Olio evo, tartufo bianco, vini e miele. Viaggio nell’Istria Croata, meta ideale per una fuga autunnale all’insegna del gusto.
Dalle giornate del tartufo bianco alle degustazioni di vini, dall’olio evo alle fiere di prodotti tipici come prosciutto, formaggio, miele e conserve, non c’è meta migliore dell’Istria croata per una golosa fuga d’autunno. La sua posizione al crocevia dell’Europa, e la storia locale, hanno dato vita a una cucina ibrida con influenze che spaziano dalle tradizioni culinarie veneziane alle specialità del centro Europa.
Il tartufo e l’olio dell’Istria
Nel caso del tartufo, territorio d’elezione è il triangolo fra Pazin (Pisino), Buje (Buie) e Buzet (Pinguente), in particolare nella valle del fiume Quieto e nella Foresta di Motovun (Montona).
Menzione speciale per l’olio extravergine: la sua tradizione millenaria si traduce in una produzione di altissima qualità tanto che, nel 2024, Flos Olei ha incluso 69 produttori istriani nel catalogo dei cinquecento migliori al mondo.
I vini istriani
Naturalmente, quando si tratta di degustazioni, il vino fa la parte del leone: tra i vitigni autoctoni, il più importante è la Malvasia bianca, parte dell’identità agricola della regione. Altrettanto tipico è il Terrano, di un intenso colore tra il viola e il rosso rubino, con un vivace aroma di frutta.
L’eccellenza enogastronomica istriana trova conferma anche nella ristorazione: tre i Bib Gourmand e due i ristoranti stellati Michelin, con Agli Amici Rovinj (a Rovigno) di Michela ed Emanuele Scarello, recentemente insignito della seconda stella (primo in tutta la Croazia).
Articolo tratto dal numero autunnale di Robb Report Italia
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