Caruso Nuovo ha aperto le sue porte all’interno del Grand Hotel et de Milan con il progetto di interni firmato Dimorestudio, una proposta gastronomica curata dallo chef Gennaro Esposito e coordinata dall’executive chef Francesco Potenza.
All’interno del Grand Hotel et de Milan, indirizzo dell’ospitalità di lusso milanese nel cuore del Quadrilatero, si respira la storia. A partire dalla maestosa sala dedicata al Gerry’s Bar, con pareti specchiate che amplificano lo spazio e comodi divani che permettono di rilassarsi con drink e mondeghili, per riprendere la tradizione gastronomica locale e celebrare il rito dell’aperitivo.
A pochi passi di distanza si arriva negli ambienti rinnovati del bistrot, rinati con il nome di Caruso Nuovo sotto la guida dello chef Gennaro Esposito. Una prima sala con affascinanti lampadari che pendono dal soffitto accoglie gli ospiti con un’atmosfera conviviale, mentre la veranda permette di pranzare immersi nella luce naturale con vista su piazzetta della Croce Rossa e Montenapoleone, la via del lusso milanese.
Il progetto del Caruso Nuovo
Gli ambienti ravvivati da Emiliano Salci e Britt Moran sono un ritorno alle radici e consolidano la collaborazione tra Dimorestudio e la famiglia Bertazzoni, proprietaria dell’hotel, iniziata tredici anni fa con un primo progetto di restyling degli spazi dell’albergo.
Per il Caruso Nuovo il duo di progettisti ha riportato alla luce i dettagli storici dell’ambiente come le colonne e i pavimenti in graniglia, mantenendo quell’atmosfera elegante e bohémienne che rappresenta la cifra stilistica dello studio.
La sala principale ricorda un atelier di moda, allestita con venti lampadari dell’archivio storico di Dimorestudio in bamboo verde e tessuto a stampa floreale, mentre il tavolo consolle in vetro Parallelo Glass Romantic dona un tocco esotico allo spazio. Eclettico ed elegante, il design mixa in modo sapiente incursioni orientali ed elementi tipicamente occidentali, con colori caldi e sensuali che invitano all’incontro e favoriscono la convivialità a tavola.
In questo ambiente va in scena una cucina ricca di elementi mediterranei, che diventano il filo conduttore di un menu che si ispira alla vivacità partenopea e al retaggio culturale milanese, così ricco grazie all’opera con il Teatro alla Scala e il Risorgimento di Giuseppe Verdi, personaggio che dal 1872 ha soggiornato al Grand Hotel, a cui è dedicata perfino una suite.
La cucina di Gennaro Esposito
La nuova direzione gastronomica del bistrot è legata all’incontro della famiglia con lo chef Gennaro Esposito. Abbraccia così le radici e le tradizioni campane con quelle milanesi, attraverso una narrazione che esalta il singolo ingrediente, il cui sapore deve essere ben riconoscibile e privo di inutili sovrastrutture. Gli ingredienti, in arrivo da selezionati produttori campani e dal mercato di Milano, seguono il ritmo delle stagioni e si declinano in modo differente a pranzo e a cena, con un menu degustazione disponibile nell’orario serale.
I vegetali hanno un ruolo da protagonisti e a loro è dedicato il “tour” una portata servita come antipasto con diversi assaggi plant-based come la cotoletta di sedano rapa con crema di olive, finocchietto e puntarelle. Oppure una bresaola di barbabietola rossa con kefir di bufala e una zuppetta di lenticchie e scarola. Infine, un ricco bouquet di verdure invita a consumare gli ortaggi crudi, intingendoli in due salse: una alla pappacella (peperone napoletano) e una alle erbe aromatiche.
Tra i primi piatti spicca la minestra di pasta cotta in brodo di pesce di scorfano e gallinella, accompagnata da una triglia scottata mentre, tra le portate principali, il consiglio è di optare per l’umido di calamari servito con patate, scarola e una salsa realizzata con la testa del calamaro e pomodorini del Piennolo.
A guidare la brigata di cucina è l’executive chef campano Francesco Potenza, capace di tradurre le suggestioni di Esposito in piatti che rispettano la tradizione gastronomica italiana e fanno un passo avanti nel segno del gusto.
Immagini courtesy Grand Hotel ed de Milan, credits Andrea Ferrari
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