La capacità di saltare avanti e indietro nel tempo affascina da tempo sia gli scrittori di fantascienza che i fisici, Nina Yashar lo ha fatto con le collezioni di design.
Uno degli eventi più attesi della Milano Design Week è stato Time Travel di Nilufar Gallery, prestigiosa galleria d’arte fondata dall’eclettica Nina Yashar 45 anni fa. Il Fuorisalone 2024 ha visto la galleria protagonista prima in Via della Spiga 32 e poi in via Lancetti 34.
Nilufar Depot
Da Nilufar Depot Nina Yashar ha presentato una raffinata e ricercata selezione di opere che sono parte del viaggio nel tempo. Qui nuove collezioni, opere uniche e pezzi storici dialogano saviamente in un percorso espositivo che attraversa i piani temporali di presente, passato e futuro.
Varcate le porte di questo spazio – che da ex-argenteria è divenuto luogo di sperimentazione e incontro, nonché scenografico spazio espositivo – gli ospiti si sentono proiettati in un luogo sospeso, liquido perché come l’acqua è capace di cambiar forma all’occorrenza. I 1500mq disposti su tre livelli e sviluppati attorno a un imponente atrio centrale, alla Milano Design Week hanno visto presentata la mostra personale di Andrés Reisinger, artista argentino che opera a Barcellona.
Le opere esposte alla Milano Design Week
L’opera mosaico che porta il nome di Sky with Apples, prodotta da Taller Perdomo misura 550×550 cm ed è composta da migliaia di tessere di vetro smaltate riproducenti un cielo azzurro dove si stagliano – in cerchio – 12 mele rosse. Definita all’unisono un’opera che porta con sé un’esperienza contemplativa, con le sue dimensioni domina l’atrio accompagnata da 12 Chairs for Meditation, dodici sedute diverse per tessuto, materiale e forma dislocate per il perimentro antistante, ognuna ispirata a un’epoca diversa.
L’allestimento presentava, inoltre, diversi focus su designer contemporanei come Allegra Hicks, Lucia Massari, Objects of Common Interest, Ranieri. In mostra anche i nuovi pezzi di Filippo Carandini, John Brevard, Martino Gamper, Vikram Goyal, Etereo, Robinson Ferreux, Hechizoo, Anestis Michalis, Claude Missir, Rebecca Moses, Federica Perazzoli, Niccolò Spirito, Studioutte, Jonathan Trayte, Osanna Visconti, Bethan Laura Wood. Insieme a pezzi vintage di Gabriella Crespi e maestri brasiliani. Dal catalogo di Open Edition era presente invece una selezione di pezzi firmati da Filippo Carandini, Lucia Ippolito, Ryuichi Kozeki, Rebecca Moses, MSK, The Great Design Disaster, Federica Perazzoli.
Nilufar Gallery, un salto in via della Spiga
Chi invece passa nella storica sede di Via Spiga, ha goduto della vista di opere di Maarten de Ceulaer, Lola Montes, Joe Armitage, Gal Gaon, Anna Karlin. Qui sono stati anche ospitati due approfondimenti monografici dedicati a Maarten de Ceulaer (Nilufar 25mq) e Draga & Aurel: questi ultimi fondarono nel 2007 uno studio multidisciplinare gestito da Draga Obradovic e Aurel K. Basedow che si occupa di arte, design da collezione e arredamento e nella sede di Via Spiga hanno esposto opere come Puffed Puff, Glaze Table, e le briose lampade da parete bon bon anch’esse dalle colorate sfumature ipnotiche. In aperto dialogo con pezzi vintage americani anni Sessanta (piano terra) le nuove creazioni di Christian Pellizzari, Lola Montes, Joe Armitage, Arthur Duff, Gal Gaon, Irene Goldberg, Anna Karlin, e le nuove proposte Open Edition di Gupica, Anna Karlin, Federico Peri.
In entrambi gli spazi, il tempo sembra piegarsi al proprio volere. Nina Yashar ha creato un wormhole, il ponte di Einstein-Rosen. Una galleria gravitazionale fatta di arte attraverso il tempo. Un lavoro frutto di esperienza e lungimiranza che fa pensare a una dimensione gravitazionale strettamente interconnessa alle altre due: spazio e tempo.
Immagini courtesy Nilufar Gallery
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