La Continental GT Speed è spinta da quello che sarà l’ultimo 12 cilindri della Bentley, destinato a essere pensionato nel 2024. Difficile rinunciare a un motore così. Provare (e ordinare) per credere questa splendida, corsaiola, lussuosa fuoriserie.
Il passaggio alla mobilità sostenibile sta mietendo parecchie vittime. Una di queste è il 12 cilindri della Bentley. A Crewe, nel Cheshire, a meno di 300 km da Londra, hanno già recitato ufficialmente il “de profundis” per questo motore fuori scala, che smetterà di esistere l’anno prossimo.
Evidentemente 12 cilindri sono diventati troppi per tenere sotto controllo sia i costi produttivi, sia i consumi e le emissioni e – a meno che ti chiami Ferrari o Lamborghini, e fai di questa scelta tecnica una ragione di vita – è meglio pensare a modi più efficienti per muovere un’auto di lusso con la noncuranza che le si addice.
Bentley Continental GT Speed
Se razionalmente bisogna accettare che a governare il mondo delle auto ormai siano le esigenze ambientali e i bilanci delle aziende, si prova un po’ di frustrazione pensando che a farne le spese sia uno dei motori più raffinati, immaginifici, eccitanti e psicologicamente appaganti in assoluto. Quindi, prima che sia troppo tardi, il modo migliore per affrancarsi da questa disillusione è correre a prenotare l’auto che incarna il modo più elegante, lussuoso e confortevole al mondo per viaggiare largamente sopra i 300 all’ora. Una Bentley Continental GT Speed.
Certo, per muoversi su una strada con una classe superiore di almeno due spanne rispetto a chiunque, ci sono alternative più sobrie, ma dopo aver provato una Speed è difficile capire perché mai bisognerebbe accontentarsi di altro. La Continental GT Speed ha una presenza scenica straordinaria. Sia fuori, sia dentro è sufficientemente classica per lasciare trasparire i suoi cromosomi, ma non è “ingessata” come altri modelli che arrivano dalle stesse lande. E, con il giusto tatto, ricorda agli smemorati che più di un secolo fa la Bentley è diventata famosa grazie alle corse, salvo poi dedicarsi a portare a spasso regnanti e tycoon che non volevano scadere nella prevedibilità di una Rolls Royce.
Le prestazioni
Intendiamoci, la Continental GT Speed non è fatta per ostentare urbe et orbi cosa è capace di fare tra un semaforo e l’altro o per “ingarellarsi” con una Porsche su un passo di montagna, ma potrebbe dire la sua in entrambi frangenti. Perché il 12 cilindri biturbo da 659 cv genera una spinta inesauribile, quasi elettrica per silenziosità e modalità, che modifica le regole dello spazio e del tempo appena si sfiora l’acceleratore.
E per tenere a bada un peso da minivan, ci sono trazione integrale, sospensioni pneumatiche, differenziale elettronico, quattro ruote sterzanti e tutto ciò a che Crewe sono riusciti a prendere dagli scaffali hi-tech dell’Audi. Che tiene la Bentley sotto la sua ala protettrice ormai da parecchio.
Articolo tratto dal numero estivo di Robb Report
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