Sta per arrivare sul mercato la replica di AC Cobra GT Roadster, una delle più leggendarie auto sportive americane. La linea è fedele a quella originale ma la tecnologia costruttiva, fornita anche da aziende italiane, è modernissima. E le prestazioni si preannunciano straordinarie.
La Cobra sta tornando, viva la Cobra. Cosa poi è la Cobra non lo sanno in tanti, ma lo si può spiegare in poche parole. Negli anni ’60 gli americani costruivano auto sportive con motori enormi e grondanti di cavalli, ma carrozzerie altrettanto gigantesche e pesanti. Gli inglesi, invece, avevano già capito da un pezzo che per andare davvero forte bisognava soprattutto ridurre i chili.
AC Cobra, miscela azzeccata
Così, un certo texano chiamato Carroll Shelby, una specie di Enzo Ferrari a stelle e strisce, ebbe un colpo di genio e provò a montare uno strapotente V8 statunitense Ford su un leggerissimo telaio britannico prodotto dall’AC, una piccola azienda che aveva cominciato l’attività nel 1904 e che è attualmente il più antico costruttore britannico di autoveicoli tuttora in attività.
Ne venne fuori l’AC Cobra, una spider bella e muscolosa, senza un kg in eccesso e con potenza da vendere, che si tolse un sacco di soddisfazioni in pista, stando anche davanti alle concorrenti europee. Diventando uno status symbol in USA e un’icona per gli appassionati di tutto il mondo.
AC Cobra GT Roadster, ritorno a casa
Negli ultimi sessant’anni la Cobra è stata costruita in tantissime repliche, più o meno fedeli, da piccola aziende americane o inglesi ma adesso il pallino è stato ripreso in mano proprio dall’AC Cars, che ha sede a Donington, a circa 200 km da Londra, che ha deciso di produrre una versione moderna del suo modello leggendario.
La nuova AC Cobra GT Roadster è perfettamente in linea, quando meno esteticamente, con l’antenata, quindi sembra arrivare direttamente dagli anni ’60. Parafanghi bombati, curve ipertrofiche e fari tondi. Che, però, sono a led.
Ma dal terzo millennio vengono anche i pneumatici super ribassati montati su cerchi da 21 pollici, freni che più generosi non si può e, soprattutto, una carrozzeria in fibra di carbonio, che riveste un telaio in alluminio. Una curiosità: per la progettazione della carrozzeria e della struttura, la AC Cars si è rivolta a due aziende piemontesi: Cecomp e Icona Design.
Anche l’allestimento è moderno
Gli interni sono di gusto retrò ma piuttosto digitalizzati, per offrire le funzioni che servono su un’auto moderna. Oltre naturalmente a proporre una dotazione che era impensabile alle origini. Alzacristalli elettrici, climatizzatore e sistema di infotainment e di navigazione satellitare.
Non si è lesinato, ovviamente, sul motore. Se sulla massima evoluzione della Cobra originale, siglata 427, arrivava a 7.000 cc per quasi 500 CV, la nuova versione monta un V8 moderno, sempre di origine Ford, di 5.000 cc e con 663 CV, che può essere accoppiato a un cambio manuale a 6 marce o automatico a 10 rapporti.
La AC Cobra GT Roadster si può già prenotare
Le prestazioni dichiarate sono 280 km/h di velocità massima e 3,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Il peso è di circa 1.500 kg, quindi il 50% in più rispetto a quello della prima Cobra, ma di questi tempi non è un valore particolarmente alto.
Il prezzo dell’ l’AC Cobra GT Roadster equivale a circa 320 mila euro, che però va considerato una base di partenza, perché la vettura è costruita a mano e personalizzabile a piacimento. Le prenotazioni sono già aperte sul sito della casa automobilistica, ma le consegne inizieranno l’anno prossimo.
Immagini courtesy AC Cars
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