Direttamente dalla Sicilia, la granita torna a offrire sollievo nelle afose giornate estive. Con i gusti della tradizione ma anche nuovi abbinamenti inediti, che giocano sulla sapidità. E un accompagnamento che non può mancare.
Nel bicchiere trasparente con abbondante strato di panna, oppure racchiusa tra le morbide rotondità della brioscia col tuppo. Con l’arrivo dell’estate la granita rispetta la tradizione e al contempo si rinnova con nuovi abbinamenti, grazie alle intuizioni dei maestri gelatieri italiani.
Parte di un vero e proprio rito di degustazione, affonda le sue radici nelle terre siciliane dove, nel Medioevo, i “nivaroli” salivano sull’Etna a raccogliere la neve, la conservavano tutto l’anno in apposite buche scavate nel terreno, per poi servirla d’estate con frutta fresca nelle località balneari più frequentate. “Grattata” e aromatizzata, si accompagnava a sciroppi di frutta, spremute di agrumi, estratti di fiori o caffè. Ma è solamente quando la neve da ingrediente è diventata un refrigerante, che è nata la granita come la conosciamo oggi.
Leggera al palato e ricca di gusto, tanto da essere proposta a tutte le ore: dalla colazione allo snack pomeridiano, fino all’ora dell’aperitivo e del dopocena, con audaci abbinamenti tra ingredienti salati e alcolici.
La migliore granita siciliana
I puristi non rinunciano a una visita al Bambar di Taormina dove il gusto di mandorla è il più gettonato. Quella al pistacchio di Bronte fa tendenza, mentre al caffè è la preferita al mattino, magari con un top di panna. Gli intenditori ordinano invece la granita ai gelsi, aromatica e rinfrescante. In Sicilia, patria della ricetta, ad Acireale si tiene annualmente il Festival di Nivarata, in cui vengono presentate le novità che conquisteranno i palati nella stagione estiva.
aVista, un pop-up itinerante
Come le creazioni di “aVista. Gusti nomadi”, elegante progetto itinerante ideato dalle maestre gelatiere Ida di Biaggio e Giovanna Musumeci. Sono loro le ricette che hanno conquistato gli ospiti del Grand Hotel Timeo di Taormina, gruppo Belmond, con un menu degustazione comprensivo di granita al gin tonic e granita al guacamole servita su carpaccio di tonno e foglie di lemongrass.
Quest’estate saranno da Bagol’Area, ecofarm sull’Etna (a Mascali), con un pop-up immersivo avvolto da piante di agrumi e frutta esotica dove realizzeranno gusti a chilometro zero, con ingredienti raccolti davanti agli occhi degli ospiti.
Granita & champagne
Due cuvée di grande eleganza e personalità per accompagnare le migliori granite artigianali. Prestige rosé, dalle bollicine fini e aromi di frutti rossi (lamponi selvatici appena schiacciati, ciliegia, ribes nero) e Comtes de Champagne, con note di agrumi canditi, pere Williams e albicocche, aromi pasticceri e tostati tipo limone meringato, torrone, mandorla. Come tutti gli champagne Taittinger, esprimono il meglio del terroir fin dai primi anni del XX secolo.
Bulle Glacée
Chi ricerca un tocco glamour potrà intercettare il carretto dei Bulle Glacée del Morgana di Taormina che, in collaborazione con Veuve Clicquot, ha creato dei signature cocktail di granita & champagne, serviti rigorosamente in coppa. Insomma, qualunque sia l’orario in cui la si ordina, la granita siciliana pretende solo una cosa: il giusto tempo per degustarla. Gli esperti consigliano di ritagliarsi 30 minuti di puro relax, a un tavolo vista mare, per gustarne appieno ogni sfumatura.
Articolo tratto dal numero estivo di Robb Report
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