Hotel pluripremiati, alta cucina e drink d’autore: Bangkok è il luogo per chi ricerca ospitalità d’eccellenza.
Tra le mete più in voga del sud-est asiatico, Bangkok seduce con il suo mix perfetto di storia e avanguardia, che si riflette nelle strutture di lusso e nei ristoranti fine dining che richiamano ogni anno migliaia di appassionati. Tra tuk-tuk che sfrecciano accanto a limousine incastrate nel traffico, mercati galleggianti, insegne al neon che illuminano le notti senza fine a Sukhumvit e templi con giganti Buddha d’oro, per esplorare come si deve la città è necessario fermarsi più di un weekend, scegliendo il miglior hotel del mondo secondo la classifica 2024 di 50 Best Hotels.
Capella Bangkok: l’hotel che parla il linguaggio della bellezza
Come un resort che fa dimenticare di trovarsi nel centro di una delle metropoli più vibranti dell’Asia, Capella Bangkok– affacciato sul fiume Chao Phraya – sorprende per i suoi spazi ariosi e i soffitti altissimi che dominano le aree comuni, illuminate dalla luce del giorno grazie alle vetrate perimetrali a tutt’altezza. Dal salotto dedicato al check-in, fino alle amenities delle camere, qui tutto parla il linguaggio della bellezza. Le suite più ambite? Quelle con veranda situate al terzo livello, dotate di un ampio spazio esterno e piscina privata con idromassaggio.
Durante lo stay, una visita al ristorante due stelle Michelin Côte by Mauro Colagreco è d’obbligo, per provare il menu del pluripremiato chef italiano Davide Garavaglia che interpreta la Riviera francese in chiave contemporanea con menu stagionali. Per chi ama fare le ore piccole Stella, il cocktail bar di Capella Bangkok, offre miscele studiate dalla bar manager Miriam Nini, arrivata in struttura dopo anni di esperienza da Tay ē r + Elementary a Londra, tra i migliori bar del mondo.
Rosewood Bangkok, design urbano e ospitalità di lusso
Spostandosi nel distretto di Ploenchit, tra vie trafficate e shopping mall di lusso, l’ospitalità abbraccia uno scenario più urbano con Rosewood Bangkok. Le camere e suite, distribuite su diverse altezze e tutte accomunate dalla vista sullo skyline della capitale thailandese, uniscono design raffinato alle amenities tipiche del gruppo di lusso, come le iniziali ricamate sulla federa del cuscino. La spa firmata Sense e una piscina indoor-outdoor sono per chi vuole concedersi momenti di relax.
Tra i quattro punti di ristoro si trova Nan Bei, ristorante cinese guidato dallo chef Matthew Geng che propone uno speciale menu dim sum con variazioni al vapore con zampe di gallina e salsa XO, spring roll all’anatra e xiaolong bao al granchio blu e tartufo nero. Ai piani più alti del Rosewood, per un aperitivo o un dopocena con stile, lo speakeasy Lennon’s svela il suo ingresso tra scaffali pieni di vinili e offre un menu di twist on classic legati ai brani più celebri nella storia della musica.
I migliori cocktail bar e ristoranti stellati a Bangkok
In Chinatown, Opium Bar è un’altra tappa per gli amanti del buon bere e conquista con l’ospitalità italiana del bar manager Matteo Cadeddu e cocktail come Mangrove Whisper, che unisce il carattere del whisky alle note erbacee dell’amaro e ai sentori terrosi del ginseng. I gourmand dovranno invece fare tappa da Sorn, ristorante tre stelle Michelin dello chef Supaksorn “Ice” Jongsiri che gioca con ingredienti thai e piccantezze spinte (astenersi palati delicati) oppure da Baan Tepa, dove la chef Chudaree “Tam” Debhakam accoglie gli ospiti nella villa di famiglia completamente riconvertita a ristorante, con un menu degustazione dedicato ai diversi ecosistemi thailandesi, dai fiumi alle foreste. Per assorbire le mille sfaccettature di Bangkok, dove l’ospitalità è un’arte e svela il meglio a chi sa cercare.
Articolo tratto dal numero autunnale di Robb Report Italia
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