Con un imponente progetto di interior e una proposta food rinnovata, Domò Sushi Milano punta a inserirsi tra i locali più cool della città.
Una visione nuova e trasversale che punta a rivoluzionare la cucina giapponese così come la conosciamo oggi. Domò Sushi apre le porte in pieno centro a Milano con un concept che unisce il progetto di interior firmato Naos Design con una proposta food rinnovata. Il progetto, nato da un’idea di Massimo Sun, imprenditore asiatico già fondatore nella capitale di Domò Roma, affiancato da Flaminia Ceccarini, nel ruolo di general manager, e Antonio Dai, executive chef, ha portato all’acquisizione dell’ex Museo dei Navigli in Brera-Solferino, accanto al Ponte delle Gabelle.
Domò Sushi, un viaggio culinario senza confini
Il nome del format, adottato anche per il primo locale a Roma, viene dal rafforzativo giapponese domò arigato gozaimashita, che traduce molte grazie, ed è un richiamo alla domus romana. Richiama infatti il senso di accoglienza casalingo, ma anche la regalità della maestosa Villa Urbana di Nerone. Il restauro del locale, a cura di Dario Alessi, ha voluto dare al ristorante un’impronta contemporanea e internazionale che partisse dalla cucina giapponese, ma che fosse anche un punto d’incontro per il mondo della moda, dell’arte e del design.
L’esclusività del design
L’opera di restyling, durata circa 5 mesi, ha portato alla creazione di un locale grandioso sin dall’ingresso, con vele come quinte scenografiche che si inclinano sulla navata centrale e divani disposti a serpentina a circondare i tavoli. “Domo Sushi Milano nasce dalla sfida di coniugare due epoche dentro la stessa location in cui il filo che le lega sono le atmosfere chiaro-scure delle luci, il fascino del glamour e l’esclusività del design”, spiega l’architetto Alessi. Per l’occasione, lo studio ha scelto tonalità naturali, calde, che giocano con la sabbia, la terra, il travertino, la ruggine e il legno. In fondo alla navata, una scala sale verso la consolle a specchio del dj, davanti alla quale si trova un banco per il sushi show fatto con blocchi monolitici a spacco in travertino naturale.
Nella stessa zona si trova un’area dedicata a tutte le preparazioni fredde per le lavorazioni di riso e sushi, una cucina per quelle calde con gas, induzione e postazioni wok, oltre a uno spazio riservato a caffetteria e dolci. Una seconda sala rialzata sulla sinistra è caratterizzata da raffinate contro pareti in lamiera metallica mimano la texture della natura e delle foglie, che avvolgono i divani circolari free-standing in elegante velluto tecnico. Al piano inferiore si accede tramite due scale, con quella principale che accoglie gli ospiti con una fontana in pietra per omaggiare l’edificio storico. Qui si trovano due grandi sale con tavoli per cenare, una cantina dei vini, bar-caffetteria e due salette privée con caminetto.
La food experience di Domò Sushi Milano
La cucina di Domò Sushi Milano propone un format innovativo che elimina i rigidi confini del menu degustazione o della carta classica, e introduce l’ordinazione in “blocchi” di 10 piatti per commensale da scegliere da un’ampia carta. Dal sushi del Giappone alla cucina nikkei del Sud America, dagli ingredienti del Centro America ai sapori del Mediterraneo, gli ospiti sono i protagonisti di un viaggio culinario fatto di condivisione e dinamicità.
I piatti, realizzati con materie prime di primissima qualità, spaziando dai classici edamame (lisci, speziati o con tartufo) ai gyoza (crispy, niku, ebi o yasai). La carta include bun ripieni di pollo o wagyu, o la tako-su, insalata di polpo e basilico, nigiri con Patanegra e nigiri aburi, scenograficamente scottati con il cannello al tavolo. E ancora i roll con burrata e gamberi di Mazara, oppure con avocado e nachos tex-mex, i maki nikkei e quelli tiki, fino al tataki di manzo con puntarelle e capperi.
A questo si aggiunge un mistery cocktail, personalizzato dai bartender ascoltando i gusti del cliente. Ma le soprese non finiscono qui: la sequenza dei piatti che arrivano in tavola sarà accompagnata da un programma di entertainment dedicato. Un format appena nato ma già in evoluzione.
Immagini courtesy Domò Sushi
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