Cinque creazioni di Jimmy Choo in edizione limitata, sospese tra arte orafa e savoir-faire couture, riscrivono le regole del desiderio. Un omaggio scintillante all’eleganza più luminosa.
Nel silenzio calibrato di un atelier, dove ogni gesto ha il ritmo lento della precisione e ogni dettaglio racconta un’intenzione, nasce la nuova capsule firmata Jimmy Choo, From the Atelier: Bon Bon. Un nome che evoca dolcezza e leggerezza, ma che in realtà cela una densità concettuale sorprendente. Queste borse, autentici oggetti d’arte da indossare, sono infatti custodi di un savoir-faire che intreccia artigianalità italiana, innovazione tecnica e fascino teatrale.
Al cuore del progetto, la celebre silhouette Bon Bon si reinventa attraverso la luce, diventando tela preziosa per un racconto fatto di cristalli Swarovski, riflessi e geometrie luminose. Ogni pezzo è pensato come un unicum, irripetibile e desiderabile, a metà strada tra haute couture e gioielleria.
Atelier Bon Bon 01, la poesia del fogliame cristallino
Scolpita interamente in Italia, questa borsa è un esercizio di maestria quasi ipnotica. Su una base in pelle specchiata argento, una trama tridimensionale di foglie in cristallo prende vita come una danza silenziosa. Il gioco di intrecci in suede — ben dodici nastri illuminati da circa 15.000 cristalli applicati a mano — incornicia la forma della Bon Bon come in un miraggio.
Ogni singola borsa è un mosaico: 25.000 cristalli posati uno a uno, 41 foglie animate da riflessi mobili, una complessità visiva che rimanda alla delicatezza di un giardino notturno, dove ogni dettaglio è immerso nella luce obliqua di una sera d’estate.
Atelier 02 & 03: geometrie couture, leggerezza assoluta
Più grafiche e lineari, ma non meno spettacolari, le versioni 02 e 03 giocano su un ricamo a griglia cristallina, incastonato su una base satinata. La trasparenza dell’organza incontra la solidità dei 3.400 cristalli, composti da perle squadrate che si alternano con sapienza. Il manico-bracciale, anch’esso decorato, chiude la composizione come un sigillo. Qui il virtuosismo si fa sottile e il risultato è una borsa che fluttua come un soffio di luce sulla pelle.
Atelier Bon Bon 04 & 05: il giardino segreto secondo Jimmy Choo
Per le ultime due varianti, l’ispirazione affonda le radici a cavallo tra un immaginario bucolico e onirico. Un giardino inglese, dove fiori cristallizzati emergono da basi di tulle e satin. Lavorate con una sofisticata tecnica a strati, queste borse sembrano germinare dalla materia, grazie a 5.050 cristalli per pezzo, applicati da due maestri artigiani in cinque giorni di lavorazione. Le paillettes opache e i cristalli trasparenti si alternano in un delicato chiaroscuro materico, rendendo ogni fiore una piccola scultura effimera, da ammirare e custodire.
Una capsule per collezioniste di emozioni
Tutte le borse From the Atelier: Bon Bon sono custodite in confezioni disegnate per evocare scrigni di alta gioielleria. Disponibili solo in boutique selezionate, questi accessori sono pensati per chi cerca un frammento di splendore da portare sempre con sé.
Immagini courtesy Jimmy Choo
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