L’agente immobiliare e volto televisivo, celebre sui social per i suoi video dove elogia il Corian e presenta gli immobili più prestigiosi di Milano, racconta come è cambiato il mercato del lusso nel capoluogo lombardo.
Nei suoi video su Instagram mostra le case più prestigiose di Milano, ripetendo termini come killer application e ready to live. Gianluca Torre, agente immobiliare milanese e volto televisivo di Casa a prima vista è celebre, oltre che per le vendite degli immobili più prestigiosi della città, anche per la sua passione per il Corian, che paragona a una metafora della vita.
“È nato tutto un po’ per scherzo. Io amo molto le sensazioni tattili e mi piace percepire quelle dei materiali di una casa: la temperatura, la texture. Quando guardo il Corian e lo tocco, lo trovo veramente un materiale top. A questo si aggiunge tutta la sua funzionalità reale, tecnica e pratica, quindi è un connubio perfetto di sensazione, emozione e utilità. Come quando scegli la casa, una nuova macchina, la fidanzata: deve emozionarti, piacerti, ma anche funzionare. Se manca uno di questi tre elementi, le cose poi non vanno”, scherza Torre a proposito di uno dei suoi leitmotiv.
Gianluca Torre: come fare l’agente immobiliare sui social
Per Gianluca Torre la carriera da content creator è iniziata parallelamente al lancio del programma televisivo Casa a prima vista, che co-conduce insieme a Marianna D’Amico e Ida Di Filippo. “Non sono mai stato molto social ed essendo un po’ boomer, avevo il profilo privato con pochi amici. A un mese dal lancio della prima puntata Warner mi ha consigliato di crearne uno nuovo come agente immobiliare, così ho guardato cosa facevano gli altri colleghi in Italia”, svela Gianluca. “Con alcuni sembrava di essere al corso di agente immobiliare, altri in modo un po’ goffo cercavano di scimmiottare gli americani nella presentazione delle case, alcune ragazze mostravano le loro bellezze parlando di catasti. La cosa strideva un po’. Allora sono andato da una piccola agenzia che produce contenuti Instagram dove mi hanno consigliato di ʽfare me stessoʼ. La persona che mi ha girato i video mi ha detto di parlare come se presentassi la casa a un amico”.
Così sono nati i suoi celebri leitmotiv, che non sono frutto di invenzioni fittizia, bensì di termini che l’agente immobiliare usa normalmente quando è al lavoro. “Quando io dico ready to leave, il collega di Engel & Völkers sa già sa che è un immobile dove puoi entrare con la valigia. È un nostro gergo. La doccia walk-in mi piace un sacco e infatti ce l’ho a casa. Per finire, siccome arrivo da vent’anni nel mondo della pubblicità, uso dei termini come killer application, presi dall’informatica. Vuol dire che una casa ha qualcosa di unico che fa da driver per la vendita, come un terrazzo nel centro di Milano”.
Immobiliare di lusso, la situazione milanese
Oltre che volto televisivo e social, Gianluca Torre è un agente immobiliare conosciutissimo nel settore che, grazie al passaparola e alla vendita di dimore di prestigio, intercetta i migliori immobili da proporre ai clienti. Compresi quelli più ambiti come “gli ultimi piani con grandi terrazzi, localizzati in determinate vie”, di cui ci poche unità finiscono sul mercato “altrimenti adesso sarei a Rio de Janeiro sulle spiagge a giocare a pallone”, scherza l’agente immobiliare.
Questo perché “negli ultimi cinque o sei anni Milano è diventata una delle capitali mondiali del leisure e del well-living. Il mercato degli immobili di lusso si è evoluto andando a ricalcare ciò che è successo a Londra e Parigi. Per cui i prezzi al metro quadro arrivati a cifre molto, molto significative”, conferma Torre a proposito della situazione del mercato immobiliare meneghino. “Nell’ultima ricerca sviluppata da Engel & Völkers insieme a Nomisma su Milano, si dice che su appartamenti ristrutturati a nuovo del segmento lusso la forbice di prezzo va dai 9500 ai 26mila euro al metro quadro. Mi rendo conto che è un range molto ampio e nella cifra più alta ci stanno dentro case di un certo tipo, in vie particolari, con spazi all’aperto. Sono immobili che arrivano sul mercato molto raramente e vengono venduti in due minuti poiché la domanda è più grande dell’offerta”.
Le zone più ambite di Milano
Secondo Torre, a Milano ci sono due tipi di target group e due di immobili. “C’è la classica famiglia milanese, dell’alta borghesia o della nobiltà che predilige le case d’epoca dei primi del Novecento. Le zone più ambite sono via Saffi, Corso Magenta, Pagano, alcune parti di Brera, ma non tutte. All’interno dei quartieri poi ci sono delle micro-vie, come via Tamburini dove ci sono delle ville ed è super ricca. Lì veramente puoi chiedere 25mila euro al metro quadro se metti sul mercato la cosa giusta. E qua dentro ci metterei anche gli italiani andati a Londra e che stanno tornando dopo la Brexit, oppure i cervelli di ritorno, grazie al discorso di benefici fiscali”, svela Gianluca.
“Dall’altra parte c’è la fascia di personaggi del mondo dello sport o dello spettacolo, che tendenzialmente chiedono il nuovo, quindi stabili in classe A con il box sotterraneo, la domotica, le facility all’interno dello stabile. Qui le zone sono estremamente precise. Vale a dire Porta Nuova e City Life”. Uno spaccato del mercato immobiliare di lusso che continua a crescere nonostante il momento non facile, anche grazie alla prospettiva delle Olimpiadi invernali del 2026.
Il tutto da conciliare con richieste bizzarre, che ogni tanto arrivano anche a Torre. “Milano è piccola e gli spazi sono pochi, specialmente nel centro storico. Ogni tanto capita che qualcuno ci chieda una casa d’epoca in Brera, dove gli spazi sono risicati, con all’interno la piscina, il campo da paddle o il bunker”, dice sorridendo l’agente immobiliare. Delle vere e proprie killer application, ma un po’ fuori contesto e difficili da trovare tutte insieme: d’altronde, il lavoro di Gianluca, è quello di consigliare delle buone alternative, scegliendo tra le case più incredibili del panorama milanese.
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