Alta cucina, cocktail d’autore e una delle viste più spettacolari della capitale: l’Hassler apre la sua terrazza all’estate romana, tra piatti firmati e drink freschi.
Da oltre un secolo, l’Hassler domina Trinità dei Monti con la discrezione di chi conosce bene il valore della sua posizione. Ma è salendo al settimo piano che si apre la vera meraviglia: una terrazza ampia che affacciata su uno dei panorami più spettacolari del mondo. Colonne, cupole, scorci segreti della città: tutto si fa vicino, mentre l’aria si alleggerisce e la luce del tramonto lascia spazio alle stelle. Il recente restyling voluto da Roberto e Veruschka Wirth ha trasformato questo spazio in un piccolo universo di quiete e bellezza. Vetrate mobili lo rendono accessibile in ogni stagione, ma è d’estate che la terrazza sprigiona il suo potenziale: dal pranzo fino a notte inoltrata, accompagna ogni momento della giornata per gli ospiti dell’albergo e i visitatori esterni.
La cucina di Marcello Romano sulla terrazza dell’Hassler
A dare sostanza all’atmosfera è la proposta gastronomica firmata da Marcello Romano, Executive Chef dell’Hassler e del Salone Eva. Campano di nascita e romano d’adozione, costruisce la sua cucina come un dialogo costante tra memoria e leggerezza. Ogni piatto parte da ingredienti di stagione, selezionati con cura e valorizzati da cotture rapide, che ne preservano consistenza e aroma.
Il menu estivo della terrazza è un invito a lasciarsi sorprendere con piatti come il crudo di ricciola con gel di kumquat, l’omaggio mediterraneo della mozzarella di bufala in tempura su crema di melanzane striate, le candele spezzate con polpo e pomodori arrostiti, e le mezze maniche all’amatriciana, speziate con un blend di pepi aromatici. I secondi attraversano mare e terra con il filetto di salmone glassato agli agrumi e il vitello alla milanese con spinaci e melanzane. Tutto è pensato per un’esperienza gustativa bilanciata, capace di raccontare l’italianità senza sovrastrutture.
Cocktail con vista
Il tramonto accende il bancone bar, dove Alessio Giovannesi, master mixologist dell’hotel, ha creato una drink list che mescola storie, leggende e personalità. Ogni cocktail porta il nome e l’anno di soggiorno di ospiti illustri. Come il Lady Diana 1996 con gin, popcorn e champagne; Frank Sinatra 1958 con whiskey e bitter al tartufo, fino a Luciano Pavarotti 1989 che miscela gin, vermouth e salamoia.
Al centro della carta brilla Audrey 610, ispirato alla Hepburn e legato a un progetto benefico per Cabss. Viene realizzato con vodka, lamponi, limone e albume vegano decorato con un’immagine edibile dell’attrice. Per ogni Audrey servito, viene devoluto un contributo all’associazione. La proposta si arricchisce con un Cocktail of the Month – come il Nightcap al whisky e burro d’arachidi e due analcolici pensati per chi preferisce brindare senza pensieri: il No Guilt con tè affumicato e mela, e il Lying Sprinz, delicato e dissetante.
Alla Terrazza dell’Hassler, ogni pasto diventa l’occasione per perdere lo sguardo sui tetti di Roma, con l’estate a fare da sfondo, e il gusto quale protagonista di ogni esperienza.
Immagini courtesy Hotel Hassler
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