Ice Vodka nasce dall’idea di Gherardo Manaigo dell’Hotel de la Poste di portare la freschezza di una cascata alpina nel bicchiere, attraverso una doppia distillazione da acque pure delle Dolomiti. Al naso è delicata, con leggeri sentori floreali e agrumati, mentre al palato è rotonda e sapida sul finale. Il perfetto intermezzo tra gli assaggi di pregiato caviale italiano.
Articolo tratto dal numero autunnale di Robb Report
Per altri contenuti iscriviti alla newsletter di Robb Report Iscriviti