All’asta con Christie’s a novembre, la collezione di Paul Allen ha un valore stimato di un miliardo di dollari.
Non tutti sanno che Paul G. Allen (1953 – 2018), co-fondatore di Microsoft, oltre a essere un filantropo attivissimo, è stato un raffinato e visionario collezionista d’arte moderna e contemporanea. Il prossimo novembre la sua collezione, composta di centocinquanta opere di artisti del calibro di Edouard Manet, Vincent Van Gogh, Georges Seurat, Paul Gauguin, Claude Monet e Gustav Klimt andrà all’asta a scopi benefici.
Con un patrimonio di opere pari a 1 miliardo di dollari, la collezione di Paul Allen, presentata da Christie’s con un catalogo intitolato Visionary: The Paul G. Allen Collection, sarà messa all’incanto dopo una travelling exhibition. A partire dal 5 ottobre, toccherà Hong Kong per approdare a Los Angeles, Taipei, Shangai, Londra e Parigi fino all’ultima tappa a New York. Infine, il lotto sarà messo in vendita con due sedute successive presso il Rockefeller Center il prossimo 9 novembre.
Chi era Paul G. Allen?
Come imprenditore ha co-fondato Microsoft assieme a Bill Gates nel 1975. Dopo aver costituito il suo primo ente benefico nel 1986 e l’acclamato Museum of Pop Culture (MoPOP) nel 2000, dopo le dimissioni dal consiglio di amministrazione della società, si è dedicato al progetto della creazione dell’Allen Institute.
Nel 2010 è stato uno dei primi firmatari del Giving Pledge, l’impegno a contribuire con la maggior parte del proprio patrimonio a cause benefiche. Questo gli ha garantito nel 2015 la Carnegie Medal of Philanthropy, attribuita a coloro che hanno dedicato gran parte del proprio patrimonio personale per il bene pubblico.
Aveva dichiarato: “Uno dei miei obiettivi principali è accelerare la scoperta e fornire ad alcune delle menti più brillanti del mondo le risorse per risolvere alcune delle sfide più spinose“.
La collezione di Paul Allen e la sua filantropia
I suoi contributi filantropici, pari a oltre 2,65 miliardi di dollari durante tutto l’arco della sua vita, hanno veicolato scoperte scientifiche rivoluzionarie nel campo delle neuroscienze e dell’immunologia. Hanno inoltre aiutato a salvare specie in via di estinzione, a esplorare i fondali oceanici e contribuito ad affrontare epidemie.
Molti lo hanno definito un genio poliedrico in senso assoluto, le cui conoscenze e competenze abbracciavano un’ampia gamma di discipline. La collezione di Paul Allen testimonia un altrettanto grande eclettismo nella passione per l’arte, costellata di capolavori in cui si vede un gusto unico per la genialità nella ricerca artistica dei più grandi maestri della storia dell’arte.
Il titolo del catalogo è un chiaro riferimento al suo ruolo di filantropo visionario e abbraccia una selezione di capolavori raramente visti nelle mani di collezionisti privati. Sulla qualità del lotto messo all’incanto commenta così Marc Porter, Presidente di Christie’s Americas. “È difficile immaginare che questo sia il risultato dell’appassionata ricerca dell’eccellenza da parte di un solo uomo. Ma Paul Allen era davvero un visionario, attratto da artisti che condividevano il suo modo geniale di vedere il mondo in modi nuovi e di spiegarlo con nuovi mezzi”.
I pezzi più importanti all’asta
Fra i lotti della collezione un posto particolare è occupato da “Les Poseuses” di Seurat. Precedentemente inclusa nelle collezioni di Alphonse Kann, John Quinn e Henry McIlhenny, esposta allo storico Armory Show del 1913 e passata all’asta un’unica volta nel 1970, è stata definita dallo storico dell’arte John Russell come “una delle opere d’arte più belle vendute dal dopoguerra”.
Scorrendo rapidamente il catalogo ricchissimo di qualità, spicca il trittico “Three Studies for Self-Portrait” di Francis Bacon del 1979, con un stima che va oltre i 25 milioni di dollari. Il dipinto Surrealista di René Magritte “La voix du sang” del 1948 (con una valutazione compresa fra i 12-18 milioni di dollari) e il “Waterloo Bridge Soleil Voilè” di Claude Monet (stima sopra i 60 milioni di dollari). Infine, la “Maternitè II” dipinta a Tahiti da Paul Gauguin vale più di 90 milioni.
All’incanto se ne vedranno certamente delle belle.
Immagini courtesy Christie’s
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