A Torino, per la prima volta, in mostra gli esemplari di una delle collezioni più importanti al mondo.
Una mostra inedita. Quella che a Torino, capitale delle quattro ruote, racconta l’epoca d’oro del rally schierando le vetture da competizione di una delle collezioni più importanti al mondo, la Fondazione Gino Macaluso.
The Golden Age of Rally – al Museo Nazionale dell’Automobile dal 27 ottobre al 2 maggio 2023 – presenta quegli esemplari che, tra gli anni Sessanta e Novanta, hanno conquistato il podio nelle gare più importanti del campionato, da Sanremo a Montecarlo, dal Mille Laghi in Finlandia al Safari Rally nell’Africa nera, “il più duro del mondo”.
Un percorso tra Kenya, Uganda e Tanzania istituito nel 1953 per celebrare l’incoronazione della regina Elisabetta II.
L’epoca d’oro del rally: vetture e protagonisti
Esemplari come Lancia Rally 037 e Audi Sport Quattro rievocano sfide diventate leggenda, in cui le imprese di piloti e squadre da corsa si intrecciano all’evoluzione tecnologica e al design d’avanguardia, in una sfida ai limiti che ha visto protagonisti personaggi quali Miki Biasion, Lele Pinto, Carlos Sainz, Tommi Mäkinen, Michèle Mouton, tra le pochissime donne con un palmarès da primato.
I loro nomi si ritrovano in una sorta di tempio della fama lungo un emozionante percorso immersivo. Piattaforme sceniche simulano i manti stradali su cui si sono dati battaglia corridori e vetture, dalle sabbie del Sahara alle nevi del Col de Turini, fino al duro asfalto.
Gino Macaluso: il culto per le auto storiche
I modelli selezionati per la rassegna hanno segnato la storia del design automobilistico e del motorsport. Provengono tutti dalla straordinaria collezione di Gino Macaluso (1948-2010), navigatore della squadra rally Fiat negli anni Settanta e, successivamente, presidente e amministratore delegato del gruppo di alta orologeria Sowind.
Designer, imprenditore, appassionato d’arte, Macaluso considerava l’automobile come “la più intensa delle espressioni della creatività del ventesimo secolo”.
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