Dal Museo Frida Kahlo al Guggenheim, sono tante le Gallerie d’Arte con un profilo Instagram da non perdere
Musei modernisti, gallerie vintage, spazi che rendono omaggio a stilisti. Da Milano a Marrakech passando per il Messico e Bilbao, qualche chicca da fotografare e postare. Ecco cinque Gallerie d’Arte da seguire su Instagram:
Nilufar Gallery (Milano)
Nilufar Gallery è considerata tra le gallerie di collectible design più influenti al mondo. È stata fondata da Nina Yashar, collezionista e mecenate d’arte nata a Téhéran, che a proposito della location dice: “Sognavo uno spazio grande, ma non pensavo così grande. È stato concepito come un magazzino, con un’infrastruttura quasi industriale”.
Nel 2015 Yashar ha inaugurato il Nilufar Depot, secondo spazio milanese dopo la storica sede in via della Spiga. Il progetto del magazzino, a cura di Massimiliano Locatelli, è un’architettura ispirata al Teatro alla Scala, con strutture metalliche imponenti disposte su tre livelli.
Pagina Instagram: @nilufalrgallery
Il Museo Yves Saint Laurent (Marrakech)
Linee cubiste, pizzi di terracotta e una collezione di abiti che ha fatto la storia. In Marocco nel 2017 gli architetti di Studio KO hanno realizzato un museo dedicato allo storico designer francese Yves Saint Laurent. Perché proprio a Marrakech? Il motivo è da ricondurre al legame tra lo stilista e Pierre Bergé, imprenditore, filantropo francese e suo compagno di vita, con cui Saint Laurent giunse a Marrakech nel 1966.
Se ne innamorarono subito e così oltre a una casa acquistarono nel 1980 il Jardin Majorelle, dimora dell’artista francese Jacques Majorelle, oggi sede del Musée Berbère promosso dalla Fondation Pierre Bergé – Yves Saint Laurent. Il suo inconfondibile colore blu e le numerose palme lo hanno reso uno dei giardini botanici più scenografici del Marocco (e uno dei più cliccati su Instagram). All’interno, lo spazio ospita una collezione di 5000 capi e 15000 accessori d’alta moda disegnati da Yves Saint Laurent.
Pagina Instagram: @myslmarrakech
Museo Frida Kahlo (Città del Messico)
Situato nel centro di Coyoacán, un sobborgo di Città del Messico, il museo è stato aperto al pubblico il 30 luglio 1958. Molti lo conoscono come ‘Casa Azul’ ovvero Casa Blu per via del colore delle pareti, ed è l’universo Intimo di Frida Kahlo. In questa residenza l’artista visse gran parte della sua vita: inizialmente con la sua famiglia e anni dopo con Diego Rivera, compagno di una vita che, dopo la sua morte, organizzò qui il Museo Frida Kahlo.
Dall’inaugurazione, la Casa Blu ha esposto l’ambiente a cui Frida si è ispirata e insieme ai dipinti di entrambi gli artisti, sono esposte numerose opere d’arte popolare, sculture precolombiane, fotografie, documenti, libri e mobili. Il giardino è una parte essenziale della Casa Blu (qui Frida teneva le scimmiette, i cani e i pappagalli che compaiono in alcuni suoi quadri). Attraversandolo si accede infine alla mostra ‘I Vestiti di Frida’.
Pagina Instagram: @museofridakahlo
Guggenheim (Bilbao)
Il Guggenheim Museum Bilbao è un museo di arte contemporanea progettato dall’architetto canadese Frank O. Gehry. L’inaugurazione risale al 1997 nel contesto di rivitalizzazione della città di Bilbao e della provincia di Biscaglia intrapreso dall’amministrazione pubblica dei Paesi Baschi.
Sin dalla sua apertura, il museo si è trasformato in un’attrazione turistica, diventando il simbolo della città. La collezione permanente del museo comprende opere d’arte del Novecento, europee e americane, e ne espone anche molte di arte contemporanea, basca e spagnola.
Pagina Instagram: @museoguggenheim
Villa Necchi Campiglio (Milano)
Una residenza circondata da un silenzioso giardino nel centro di Milano, custode di importanti capolavori d’arte. Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti della borghesia industriale lombarda.
L’edificio, inserito in un giardino con campo da tennis e piscina, comprende anche una sala per proiezioni e una palestra. Oltre ad arredi déco, si possono trovare opere di Tiepolo, Canaletto, Sironi, De Chirico, Martini e Wildt. Ma anche di artisti del Novecento come Picasso, Fontana, Modigliani e Matisse. La Villa è stata donata al FAI da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi nel 2001.
Pagina Instagram: @villanecchicampiglio
Qui la gallery completa:
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