Il Jekta PHA-ZE 100 è un velivolo elettrico a zero emissioni, progettato per percorrere 100 miglia con una sola carica.
L’azienda svizzera Jekta sta lavorando per offrire alla clientela un nuovo idrovolante. Un aereo completamente elettrico che può atterrare sull’acqua, aiutando i pendolari a fare la spola tra gli arcipelaghi e trasportare i turisti in luoghi remoti, generando al contempo meno inquinamento rispetto ai tradizionali aerei. “Improvvisamente, aree che prima erano difficili da raggiungere o che avevano limitazioni a causa di normative ecologiche diventeranno accessibili”, spiega a Robb Report George Alafinov, ceo dell’azienda.
Jekta PHA-ZE 100, prime consegne nel 2028
Il PHA-ZE 100 (Passenger Hydro Aircraft Zero Emission 100) sarà in grado di percorrere fino a 100 miglia a 10mila piedi, secondo Alafinov. L’aereo, le cui consegne partiranno nel 2028, sarà disponibile in sette configurazioni. Ognuna di queste include un jet economico da 19 passeggeri, un layout executive con quattro posti premium e nove economy, e un modello Vip con un salone con divani e quattro posti a sedere.
Verso località difficili da raggiungere
Il Jekta PHA-ZE 100 può fungere da ambulanza o trasportare merci destinate a località difficili da raggiungere. “I viaggi di lusso riguardano sia la destinazione che il mezzo per arrivarci”, afferma Alafinov. “Se non all’altezza può rendere tutto noioso e distogliere l’attenzione da ciò che ci aspetta”. Alafinov osserva che il PHA-ZE 100 è più rispettoso dell’ambiente rispetto alle opzioni attuali. Gli aerei elettrici, infatti, sono più silenziosi e le manovre in acqua non necessitano di aeroporti.
Le batterie nell’ala dell’idrovolante Jekta
Per i milioni di isolani che si recano al lavoro, “invece di trascorrere 40 minuti in barca, possono essere in centro città in 10 minuti”, prosegue Alafinov. Jekta punta a un tempo di ricarica di 45 minuti, ma ciò richiederebbe un sistema ad alta tensione ancora in fase di sviluppo. L’azienda è aperta alla possibilità di utilizzare l’idrogeno al posto della tecnologia a batteria per volare su distanze maggiori, anche se l’infrastruttura di rifornimento è ancora agli inizi.
Il progetto del PHA-ZE 100 colloca le batterie nell’ala “in modo che l’operatore possa cambiare le batterie senza dover acquistare un nuovo aereo”, secondo Alafinov. “Dobbiamo pensare a come verrà utilizzato tra 30 anni quindi dobbiamo renderlo a prova di futuro”.
Articolo di robbreport.com
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